La famigerata mostra di Tolkien , frutto prediletto della breve parentesi ministeriale del Sangiu, è approdata ieri alla Reggia di Venaria reduce dai successi di Roma e Napoli. Io vado tutto trullero alla presentazione, allettato dalla prospettiva di contemplare dal vivo le fattezze del Giuli, che era fervidamente atteso in città per il lieto evento. Amara delusione: Giuli non c'è a causa di un'improvvisa "indisposizione", come si prodigano a spiegare l'onnipresente Turetta e il presidente del Consorzio delle Residenze Sabaude Briamonte: fosse mai che qualche malpensante ipotizzi una certa qual renitenza del neoministro a contaminarsi con l'opera del suo sfortunato predecessore. Nel novero dei barbapapà radunati alla Venaria brilla per la sua assenza pure l'assessora regionale alla Cultura Marina Chiarelli, che ha mandato a rappresentarla una sua dirigente. Assenza in teoria curiosa, essendo la Regione "socio di maggoranza" alla Reggia: ma in pr
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