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GRAZIATI DAL VIRUS

Dai che gli va di lusso. Un virus mi ha impestato il pc. Risultato: sto scrivendo dall'iPhone - attività scomodissima - in attesa che i meravigliosi amici informatici della Stampa mi bonifichino il computer. Cosa impossibile prima di domani. Intanto non posso condividere i post su Fb e twitter, e quel ch'è  peggio scrivere in questa modalità è una faticaccia. Odio le faticacce. Pure le fatiche normali. Rinuncio quindi - per il momento - a raccontarvi due storie bellissime:
1) La seduta congiunta e blindata delle Commissioni cultura di Regione e Comune: esaminano il protocollo d'intesa sulla Cavallerizza a porte chiuse. In Comune queste sedute sono pubbliche. In Regione no. Tipo Spectre. Dice che adesso cambiano il regolamento: è un anno che la proposta giace tra le scartoffie. Ma poco mi cale: i miei Bond, James Bond, mi hanno raccontato tutto. Ad esempio che il protocollo esiste e domani sarà portato in Consiglio per la firma. Però nessuno l'ha letto, e manco l'ha visto. Nemmeno in Commissione: anche i consiglieri dovrebbero fidarsi di come lo raccontano gli assessori Parigi e Passoni. Beh, è grandioso: porte chiuse su altre porte chiuse.
2) La surreale prolusione sul tema "Utilizzo delle risorse pubbliche in ambito culturale" che stamane in Consiglio comunale ha pronunciato un certo Liardo (Ncd) - però gli esperti mi garantiscono che l'autore occulto dell'alato testo sarebbe il leggendario Vito Bonsignore. Con queste premesse avevo in canna un post che mi fa scompisciare solo a raccontarmelo da solo. Davvero un peccato non potervelo scrivere. Vi linko qui, per vostra documentazione, la sintesi dell'avvincente dibattito fatta dall'AdnKronos. Il cabaret è rinviato per motivi tecnici. I pupi sono stati graziati dal virus.

Continua... "Le baracche, la Spectre e i miei narcisi

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