NeI render di IsolArchitetti, lo spaccato del nuovo Museo Egizio e, sotto, come saranno la papiroteca e la Sala di Kha |
Niente vacanze per il Museo Egizio: i lavori continuano, per mantenere l'impegno di inaugurare la struttura completamente rinnovata il 1° aprile dell'anno prossimo. Oggi la presidente Evelina Christillin e il direttore Christian Greco hanno fatto il punto.
Intanto, vediamo come stiamo a soldi: l'intero progetto costa 50 milioni, di cui la metà arriva dalla Compagnia di San Paolo. Di quei 50 milioni sono già stati spesi 25.541.000, e impegnati 20.459.000, per un totale di 46 milioni di euro. I quattro che avanzano serviranno per le spese last minute, tipo mobili e pulizia della facciata. Eve è soddisfattissima perché sono riusciti a non sforare su costi e tempi nonostante gli imprevisti che il cantiere ha incontrato in corso d'opera, dalle infiltrazioni di gasolio nel sottosuolo all'amianto nell'ala della Sabauda: le bonifiche hanno richiesto una spesa imprevista di un milione e 730 mila euro, recuperati grazie a un'accurata "spending review" che la sportiva Christillin definisce - con sabaudo understatement - "i conti della serva". Laddove con "serva" si riferisce a se stessa.
Eve&Christian sono assai orgogliosi di aver tenuto sempre aperto il museo, con il cantiere in attività: anzi, l'Egizio, grazie anche al percorso temporaneo "Immortali. L'arte e i saperi degli antichi egizi" - ha visto un notevole incremento di pubblico rispetto al 2013 pari al 39,3% (36.134 vs 25.948 – confronto sul mese di luglio). I visitatori nei primi 7 mesi del 2014 sono stati 354.918, con un incremento del 9,9% rispetto al medesimo periodo del 2013.
Il
direttore Greco ha presentato il nuovo progetto scientifico
che pone al centro
la ricerca e il dialogo con le istituzioni museali e universitarie italiane e internazionali. E l'anno prossimo il Museo tornerà anche "sul campo" con una campagna di scavi in Egitto, nella necropoli di Saqqara. Dal 2016 arriveranno anche le grandi mostre temporanee, arma segreta per attirare sempre più visitatori. Questo Greco è un tipo in gamba, decisamente, e ne sono tutti entusiasti, a cominciare dai finanziatori. Un alto papavero della Fondazione Crt stamattina mi ha confidato che quando c'è stato il bando Greco non lo conoscevano nemmeno, e avevano in mente altri nomi; il giovanotto l'hanno scelto in base ai suoi titoli, eccellenti, e ora hanno capito di aver fatto il colpaccio. Insomma, tipo Pogba preso a parametro zero. Quella che tecnicamente viene definita "botta di culo".
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