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Visualizzazione dei post da dicembre 22, 2019

LAVORARE GRATIS? ANCHE NO. LA FIABA DI NATALE DEL LOVERS FESTIVAL

Giovanni Minerba Mentre solennizzavo quietamente le festività con gli amici più cari, non s'è interrotta la narrazione della dickensiana fiaba natalizia di  Giovanni Minerba messo alla porta del festival Lovers da lui stesso fondato e diretto per trent'anni . Intervistati dai bravi cronisti del Corriere, sia il presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo, sia la direttrice di Lovers Vladimir Luxuria hanno precisato il loro punto di vista. Ghigo ha dichiarato di concordare in pieno con la decisione presa dal Comitato di gestione del Museo prima del suo insediamento ; mentre Luxuria spera ancora di potersi avvalere della collaborazione di Minerba, che considera preziosa, ma non si dimetterà, per senso di responsabilità verso il Festival . La faccenda quindi non è chiusa, e oggi anch'io torno a occuparmene con un altro articolo sul Corriere ,  stimolato da una considerazione che reputo non così marginale. Mi spiego. Nelle interviste al Corriere Ghigo e Luxuria, pur parten

IL MUSEO DEL CINEMA FA FUORI MINERBA, LOVERS A RISCHIO

Luxuria con Giovanni Minerba (a destra) e il suo sposo Damiano Andresano Giovanni Minerba è fuori da Lovers. Il Comitato di gestione del Museo del Cinema ha deciso: niente contratto di collaborazione. Dunque il padre fondatore della rassegna di cinema lgbt non potrà lavorare al "suo" festival con la direttrice Vladimir Luxuria. Se crede gli concedono - bontà loro - di farlo gratis: e questa generosa offerta mi pare un illuminante esempio di rispetto per il lavoro altrui.  L a notizia non è stata ufficializzata ma da giorni circola in città. Ho chiamato Ghigo, e lui ha confermato : "Il direttore ( del Museo, Mimmo De Gaetano. NdG ) mi ha spiegato che Minerba ha già avuto tre anni di collaborazioni e adesso bisognava arrivare al punto". Dal che apprendo che non è stato Ghigo a decidere, gli hanno soltanto riferito una decisione già passata in giudicato. E non è stato nemmeno l'ex presidente Toffetti, che prima di dimettersi era pronto a firmare il contratto