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Visualizzazione dei post da dicembre 31, 2017

E CONTINUAVANO A CASCARE DAL PERO

E' ancora vacanza. Ho cercato, in questi giorni, di scrivere poco. L o stretto indispensabile. Ma oggi proprio non mi tengo: sono due giorni che mi passa sotto gli occhi una tale infilata di minchiate che se non mi sfogo esplodo.  E premetto che non prendo neppure in considerazione  la superminchiata della Meloni sulla promozione filoaraba del Museo Egizio : storia vecchia e ricicciata, non vale la pena di cagarla manco di pezza. L'aveva tirata fuori un anno fa il prode Ricca , e quantomeno aveva il pregio dell'originalità. La Meloni lo scopre adesso. Quando si dice cascare dal pero. Ogni vecchia storia è nuova per chi non la conosce Mi ha sfrucugliato invece il can can incolpevolmente innescato da  un bell'articolo di Ernesto Ferrero su Repubblica del 4 gennaio nel quale l'ex direttore del Salone del Libro conferma ancora una volta quanto già detto, ripetuto e scritto ( pure su questo blog ),  e cioé che il disastro economico della Fondazione per il Libro f

MUSEI REALI, I VISITATORI CRESCONO DEL 15%: FUNZIONANO TUTTI, TRANNE I CIVICI

Alla contabilità di fine anno mancavano ancora i Musei Reali, che dipendono dall'amministrazione statale. Oggi il MiBACT ha diffuso i dati , e la direttrice Pagella può essere soddisfatta: nel 2017 si porta a casa un aumento del 14,8 per cento dei visitatori presenze, che salgono a 360.777 dai 314.195 del 2016 (il dato non tiene conto dello spazio espositivo di Palazzo Chiablese). Così i Musei Reali guadagnano 4 posizioni nella "classifica" dei musei italiani più visitati, arrivando alla diciottesima piazza, con il sesto miglior incremento assoluto. Regge l'Egizio - che come dato definitivo perde uno 0,8% scendendo da 852.065 a 845.247 visitatori ma resta saldo all'ottavo posto - e cresce la Venaria Reale ancora sesta in classifica generale, con un buon +4,5%: ma in questo caso non è omogeneo il dato  (risultano 1.039.657 "presenze" quest'anno, 984.899 nel 2016) perché calcolato sulla base dei biglietti staccati che, alla Reggia, possono essere più

MAURIZIO BRACCIALARGHE: UN RIMPIANTO SINCERO

Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe è mancato stamattina nella sua casa torinese. Aveva sessant'anni. Era malato da tempo. Ha lottato con coraggio. Mi sono scontrato con Maurizio Braccialarghe per tutti i cinque lunghi anni di Fassino sindaco. Sono stato spesso molto duro con lui: ero - e resto - onestamente convinto che fosse quello il mio dovere. Non ho condiviso quasi nessuna delle sue scelte, a partire dal Jazz Festival - sul quale mi sono poi parzialmente ricreduto, considerato quanto  sono riusciti a peggiorarlo nell'ultimo anno - e da Natale coi fiocchi, sul quale non mi ricrederò mai, benché anche qui la nuova versione sia riuscita a toccare insondabili abissi rispetto al già intollerabile originale. Ma ciò non mi impedisce di considerare Maurizio Braccialarghe una splendida persona, e un enorme privilegio averlo conosciuto. Scrivo queste poche righe per rendere omaggio a un gran signore, a un uomo colto e intelligente, a

AFFONDAZIONE MUSEI: LA SCOMPARSA DEI VISITATORI

La Fondazione Torino Musei ha reso noto oggi che i suoi quattro musei (Palazzo Madama, Gam, Borgo Medievale e Mao) nel 2017 hanno avuto 616.960 visitatori. Erano stati 809 mila nel 2016 e 790 mila nel 2015 . Si noti che il crollo è in controtendenza rispetto ai principali musei torinesi ( dall'Egizio al Cinema , da Rivoli alla Venaria ) che nel 2017 mantengono o accrescono - magari di poco - i visitatori dell'anno precedente . E veniamo al dettaglio. Palazzo Madama  nel 2017 è stato visitato da 228.404 persone. Nel 2016 furono 310 mila. Il Mao chiude il 2017 con 93,400 presenze: nel 2016 furono 109 mila, e 106 mila nel 2015. L'unico con un risultato positivo è il Borgo Medievale, che con 149.607 visitatori cresce rispetto a 143 mila del 2016 e ai 112 mila del 2015. Ovviamente, vogliono liberarsene: fosse mai che sia di cattivo esempio per gli altri. La Gam stabilisce invece un record: perde più di centomila visitatori in un anno, e duecentotrentamila in due anni: cr

PRESENZE NEI MUSEI: VENARIA STABILE, MAUTO IN LIEVE CRESCITA

Un 2017 nel segno della stabilità per la Reggia di Venaria che ha registrato 1.039.177 ingressi totali paganti (dato comprensivo anche dei biglietti Giardini per eventi natalizi e delle altre iniziative svolte nel corso dell'anno), oltre alle presenze dovute agli eventi ospitati con "incasso esterno". Anche nel 2016 i biglietti erano arrivati a superare il milione . Direi che è comunque un miglioramento, tanto più considerando  le 2 settimane aggiuntive di chiusura al pubblico dello scorso settembre a causa del G7. Ricordo come sempre che la Reggia computa i biglietti e non i visitatori: poiché serve un distinto biglietto per accedere a ciascuna delle mostre ospitate alla Reggia, accade spesso che un singolo visitatore acquisti più di un biglietto. Pertanto, riferendo i numeri della Venaria è errato parlare, come insistono taluni, di "visitatori". Il Mauto cresce lento Oggi ha diffuso i dati sulle presenze anche il Museo dell'Auto, che dichiara 200 mila

CON PAROLE LORO: COM'E' ANDATO IL CAPODANNO

Io a Capodanno non esco. E possibilmente sto in campagna. Per cui, premessa metodologica, devo ricorrere a testimonianze terze per esaminare com'è andato il Capodanno  a Torino, forse unica fra grandi città ad aver rinunciato ai festeggiamenti in piazza. Alcune testimonianze su Fb mi dicono di una serata piuttosto sotto tono (a dirla educatamente), ma per non dare adito a penosi tentativi di smentita mi sono premurato di servirmi per quanto possibile di fonti ufficiali e non sospettabili di remare contro. Per arrivare a un risultato, comincio a triturare i santissimi di buon mattino: alle 10 già chiedo a quelli della Fondazione Cultura quanta gente c'era stanotte al PalaAlpitour e allo Spazio 211. Mi rispondono che lo sa il Comune.  Mi rivolgo allora all'ufficio stampa del sindaco: mi risponde che i dati saranno diffusi da Fondazione Cultura e Regio. Mi reindirizzo alla Fondazione Cultura chiedendo se possono mettersi d'accordo. Mi si è ristretta la capienza

ASPETTANDO I DATI DI CAPODANNO, CONSOLIAMOCI CON L'EGIZIO E IL CINEMA

Sì, lo so che vi aspettate un commento sul Capodanno torinese . Ma io, a mia volta, aspetto dati precisi. E li aspetto dal Comune e dalla Fondazione Cultura che devono avere (c'era lo sbigliettamento...) il numero esatto di persone che hanno (o non hanno) affollato, la notte scorsa, il PalaAlpitour (e magari anche lo Spazio 211 e il tram...). Che non si dica che critico per partito preso. Io aspetto i dati, per ragionare. E li aspetterò con calante pazienza, ma immutata fiducia nella trasparenza amministrativa. In attesa dei dati che gli uffici addetti non mancheranno di inviarmi entre un termine ragionevole (Aggiornamento: sono arrivati, eccoli qui) , io inganno il tempo in questa uggiosa mattinata d'inizio 2018 postando altri due comunicati di musei torinesi che continuano a dare buoni risultati: il Museo Egizio e il Museo del Cinema. Ma attenzione: entrambi dichiarano un numero di visitatori stabile o in crescita rallentata rispetto all'anno passato . Per la precisio

LA BOTTA DI CULO DEL CASTELLO DI RIVOLI

Un buon bilancio per il Castello di Rivoli: i visitatori sono in crescita del 10% Buon anno. Cominciamo il 2018 con un paio di pezzi facili, che riguardano i consueti bilanci di fine anno dei musei. M olti avranno poco da esultare, mi sa. Ma intanto si sono fatti vivi quelli ai quali il 2017 ha detto bene. Primo fra tutti, inaspettatamente, il Castello di Rivoli. In questo post riporto un riassunto dello sterminato elenco di meriti diffuso dall'ufficio stampa. Ma consentitemi un paio di premesse. Un museo con una biblioteca Intanto, noto che il Castello di Rivoli ha ancora una biblioteca, che nessuno progetta di chiudere; e riesce ad effettuare alcune manutenzioni straordinarie . Ciò lo pone, pur con i problemi che ben gli conosciamo, in una posizione assolutamente privilegiata rispetto ad analoghe istituzioni affidate alla sventurata Fondazione Torino Musei .  Visitatori: l'aiutino di "Colori" Una seconda osservazione: il comunicato fornisce il dato comple