Passa ai contenuti principali

SALONE: PARTE IL PIANO DI SVILUPPO, MA I DOLORI VENGONO DAL MARCHIO

Ricevo e - giusto per non perderci qualche puntata - diligentemente pubblico

Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Culturasi è riunito ieri sotto la presidenza del vicepresidente delegato Mario Montalcini. Erano presenti i consiglieri Luciano Conterno e Piero Gastaldo, il Collegio dei Revisori dei Conti e il segretario generale Giuseppe Ferrari (il cui incarico è stato prorogato fino al 31 ottobre, NdG).
In esecuzione degli indirizzi dati dall’Assemblea dei Soci, riunitasi lo scorso 18 luglio, il Cda ha assunto all'unanimità la decisione di affidare a una primaria società specializzata nel trattamento dei marchi la valutazione attuale del marchio del Salone Internazionale del Libro.
Il Cda ha altresì formato l’elenco delle ditte da invitare alla manifestazione di interesse per la redazione del Piano triennale di sviluppo della Fondazione.
Il Consiglio d'Amministrazione ha infine preso atto che, vista la scadenza dei componenti del Cda e del Collegio dei Revisori in data 24 luglio scorso, è iniziato il regime di prorogatio previsto per legge.


Ricordo che la precedente valutazione del marchio. che risale al 2014, è ora oggetto di un'inchiesta della magistratura che mira fra l'altro ad accertare se il brand sia stato sovrastimato con lo scopo di far quadrare il bilancio della Fondazione. E' di ieri la notizia di sei nuovi avvisi di garanzia, che portano il totale a diciannove: ma si tratta di un altro filone dell'inchiesta, che riguarda la gestione dei finanziamenti pubblici. I nuovi indagati sono Luciano Conterno, attuale vicepresidente della Fondazione nominato dalla Regione, Aldo Garbarini, ex dirigente comunale del settore cultura, Eugenio Pintore e Paola Casagrande, entrambi dirigenti del settore cultura della Regione, Lorenzo Del Boca, ex vicepresidente della Fondazione del Libro, e Gianluigi Strambi, revisore dei conti. L’accusa è falso in atto pubblico in relazione agli anni compresi tra il 2012 e il 2015.
Qui trovate altri riferimenti per ricostruire la vicenda.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la