Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre 2, 2018

SOLDI EUROPEI PER IL CINEMA IN PIEMONTE

Ricevo e volentieri pubblico:  È stata pubblicata oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione la graduatoria dei primi film finanziati con fondi europei grazie al “Piemonte Tv Film Fund”, per un totale di 1,5 milioni di euro. Ad essere selezionate sono produzioni che - tra settembre 2018 e febbraio 2019 - hanno realizzato o realizzeranno riprese sul territorio regionale. Qui di seguito l’elenco completo: - “Berni e il faraone” (lungometraggio), prodotto da 3Zero2Tv Spa - “Nessuno è perfetto” (serie Tv), prodotta da Viola Srl - “La strada di casa 2” (serie Tv), prodotta da Casanova Multimedia Spa - “Non mentire” (serie Tv), prodotta da Indigo Film Srl - “Gli uomini d’oro” (lungometraggio), prodotto da Italian international film Srl - “Non ho niente da perdere” (film Tv), prodotto da Pepito produzioni Srl - “Palazzo di giustizia” (lungometraggio), prodotto da Tempesta Srl - “Nel buio” (lungometraggio), prodotto da Redibis film Srl - “Bentornato presidente!” (lungometraggio), prodotto da

TFF, LE PRESENZE IN (LIEVE) FLESSIONE

Ricevo dall'ufficio stampa del Tff e volentieri pubblico i dati su presenze e incassi, che indicano un andamento con minime flessioni delle presenze (-500), dei biglietti singoli (-59) e degli incassi (-6000 euro, una perdita anno su anno del 2,5%); aumentano invece di 17 unità gli accrediti.  I dati della 36a edizione del Torino Film Festival (23 novembre – 1° dicembre) sono i seguenti: 62.500 presenze, 2.161 accreditati (stampa e professionali/industry), 26.641 biglietti singoli, 236.000 euro di incasso. Nell’edizione 2017 le presenze sono state 63.000, 2.144 accreditati (stampa e professionali/industry), 26.700 biglietti singoli, per un totale di 242.000 euro di incasso. L'edizione 2018 ha registrato un maggior numero di proiezioni gratuite e di ingressi omaggio, rispetto alla precedente. A questo link un commento pertinente pubblicato l'altro ieri sul Corriere.

GIORNATA AGITATA PER IL SALONE: NIENTE COLLETTA, NON SERVE PIU'. MA INTANTO I CREDITORI PARLANO DI TRUFFA

Non c'è pace per Nic Lagioia La notizia è questa : "Pazzi per Torino. Salviamo il Salone del Libro" rinuncia alla mobilitazione. In serata, tramite Fb promotori della "colletta popolare" per acquistare il marchio prendono atto che comunque - con o senza marchio - la manifestazione si farà, e si farà a Torino. Si chiudono così i due giorni della straordinaria commedia degli equivoci innescata da una intervista a Repubblica del direttore Lagioia.  Nic, nell'intervista, diceva alcune cose piuttosto banali e risapute, ma che nero su bianco si prestavano ad essere travisate. Tipo che la "colletta popolare" è utile solo a certe condizioni; e che il Salone si potrebbe fare anche senza chiamarlo "Salone". Il guaio è che le parole, da bocca in bocca e di giornale in giornale, cambiano; e oggi cambiano anche a seconda degli occhi ce le leggono.  La vis polemica che innerva i social (e la società) ha fatto il resto.  E s'è scatenat

MORETTI NEL CORNER DI MORETTI

Ieri sera ero stanchino e covavo un raffreddore, inevitabile conseguenza di troppe ore passate di fronte al cinema Massimo. Così ho bigiato non soltanto  la premiazione del Tff al Reposi  e l'anteprima di "Santiago, Italia" di Nanni Moretti, ma anche il cocktail d'addio alla Mole. Di conseguenza mi sono perso l'apparizione a mezzanotte di Moretti, arrivato chiotto chiotto per vedere il corner che il Museo del Cinema ha dedicato alla Vespa di "Caro Diario" , dono personale del Moretti stesso. Per fortuna la cortese addetta stampa del Museo oggi ha diffuso la foto del lieto evento, che qui pubblico per la gioia dei morettiani.

LA MUSICA DEL SALONE E ALTRE PUNTATE DELLA TRAGICOMMEDIA

In questi giorni mi sono occupato d'altro, così ho saltato qualche puntata della tragicommedia del Salone del Libro. Adesso, tanto per non perdere il filo, tento un rapido riassunto, a futura memoria. Dipendenti: chi è dentro e chi è fuori Intanto è arrivato l'esito dei bandi del Circolo dei Lettori per assumere il personale destinato a organizzare "un evento internazionale di promozione del libro" (questa è la dicitura prudenzialmente usata, non potendo ancora utilizzare  il marchio "Salone del Libro" ). C'erano sei posizioni utili: ma soltanto quattro degli ex dipendenti dell'ex Fondazione per il Libro ce l'hanno fatta: Marco Pautasso ( che era il vicedirettore del Salone ), Maria Giulia Brizio ( la referente per Bookstock e altre iniziative per i ragazzi ), Andrea Gregorio ( già responsabile della programmazione ), e Niccolò Gregnanini ( responsabile dell'ufficio gare ). Tra gli esclusi, un'altra storica colonna del Salone, Anton