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Visualizzazione dei post da febbraio 27, 2022

RIMPASTO IN REGIONE, LA CULTURA LA SFANGA

E' andata bene, c'è stato il rimpasto in Regione e Albertone Cirio è riuscito a tacitare le voglie di Fratelli d'Italia mollando  a  Maurizio "Marry" Marrone , che da sempre scalpita per avere la Cultura, la delega al Welfare già nelle mani leghiste dalla Caucino: quest'ultima si consolerà con la nuova e meravigliosa delega al Welfare degli animali ( tutto vero ). E' andata bene, s'intende, per la Cultura; stento a immaginare, ma sarei curioso di sapere, cosa ne avrebbe fatto il filoputiniano Marry , indefesso sculacciatore di storici impertinenti , insonne fustigatore dei costumi , ispirato   teologo ,  fine critico d'arte   e  a sua volta artista creativo ,  incompreso crociato dei diritti delle donne  ed  e sperto di toponomastica ,   baluardo dell'ortodossia di genere  nonché  impavido condottiero anti-zecche . Di certo il vispo Marry avrebbe regalato un vivace frisson a quanti oggi lamentano l'andamento lento (taluni direbbero impalpab

REGIO: UNA POLTRONA PER VENTICINQUE

Oggi a mezzogiorno si è chiusa la manifestazione d'interesse per la sovrintendenza del Regio , pubblicata lo scorso 17 febbraio. Sono arrivati 25 curricula di candidati con "specifica e comprovata esperienza di tipo gestionale" come richiesto dal controverso articolo 9 del nuovo Statuto che, a differenza dell'articolo 13 del d.lgs. n. 367/1996, non prevede il requisito della specifica esperienza "nel settore dell'organizzazione musicale o culturale" .  I nomi degli aspiranti sovrintendenti non sono pubblici. Qualcosa però trapela. Tra gli aspiranti non ci sarebbe l'attuale direttore artistico Sebastian Schwarz. Invece sarebbe arrivata la candidatura nientemeno che dell'ex sovrintendente William Graziosi: è tuttora inquisito ma si è sempre proclamato innocente. Infine, una lettera "di congedo" inviata qualche giorno fa dal  direttore generale Guido Mulè ai lavoratori del Regio ha indotto taluni a dedurre che Mulè stesso abbia rinunciato

LA CULTURA CON L'ELMETTO: MANDRAKE, DOSTOEVSKIJ E ALTRI BOICOTTAGGI

Nemici: Mandrake... Posso raccontare una storia? Nel 1935 l'Italia fascista - in cerca di un impero purchessia - aggredisce l'Etiopia, unica nazione allora indipendente dell'Africa. Seguono relative sanzioni da parte della Società delle Nazioni, l'Onu di quel tempo. Mussolini reagisce rompendo con le "plutocrazie occidentali" e buttandosi fra le braccia di Hitler. Com'è andata a finire lo sappiamo. Di merda.  ... e Fedor Dostoevskij Ma in Italia tragedia e farsa marciano a braccetto. Nel 1938, un anno prima che Hitler invada la Polonia in combutta con Stalin, e pochi giorni dopo avere emanato le leggi razziali antisemite, il regime fascista proibisce la pubblicazione in Italia dei fumetti americani, “salvo Topolino”: eccezione dettata, pare, personalmente da Mussolini perché Topolino piaceva ai suoi figli. Seguirono ben più gravi censure, l'ostracismo agli autori ebrei e infine agli autori stranieri. Ma l'idea di spezzare le reni a Mandrake rimane

CAMERA: I CAPOLAVORI DEL MOMA CONTRO LA BOLLA FOTOGRAFICA

La fotografia continua a tirare sul mercato espositivo: i costi d'allestimento sono contenuti e la risposta in termini di presenze in genere continua ad essere buona. E' vero, il progressivo aumento delle proposte  ha indotto negli ultimi anni un senso di assuefazione, e oggi  il pubblico dà segni  di stanchezza . Già in epoca pre-covid avevo segnalato il pericolo di una "bolla fotografica" , ma è anche vero che - almeno finora - il problema riguarda soltanto le proposte mediocri o inflazionate .  Di sicuro, l'apertura da parte di Intesa della "Galleria d'Italia" torinese, specificamente dedicata alla fotografia , imporrà un generale ricalibramento nelle strategie dei nostri musei.  In compenso c'è chi sulla fotografia lavora da tempo con serietà, e continua a offrire ai torinesi occasioni assolutamente imperdibili: una di queste è la mostra che si è aperta ieri e proseguirà fino al 26 giugno a Camera "Capolavori della fotografia moderna 1

PERCHE' DICO CHE VENARIA E' IN DECLINO

Domenica scorsa, 27 febbraio, si è conclusa alla Reggia di Venaria la mostra "Una infinita bellezza. Il Paesaggio in Italia dalla pittura romantica all’arte contemporanea" , dopo 219 giorni di apertura dal 22 giugno 2021. Ieri finalmente mi hanno comunicato il dato delle presenze: i visitatori in totale sono stati 60.451. Un risultato senz'altro al di sotto dei meriti della mostra - che era oggettivamente bella, benché senza capolavori eclatanti - e delle aspettative. La media giornaliera delle presenze (276) è a dir poco deludente. Valga il confronto con le mostre del 2019, ultimo anno pre-covid (tenendo conto comunque che le medie giornaliere danno un quadro comparativo attendibile, essendo calcolate sui soli giorni di apertura effettivi).  La mostra più visitata nel 2019 a Venaria fu, con 103.370 presenze,   Easy Rider  (con una media non straordinaria  di 355 visitatori al giorno); a seguire,  "Ercole e il suo mito", con 102.527 visitatori (media giornalier

GLOCAL: DALL'OMAGGIO A FREDO VALLA AL CULT DI CIAU BALE

Il 21° Glocal Film Festival rende omaggio a Fredo Valla, lo schivo Maestro di Ostana Ricevo e volentieri pubblico  E' stato presentato alla stampa il 21° Glocal Film Festival, che andrà in scena da giovedì 10 a lunedì 14 marzo al Cinema Massimo MNC di Torino. In 5 giorni, il 21° Glocal Film Festival propone al Cinema Massimo di Torino 68 titoli tra cui 5 documentari del concorso PANORAMICA DOC (3 anteprime assolute ("Paradis-e" di Francesco Cusanno, Luca Percivalle e Flavio Giacchero, "Real Falchera 30 anni dopo-La rivincita" di Giacomo Ferrante e Antonella Anelli, "We Cannot Live Under That Flag" di Lucio Laugelli) e 2 regionali ("I’ll Stand By You" di Maximilien Dejoie e "Virginija Vareikyte, Mother Lode" di Matteo Tortone) più 4 doc brevi nella nuova categoria DOC SHORT e 15 cortometraggi dello storico contest SPAZIO PIEMONTE. In programma dal 10 al 14 marzo, le proiezioni dell’omaggio a Fredo Valla, il Premio Riserva Carlo Alber

CHI SI RIVEDE: ASTORE FA CULTURA ALL'EUROVISION VILLAGE

Francesco Astore Cambiano i padroni del vapore, e gli ultimi tornano primi. Quello di Francesco Astore è un caso esemplare. Già assistente dell'assessore Ilda Curti, Astore aveva, regnante Fassino, dispiegato le ali nel mondo dello spettacolo come co-organizzatore del Fringe Jazz Festival, l'appendice "off" del Torino Jazz Festival voluto da Filura e dal suo assessore Braccialarghe. Salita al potere Appendino, Astore aveva sùbito trovato lungo: nel 2017,  dopo un primo scontro con la Leon , il Fringe era scomparso dalla programmazione del Tjf, e lui s'era visto assegnare una risarcitoria "Notte bianca del jazz"  durata una sola edizione. Da allora ha proseguito le sue attività in ambito musicale tra Torino e Firenze, e ha ideato il progetto Torino Music Forum . Con il cambio della quindicina a Palazzo Civico, per Astore s'è subito presentata un'opportunità: come ha egli stesso annunciato a mezzo Fb , è stato "selezionato attraverso un bando

GRIBAUDO CONFERMATA ALL'ALBERTINA

Paola Gribaudo presidente dell'Albertina per altri 3 anni Ricevo e volentieri pubblico Con decreto del 28/2/2022 il Ministero dell’Università e della Ricerca ha confermato la nomina della dott.ssa Paola Gribaudo nell’incarico di Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti dal 29/03/2022 per la durata di un triennio. L’Accademia esprime la sua più viva soddisfazione per la decisione del Ministro Maria Cristina Messa della conferma di Paola Gribaudo. Il fatto che la nomina sia arrivata trenta giorni prima della effettiva scadenza del mandato testimonia la considerazione di cui Paola Gribaudo e l’Accademia Albertina godono presso il MUR Paola Gribaudo ha contribuito con il suo equilibrio e la sua competenza alla realizzazione di più di venti pubblicazioni dedicate ai progetti dell’Albertina e di importanti appuntamenti espositivi tra cui si cita la rassegna “Disegnare la Città. L’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty”.