A volte penso che dovrebbero esserci elezioni tutti gli anni. Le cose accelerano, quando l'urna incombe. Nei giorni scorsi s'è risolta un'altra grana della cultura torinese, il rosso di un milione di euro che il Regio si trascinava dal 2008 per una serie di attività alla Reggia della Venaria volute dalla giunta Bresso senza copertura economica della determina. L'altro ieri la giunta regionale, dopo una battaglia con il coltello fra i denti combattuta dall'assessore Coppola per trovare i soldi, ha deciso di chiudere il buco con uno stanziamento aggiuntivo che sarà versato in due tranches, quest'anno e il prossimo. L'ufficio stampa di Coppola mi fa notare che con questa operazione si compie la promessa, fatta tre anni fa, di azzerare il debito dell'assessoratoalla Cultura: debito che, a detta della stessa fonte, era stato ereditato dalla precedente legislatura per un totale di 30 milioni. Prendo atto e segnalo con compiacimento, pur precisando per onestà professionale che i dati provengono dell'assessorato medesimo, e che non ho ancora avuto modo di verificarli. Peraltro va riconosciuto che la certezza dei contributi e l'azzeramento del debito dell'assessorato (il che ha anche comportato tagli dolorosi) sono stati tra gli obiettivi principali della gestione di Coppola.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
io la chiamerei una classica regolazione di partita pendente, con un linguaggio burocratico ma efficace. E chissà quante ne vedremo di queste "partite"... che sono debiti contratti, nient'altro.
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