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ARTI PERFORMATIVE, ADELANTE CON JUICIO: ECCO LE "LINEE GUIDA"

Lunga marcia. Leon comincia a vedere la fine del tunnel delle Arti Performative
Evvai. Infine sappiamo come sarà il nuovo "Sistema delle Arti Performative" escogitato dalla Leon per rimpiazzare l'obsoleto (così assicurano gli esperti) Sistema Teatro Torino
La fiduciosa Leon l'8 giugno scorso aveva annunciato che il Sistema delle arti performative sarebbe stato pronto "non fra sei mesi, ma fra poche settimane". In effetti non sono passati sei mesi: ne sono passati cinque. Però 22 settimane non mi sembrano esattamente "poche". 
Ad ogni modo non siamo ancora al provvedimento vero e proprio: stamattina la Giunta comunale ha infatti approvato soltanto le "nuove linee guida per lo sviluppo e il sostegno alle arti perfomative nel triennio 2018-2020".

Intanto vediamo 'ste linee guida 

E qui cedo la parola all'ufficio stampa del Comune che mi informa del lieto evento: "Su proposta dell’assessora Francesca Leon l’esecutivo ha detto sì a “Torino Arti Performative”, un progetto volto a creare un rapporto di fiducia e ad attivare percorsi di collaborazione con i molti soggetti che compongono il mondo delle arti performative. Si tratta di un’iniziativa che si propone di rinnovare le modalità con cui la Città sostiene le attività teatrali e la danza.
“Intendiamo lavorare ponendo attenzione alle realtà emergenti, sollecitando collaborazioni e contaminazioni tra professionisti diversi per vocazione e dimensione di impresa, in uno stretto rapporto con il territorio su cui insistono - sottolinea l’assessora alla Cultura Francesca Leon -. Per renderlo possibile – continua Leon – è necessario disporre di un modello operativo con risorse economiche dedicate che permetta una maggiore inclusione, premi la capacità di elaborare idee di qualità e valorizzi l'impegno per realizzarle”.
Il nuovo modello, elaborato dall’assessorato alla Cultura a seguito dei numerosi incontri con le Fondazioni partecipate, Agis, Comitato emergenza cultura e compagnie teatrali e di danza, ha l’obiettivo di ridefinire e ampliare il precedente Sistema Teatro Torino, recependo anche i recenti cambiamenti della normativa che regolamenta il Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo). Torino Arti Performative prevede una Cabina di regia composta da Città di Torino Ufficio Arti Performative, dalle Fondazioni Teatro Stabile di Torino, Teatro Ragazzi e Giovani, Teatro Piemonte Europa e Piemonte dal Vivo (quale strumento della Regione Piemonte).
Tale organismo avrà tra le sue finalità la condivisione delle linee guida per l'attribuzione delle risorse, azioni di supporto rivolte agli operatori del settore come, per esempio, fornire assistenza tecnica, organizzativa e produttiva e la definizione di strumenti di valutazione e monitoraggio delle attività i cui risultati saranno condivisi con i soggetti interessati.
L’attuazione delle linee guida stabilite nella Cabina di regia sarà a cura della Fondazione del Teatro Stabile di Torino che attiverà sinergie artistiche e operative attraverso azioni specifiche tramite bandi e convenzioni; la messa a disposizione di spazi, risorse tecniche e organizzative. Compito delle Fondazioni Teatro Ragazzi e Giovani e Teatro Piemonte Europa, sarà quello di contribuire attraverso risorse organizzative, tecniche e spazi, individuando in Piemonte dal Vivo un ruolo specifico nell'ambito della distribuzione e della formazione.
Compito dell’ufficio Arti Performative sarà coordinare la Cabina di regia; promuovere e predisporre tavoli di lavoro con gli operatori del settore per consentire un confronto continuo sulle linee di indirizzo e sui risultati; verificare e monitorare in itinere le attività previste dalle convenzioni stipulate dal Teatro Stabile di Torino e con le Fondazioni partecipate.
Queste, oltre a interagire con la rete territoriale, contribuiranno al sistema teatro-danza con attività di produzione, co-produzione, ospitalità, progetti di formazione e fornitura di servizi".

Nasce un nuovo ufficio comunale

Insomma: sui massimi sistemi ci siamo, è più o meno quel che già si sapeva. Noto che, tanto per innovare, nasce un nuovo ufficio, l'Ufficio Arti Performative; per inciso, non si hanno più notizie del "Servizio di Gabinetto della Sindaca" creato in fretta e furia nel luglio 2016 per dare a Giordana pieni poteri sulla cultura. Sic transit gloria mundi. E sarà molto interessante sapere chi sarà il dirigente comunale a capo dell'Ufficio Arti Performative.

Aspettando i criteri per la grana

Non sono riuscito invece a capire come cambierà il criterio di assegnazione delle risorse (cioé la spartizione dei contributi), al di là del genericissimo appello alla "condivisione dei criteri". A quanto si diceva nel tempo della laboriosa gestazione, non ci si dovrebbe più basare sullo "storico" (se tu prendevi tot soldi, tot soldi continuerai a prendere), bensì su un "processo di valutazione". Il vecchio Sistema Teatro venne creato per sostenere le "compagnie giovani" dell'epoca; ma negli anni sempre quelle sono rimaste, con pochissime new entries. 
La nuova struttura, si ipotizzava, adotterebbe i criteri usati per l'assegnazione dei soldi del Fus, favorendo l'ingresso delle compagnie emergenti, pur senza escludere quelle "storiche". Serviranno quindi più soldi da distribuire: il bilancio comunale 2017, in controtendenza rispetto ai tagli  inferti a quasi tutti gli enti culturali, destina in totale 776 mila euro al Sistema (erano 578 mila nel 2016): 198 mila euro in più non sono pochi, dipende da quanto si allargherà la platea dei beneficiari.
Al momento, comunque, nel comunicato municipale non scorgo traccia di quel "criterio di assegnazione dei contributi che vada oltre il bando secco, articolandosi in convenzioni triennali e bandi annuali" promesso dalla Leon nella sua celebre allocuzione dell'8 giugno. Ma quelle approvate stamane sono soltanto le linee guida. Resto in attesa fiduciosa dei provvedimenti veri. Magari non fra sei mesi. E neanche cinque, si es posible.

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