Stasera sul roof del Basic Village c'era la "listening session" del primo singolo che anticipa il nuovo album del Subsonica. Si intitola "Lazzaro" e esce il 6 giugno. La "listening session" significa che un gruppo di fans che hanno partecipato a un concorso organizzato da uno sponsor sono invitati ad ascoltare il disco in anteprima, suonato dal vivo dalla band. Io non ho participato al concorso, ma gentilmente mi hanno invitato lo stesso. Quelli dell'uffico stampa mi hanno precisato che si trattava di invito "personale" e che non erano autorizzati tweet, commenti o foto sui social. E ci sta, ha una logica. Quindi ho accetto l'impegno. A casa propria ciascuno fa ciò che vuole. Poi, appena hanno cominciato a suonare, io ho provato a scattare una foto con l'iPhone, ovviamente NON per twittarla o metterla sui social, perché sono sono un farabutto e se prendo un impegno lo mantengo. Però è saltato su un tizio della security mi ha detto che non potevo neppure scattare una foto con l'iPhone per i cazzi miei. Quello nell'invito non c'era scritto, ma la cosa non mi ha infastidido. Devo ammettere che un pizzico di malumore me l'ha trasmesso una brunetta di passaggio che mi ha fatto no no col ditino: mi sono sentito un fan idiota beccato con le mani nella marmellata. Però a casa propria ciascuno fa ciò che vuole. Quindi me ne sono immediatamente tornato a casa mia, dove faccio quello che voglio io. Il disco magari lo ascolto il 6 giugno. Credo che riuscirò a resistere 48 ore.
Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.
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