Passa ai contenuti principali

PAOLA ZINI PRESIDENTE DI VENARIA

Paola Zini presidente della Reggia di Venaria
Paola Zini è il nuovo presidente del Consorzio della Reggia di Venaria. Succede a Fabrizio Del Noce. Quarantenne, direttrice di "Torino World Design Capital", ha lavorato per il Comitato Italia 150 e per Torino Internazionale. Ora è in Bold, società che organizza eventi come  Operae e l'Indipendent Design Festival.
Il nuovo CdA è formato da Caterina Bon Valsassina, designata dal ministro; Claudia De Benedetti, designata dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura; Antonella Parigi, delegata permanente dal Presidente dalla Regione Piemonte; Giovanna Segre, designata dalla Compagnia di San Paolo.  
La nomina della Zini arriva dal ministero dei Beni culturali, ma suona come un tentativo di ricucire i rapporti con la Regione dopo l'imbarazzante vicenda dell'imposizione di Mario Turetta alla direzione della Reggia: la Zini infatti è un nome "del territorio", e a quanto mi risulta è gradito alla Regione.
Dopodiché.... Onore al coraggio della Zini: il ruolo del presidente della Reggia è quello del capro espiatorio. L’incarico non è una sinecura onoraria: il presidente è legalmente responsabile della baracca, anche sul piano economico. Firma, e se qualcosa va storto paga. Tutto questo senza beneficiare di uno stipendio, e senza risorse certe e sufficienti per raggiungere gli obiettivi imposti. In bocca al lupo. Ne avrà un dannato bisogno.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la