Passa ai contenuti principali

SALONE: FERRERO RESTA, NIENTE PAESE OSPITE

È appena terminato il CdA del Salone del Libro. È durato tre ore. Nonostante le catastrofiche previsioni della vigilia, pare non sia successa una benamata ceppa. O quantomeno non risulta al momento che si siano spalancati scenari drammatici. Naturalmente i consiglieri riconoscono che la situazione è difficile, e sono intenzionati a vederci chiaro. Però nessuno sembra essersi emozionato per la vicenda delle presenze più o meno gonfiate. Da quanto trapela, la questione è stata (momentaneamente?) accantonata con la considerazione che il "make up" (cit. Ferrero) sui dati di pubblico è pratica comune a tutte le manifestazioni di massa. In effetti, non sta a me ricordare la mirabolante cifra di 225 mila spettatori coraggiosamente attribuiti allo scorso Jazz Festival dal Comune  di Torino.
Dalle indiscrezioni di fine riunione (alle 16 è prevista una conferenza stampa) si apprende che Ernesto Ferrero resta saldo al suo posto di direttore editoriale, in carica effettiva da oggi. Come previsto nel 2016 non ci sarà un Paese ospite: il no all'Arabia Saudita è definitivo. Ma verranno invitati scrittori arabi di tutti i Paesi per un focus sulla loro letteratura. E non è escluso che questa formula dei focus sulle varie letterature venga ripreso anche in futuro. Queste le prime indicazioni del dopo-CdA. Nel pomeriggio le dichiarazioni ufficiali. 

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la