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Visualizzazione dei post da settembre 4, 2022

CONSERVATORIO: OLIVA DOPO FONSATTI

Gianni Oliva Sarà  Gianni Oliva , 70 anni, il nuovo presidente del Conservatorio "Giuseppe Verdi" per il trienno 2022/2025. La nomina, da parte del Miur, del prof dalla corvina mascagna arriva a due settimane dalla scadenza del mandato di Filippo Fonsatti , in carica dal 2019. Oliva è un protagonista della Torino culturale e politica. Docente di liceo, dirigente scolastico e poi docente universitario, autore di numerosi saggi storici ( talora controversi ), giornalista, è stato vicepresidente e assessore all’Istruzione della Provincia di Torino, nonché consigliere regionale e soprattutto, sempre in Regione, assessore alla Cultura della giunta Bresso dal 2005 al 2010: durante quel mandato promosse la nascita, nel 2006, del Circolo del Lettori. 

SENZA SOLDI E SENZA VISIONI L'INVERNO FA PAURA

Per chi se lo fosse perso (e beninteso fosse interessato a leggerlo), ripubblico qui il commento - non disponibile on line - uscito ieri sul  Corriere cartaceo . “Una volta c'erano i soldi e c'erano le visioni. Oggi soldi ce ne sono meno, e non c'è nessuna visione”. Frase triste ma vera, che ben descrive i tempi difficili che abbiamo attraversato e quelli ancora più difficili che ci attendono. Potrebbe sottoscriverla chiunque, oggi: l'imprenditore e il lavoratore, il dipendente e il pensionato, il disoccupato e il commerciante. Però è stata pronunciata, qualche giorno fa, a un convegno in cui si discuteva delle difficoltà ormai perenni che strangolano gli operatori culturali torinesi. Per loro non c'è pace: dopo il covid già incombe l'incubo dell'inflazione e delle bollette che quest'inverno destabilizzeranno i bilanci di teatri e club, centri culturali e musei. Come quelli delle famiglie, certo, e delle imprese, sicuro, e degli enti pubblici, inevitabil

MOLTO RUMORE PER UN MUTUO

Briamonte esq. e Abodi ci mettono la firma Mettiamola così: poni che mi servano dei soldi per ristrutturare casa (non ci penso manco pucazzo, è per fare un esempio...) e allora che faccio? Li chiedo in prestito alla mia banca e - sempre che me li diano, facendomeli cadere dall'alto - mi impegno a sputar sangue per restituirli, con gli interessi, e se faccio il furbo quelli mi portano via la casa. Più o meno funziona così. E' un evento assai comune: quasi tutti, almeno una volta nella vita, si sono ritrovati nella spiacevole situazione di dover "pagare il mutuo". Insomma, un mutuo non fa notizia, almeno fra noi persone normali. Ma se la stessa faccenda accade a più alti livelli, a quanto pare è qualcosa di eclatante, al punto di convocare fotografi e giornalisti indubbiamente onorati di assistere alla lieta cerimonia della firma del "Protocollo d’intesa tra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Banca ICS - Istituto per il Credito Sportivo che prevede un

CINQUE MASCHERE PER LO STABILE

  Da sinistra: Valerio Binasco, Jurij Ferrini, Arianna Scommegna, Filippo Fonsatti e Nicolas Bovey Ricevo e volentieri pubblico: Al Teatro Bellini di Catania si è tenuta la cerimonia di consegna dei Premi “Le maschere del teatro italiano 2022”. Al direttore artistico del Teatro Stabile Valerio Binasco è andato il premio per la Miglior regia per "Le sedie" di Eugène Ionesco, produzione del Tst. Per lo stesso allestimento Nicolas Bovey ha ottenuto il riconoscimento per la Miglior scenografia.  Arianna Scommegna e Jurij Ferrini sono stati insigniti del premio come Miglior attrice e Miglior attore non protagonista per il dittico tragico "Ifigenia / Oreste" di Euripide, prodotto dal Tst e diretto da Valerio Binasco.  Al direttore dello Stabile, Filippo Fonsatti, è stato conferito il Premio Lonardi Buontempo per il lavoro svolto per intensificare il processo di internazionalizzazione del Teatro avvalendosi anche dell’esperienza fatta presiedendo la Federazione dello spett

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE

Sono tornato. Due mesi esatti lontano da Torino. Vacanze lunghe. Ma ogni estate è preziosa - ancor più quando ti rendi conto che non te ne restano moltissime - e allora conviene viverla fino all'ultimo giorno. Poi le prime nebbioline di settembre ti dicono che è finita, e allora fai i bagagli e rientri nella città che sta pian piano ripartendo.  Come al solito mi sono perso l'inaugurazione di MiTo, barattando il primo rito mondano della saison 2022/23 con qualche giorno in più di villeggiatura. Ma, quasi a darmi il senso della rentrée, oggi il Corriere pubblica un ampio approfondimento su "la nuova stagione della cultura in città". Paolo Morelli ha raccolto idee e progetti di manager e operatori, Max Nerozzi ha intervistato Alessandro Barbero, e a questo punto mi sono intrufolato anch'io cercando di raccontare le preoccupazioni e le inquietudini - il desengaño , scrivo io ispanizzando - del mondo della cultura torinese che si prepara ad affrontare un ennesimo an