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ANTIMAFIA, RISCHIO D'INFILTRAZIONI A SET UP

Muttoni (a destra di profilo) durante un sopralluogo al PalaAlpitour con il Salone del Libro
Tutta la città ne parla. Molti se la godono, molti se ne inquietano. Quindi la notizia c'è, e a quest'ora la sapete tutti. La notizia, battuta ieri sera dall'Ansa, è la seguente: "(ANSA) - TORINO, 28 AGO - La Set Up Live, organizzatrice di concerti ed eventi in tutta Italia oltre che vincitrice di alcuni appalti Expo, ha ricevuto una interdittiva antimafia dalla prefettura di Milano per "rischio di infiltrazioni mafiose". Il provvedimento si riferisce a presunti rapporti dei responsabili con alcuni indagati dell'inchiesta San Michele sull' 'ndrangheta. Condotta dalla Procura di Torino, l'inchiesta vede però la Set Up parte lesa. La società ha fatto ricorso al Tar della Lombardia".
In villeggiatura non ho modo, né tempo, né tampoco voglia di dedicarmi a un serio approfondimento.
Però la vicenda di per sé farà scalpore per i nomi che coinvolge. Set Up significa mega-concerti (imminente quello degli U2: Bono e soci sono giustappunto già a Torino per le prove), Parco Olimpico, PalaAlpitour, Formula 1, Expo e mille altri business. Set Up significa Giulio Muttoni. Giulio Muttoni - socio di Set Up Live, alla cui guida operativa c'è oggi il figlio Jimi - è un imprenditore di indiscusso successo, e quindi assai discusso. Muttoni ha tanti amici e tanti nemici. Rapporti stretti, talora idilliaci talora burrascosi, con i salotti e i palazzi del potere, di sinistra e di destra. A Torino, e non solo, è uno che conta. E ha la fama di schiacciasassi. Uno che vince o muore. E' così da sempre, da quando negli anni Ottanta, dopo il tirocinio nell'organizzazione dei concerti rock con l'Arci, prende il Big e ne fa il club più avanti di Torino. Poi con Set Up si dedica all'allestimento di stand, specie per la Formula 1. Roba che rende, insomma. Per le Olimpiadi Muttoni con Set Up ritrova l'antica vocazione, gestisce la Medal Plaza con gli show delle superstar internazionali. Segue il patto di ferro con Roberto De Luca e Live Nationl, la multinazionale del rock management. La gestione post-olimpica degli impianti sportivi, in primis il PalaIsozaki, è la mossa decisiva per riportare a Torino il grande showbiz, facendo strame della concorrenza, a cominciare dell'antico "maestro" Luciano Casadei.
Una storia così non può che essere complicata, e in effetti inchieste su Set Up ce ne sono state: ma Muttoni ne è sempre uscito pulito. Va da sé che la nuova vicenda faccia discutere. Io però dalla villeggiatura non mi impanco in analisi spericolate: mi limito a linkarvi, per vostra documentazione, gli articoli apparsi oggi sui siti di Stampa (“Rischio di possibili infiltrazioni mafiose”: il prefetto di Milano interdice Set Up) e Repubblica (Biglietti gratuiti ad affiliati alla 'ndrangheta, commissariato il "big" dei concerti Set Up Live), piuttosto anodini; nonché quello, assai garantista, dello Spiffero (Expo, Antimafia commissaria Set Up).
. Valutate voi, io vado a pranzo.

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