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Visualizzazione dei post da ottobre 13, 2024

TOLKIEN SENZA MINISTRI

La famigerata mostra di Tolkien , frutto prediletto della breve parentesi ministeriale del Sangiu, è approdata ieri alla Reggia di Venaria reduce dai successi di Roma e Napoli. Io vado tutto trullero alla presentazione, allettato dalla prospettiva di contemplare dal vivo le fattezze del Giuli, che era fervidamente atteso in città per il lieto evento. Amara delusione: Giuli non c'è a causa di un'improvvisa "indisposizione", come si prodigano a spiegare l'onnipresente Turetta e il presidente del Consorzio delle Residenze Sabaude Briamonte: fosse mai che qualche malpensante ipotizzi una certa qual renitenza del neoministro a contaminarsi con l'opera del suo sfortunato predecessore.  Nel novero dei barbapapà radunati alla Venaria brilla per la sua assenza pure l'assessora regionale alla Cultura Marina Chiarelli, che ha mandato a rappresentarla una sua dirigente. Assenza in teoria curiosa, essendo la Regione "socio di maggoranza" alla Reggia: ma in pr

CAPITALE EUROPEA DELLE FIGURE DI EMME

Mi sia concesso di avanzare una proposta costruttiva: e se provassimo, per rinfrancare l'orgoglio sabaudo oggi ai minimi storici, a candidarci al prestigioso titolo di "capitale europea dei pinocchietti"? Anzi, non poniamoci limiti, puntiamo a un alloro ancor più gratificante e più calzante: "capitale europea delle figure dimmerda". Quello delle figure di emme è infatti un settore in cui l'eccellenza torinese svetta con crescente e geometrica potenza: di FdM, nel giro di pochi giorni, ne abbiamo messa a segno una davvero clamorosa (il presunto concerto capodannesco di Tananai, a detta di Tabanai del tutto ignoto a Tananai) e ne abbiamo sfiorata una seconda (di portata internazionale) con l'equivoco comunicato stampa sul ruolo di Ron Howard al Tff . Vabbé, bravi, bis, continuiamo a farci del male; ma poi non lamentiamoci se i turisti scambiano la guglia della Mole per un monumento al naso di Pinocchio.  A proposito della FdM con Tananai, pubblico qui sott

RON HOWARD COME TANANAI? I RISCHI DI UN COMUNICATO AMBIGUO

"È Ron Howard ad inaugurare il 42° Torino Film Festival con il suo film Eden, che sarà proiettato in anteprima internazionale in occasione della cerimonia di apertura del 22 novembre al Teatro Regio di Torino. Il regista ha vinto due Premio Oscar® ed è autore di pellicole indimenticabili come Apollo 13, A Beautiful Mind e Il codice da Vinci. Eden è un drama thriller che vanta un cast del calibro di Jude Law, Ana De Armas, Vanessa Kirby, Daniel Brühl e Syndey Sweeney. Il film è un’esclusiva per l’Italia Italian International Film (Gruppo Lucisano) in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito prossimamente da 01 Distribution". Questo il testo del comunicato - con il titolo “Ron Howard con Eden apre il 42^ Tff” - che ho ricevuto stamattina alle 9,47 dall'ufficio stampa del Museo del Cinema. Non so voi, che siete intelligenti; ma io sulle prime ho pensato "toh, bel colpo, al Tff arriva Ron Howard". In effetti, se tu titoli “Ron Howard inagurerà” e nel testo s

SCEGLI LA TUA SERIE

Dopo Diabolik, le serie tv: quei due sacripanti di Luca Beatrice e Luigi Mascheroni portano una seconda mostra al Museo del Cinema, e stavolta mi pare che facciano centro. Insomma, Diabolik, con tutto il rispetto, era un soggetto un po' fané, molto boomer, e in fondo c'entrava relativamente con il cinema, anche a voler considerare certi filmetti del tutto dimenticabili. Le serie tv, invece, sono - oltre che pop, in linea con l'indole dei curatori - il nuovo cinema, un'altra forma di cinema: lo ha confermato pure Carlo Chatrian, nuovo direttore del Museo, che ha così dato l'imprimatur alla sua prima uscita pubblica per presentare la mostra, intitolata «#Serialmania». Sono cinema, e sono di moda, e piacciono a tutti, compresi i giovani, anzi soprattutto ai giovani, dunque la mostra funzionerà. E lo merita, perché è ben ideata, ben presentata, piena di cose curiose. Un percorso attraverso dodici serie che, a parer dei sacripanti, sarebbero le più significative, le più