Passa ai contenuti principali

CAPODANNO COL BANDO. UN POST TECNICO SULLA SCIATTERIA

Bei ricordi. La locandina dello scorso Capodanno in piazza
Lo sapete che sono precisino. Persino un po' pedante, Gli è che non sopporto la sciatteria. 
E leggendo il bando per il "Capodanno in piazza" pubblicato l'altro ieri sul sito del Teatro Regio (è il Regio a farsi carico degli spassi capodanneschi torinesi) resto un po' perplesso.
Attenzione: ci addentriamo in una materia tecnica, che interessa esclusivamente gli operatori. Questo è un blog letto da molti operatori, per cui vado avanti a scrivere: però chiunque non faccia di mestiere l'organizzatore di concerti può risparmiarsi la fatica di leggere.
Bene, veniamo a noi addetti ai lavori.

Hanno fatto un bando su misura. Per Springsteen

Cari organizzatori di concerti, ditemi: voi come interpretate il punto 3.a.2 del capitolo "Documentazione amministrativa"? Perché lì sta scritto che l'aspirante organizzatore dell'evento di Capodanno deve "aver organizzato a partire dal 1 gennaio 2013 almeno un evento all'aperto, in presenza di grande affluenza di pubblico e della durata di circa 4 ore per un importo pari ad almeno euro 100.000 iva esclusa...".
Bruce Springsteen: beh, il Boss quattro ore le può tirare...
Ferma un po'? Un evento della durata di circa 4 ore? O questi intendono per durata dell'evento l'intero iter, dall'apertura dei cancelli - che può avvenire anche diverse ore prima dell'inizio del concerto - fino alla conclusione dello spettacolo, e allora ci sta. Oppure si riferiscono alla durata dello spettacolo in sé, e in tal caso temo che neanche Springsteen arrivi a quattro ore. Ma ci va vicino. Stai a vedere che hanno fatto un bando su misura per prendere il Boss.
Certo, ci sono gli eventoni, quelli con tanti musicisti: ma negli ultimi tre anni gli unici che ricordo sono, per l'appunto, le precedenti serate di Capodanno in piazza: che in genere durano per l'appunto quattro ore, dalle 22 alle 2. Che il bando sia su misura di chi ha già organizzato un Capodanno in piazza?
A meno di includere anche le maratone con i deejays, tipo Movement e Club To Club, che però non sono all'aperto. Resta Futur Kappa Festival, che dura più di quattro ore e si fa d'estate, all'aperto.
Insomma, il testo del bando non è per nulla chiaro. A prescindere dal fatto che la durata di uno spettacolo mi sembra un bizzarro criterio per valutare il valore e l'affidabilità di un organizzatore, direi che quantomeno urge un'interpretazione autentica.

Il tempo stringe, ma i bandisti lo sanno? 

Urge anche perché il secondo bug del bando è la tempistica. Le offerte devono arrivare entro le ore 16 del 29 novembre, ok. Ma questa è l'unica data certa. Il bando prosegue annunciando nebulosamente che le busta con le offerte saranno aperte in data da fissare, che sarà comunicata sul sito del Regio. Seguiranno sedute non pubbliche per l'esame delle offerte, e infine una seduta pubblica per l'annuncio del vincitore. Messa così, si potrebbe risolvere in fretta: apri le buste il 30 novembre, esamini le offerte l'1 e il 2 dicembre, e il 3 dici chi ha vinto. Ma allora perché non scriverlo a chiare lettere? Ho l'impressione che l'estensore del bando - che mi rifiuto credere sia qualcuno dello staff del Regio, per la stima che nutro verso lo staff del Regio - immagini un mondo di panna montata dove gli artisti se ne stanno buoni buoni ad aspettare che Torino li ingaggi per Capodanno, rinunciando a qualsiasi altra offerta per la notte più redditizia di tutte, quando i cachet in automatico raddoppiano e a volte triplicano.
Vabbé, l'aspirante organizzatore può opzionare il cantante che intende inserire nella sua proposta; ma non oltre un certo limite. Se il verdetto sul bando tardasse ad arrivare, l'aspirante organizzatore dovrà decidere se fissare l'artista, sperando di vincere e col rischio di perdere e ritrovarsi con un artista di cui non sa che fare; oppure lasciar cadere l'opzione, con il rischio di vincere ma non aver più la disponibilità dell'artista che aveva proposto.

Quali artisti con questo budget? 

Esempio: io organizzatore mi faccio i miei conti. Dunque: c'è un budget di 190 mila euro netti che dovrà raccogliere la Fondazione Cultura, ovvero la riabilitata Angela Larotella, trovando gli sponsor. Di quegli auspicati 190 mila euro, tolte le spese ineludibili (dal palco al personale, alla Siae, più un modesto  guadagno e qualche soldino per i giovani emergenti), mi restano, se mi va non bene ma benissimo, 50-60 mila per il cachet dell'artista top.
Giuliano Palma
Con quella cifra vado poco lontano: scordatevi le star di prima grandezza, che per meno di centomila euro quella notte non escono neppure di casa. Diciamo che il range può andare da Giuliano Palma ai Negrita, sperando che i Negrita si mettano una mano sul cuore. O puoi fare appello ai sentimenti grillini - più o meno esplicitati - di un Fedez, o di un Gazzé. Ma non ci spostiamo di molto.
E soprattutto, tornando al fattore tempo, dubito che uno di questi signori aspetti i comodi di Torino fino a metà dicembre, con il rischio di ritrovarsi a piedi e dover ripiegare su qualche ingaggio last minute, a prezzi deludenti. Quindi è vitale che al massimo il 5 dicembre si sappia chi ha vinto il bando. Di conseguenza, indicare una data certa per la proclamazione del vincitore non era un optional. E non averla indicata è sciatteria pura.

Un  regalo ai padroni della musica

Sciatteria che finisce con il favorire le grandi agenzie nazionali o internazionali con vaste scuderie di artisti che possono manovrare a seconda delle circostanze, senza dovere opzionarli perché ne hanno la diretta disponibilità. E difatti mi risulta che almeno una di queste mega-agenzie sia intenzionata a partecipare. Chi ci rimette sono i promoter locali: non dico gli improvvisati, esclusi dalla specifiche economiche, ma quelli grossi, che hanno assodate esperienze e professionalità ma non gestiscono direttamente i cantanti. Alla faccia delle risorse del territorio.

I giovani talenti di Capodanno

C'è infine un terzo aspetto del bando che mi pare stravagante. Il criterio di aggiudicazione.
Spiego. Il punteggio per il progetto tecnico-artistico è 100. Di questi cento punti, la voce "qualità, livello e gradimento dell'artista a livello nazionale" vale fino a 20 punti.
Poi il bando prevede obbligatoriamente la presenza di "giovani talenti locali in ambito rock e hip hop". Questa voce può valere fino a 10 punti. Capisco e apprezzo la volontà di sostenere i giovani, ma il peso di questa voce nel conteggio generale rischia di squilibrare la valutazione dello spettacolo nel suo insieme: siamo onesti, a Capodanno la gente va in piazza per la star, non per i giovani talenti che può ascoltare tutto l'anno nei club. 

Chi è giovane? E chi è rock? I grandi interrogativi dell'esistenza

Chiedilo a lui. Il compianto Lester Bangs, il più grande di tutti
Ma ciò che trovo più irritante è la specifica "in ambito rock e hip hop". Ma chi l'ha detto? Rock e hip hop? E se uno fa reggae? Non va bene? E chi stabilisce se un certo gruppo fa rock oppure pop? O world? E lo ska? Discriminiamo lo ska? E il techno-pop? Dove me lo metti il techno-pop? No, non dirmelo, ti prego. Che cos'è oggi il rock? Chi me lo spiega con certezza? Lester Bangs è vivo e siede in commissione a Torino?
Lo so benissimo che nel linguaggio corrente si dice "rock" per identificare tutta la cosiddetta "musica gggiovane". Ma allora perché creare il dualismo con l'hip hop? Così facendo ha fissato delle categorie critiche, con ridicole conseguenze.
E in ultima analisi mi ha ormai devastato i santissimi questa storia del "giovane" talento. Chi decide fino a che età, o a che livello di carriera, un talento è "giovane"? Per non dire del "talento". Ma soprattutto vorrei capire come la commissione valuterà "qualità, livello e gradimento" di tali giovani talenti. Capirete che in quest'ambito i criteri sono drammaticamente soggettivi. Vale di più Willie Peyote o i Niagara? Per favore, non rispondetemi, sennò si apre un altro referendum. 
Urge ulteriore documento interpretativo, Meglio: urge un bando per formare una commissione di critici musicali che individuino chi fa rock e hip hop e chi fa altro.
E un'altra commissione di sociologi per stabilire fino a che età si è giovani.

  1. Quanto al talento, che dio ci aiuti. Urge un bando per selezionare un talento nella redazione dei bandi. Possibilmente giovane e che suoni rock. O hip hop.

Commenti

  1. Ma invece gli altri anni il bando com'era?
    Comunque mi pare che si è giovani fino ai 30 anni e in alcuni casi fino a 35. Per le istituzioni.

    RispondiElimina
  2. Son cambiati i suonatori ma la musica ( e i criteri) son sempre gli stessi?

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz