Passa ai contenuti principali

LE COLLINE DELLA PAURA

Tira brutta aria per il Festival delle Colline. La rassegna teatrale - incentrata sulla ricerca contemporanea e con importanti aperture internazionali - quest'estate ha festeggiato la ventesima edizione, per la quale il Comune ha stanziato 150 mila euro. Adesso il direttore artistico Sergio Ariotti è al lavoro per la ventunesima. Ma non c'è nessuna certezza sulla conferma del contributo municipale. Anzi. Si dice che potrebbe essere addirittura azzerato. L'assessore Braccialarghe in merito è vago, non prende impegni. L'anno prossimo ci saranno le elezioni comunali, e he di sicuro lui non sarà più assessore. Fin qui nessuna novità: Braccia considera chiusa la sua esperienza assessorile con la fine del primo mandato di Fassino. Però un festival come quello delle Colline non si improvvisa in un mese, ed è già tempo di preparare il cartellone. Impossibile farlo se non si sa di quale budget si disporrà.
Né si può stare tranquilli se si rilegge la famosa delibera del 5 maggio con la quale il Comune stanziava 200 mila euro per il neonato TOdays Festival e intanto si riservava la facoltà di colpire con tagli a muzzo praticamente tutto e tutti. A dire il vero, il Festival delle Colline non compariva nella lista di probabili "tagliati". Ma quella non era una lista esaustiva, e comunque non si sa mai.
Il Festival delle Colline ha un budget notevole: oltre ai 150 mila euro del Comune, per la scorsa edizione ha ricevuto circa 80 mila euro dalla Regione, 30 mila dal Fus, 30 mila dalla Fondazione Crt, nonché 170 mila dal principale sponsor, la Compagnia di San Paolo. Ha inoltre incassato 25 mila euro dalla biglietteria.
I soldi del Comune sono quasi un terzo della disponibilità economica totale: se venissero a mancare forse non sarebbe un colpo mortale, ma si imporrebbe quanto meno un ripensamento dell'intero progetto.

Commenti

Post popolari in questo blog

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...

CULICCHIA DIRETTORE DEL CIRCOLO

Uscito sul Corriere e non disponibile on line. È andata come era previsto, e logico: Giuseppe Culicchia è il nuovo direttore del Circolo dei Lettori. Nomina scontata, se solo si considera il curriculum: scrittore affermato in Italia e pubblicato anche all'estero; solidi legami sia con la scena culturale cittadina, sia con l'editoria nazionale; esperienza nel mondo dei giornali; una lunga collaborazione con il Salone del Libro; apprezzato anche al Circolo, dove dirige un festival letterario, «Radici», di ottima qualità. Insomma, il perfetto kit del candidato naturale alla successione di Elena Loewenthal, anche a prescindere dall'endorsement – alquanto sfacciato – del fratello d'Italia Maurizio Marrone; endorsement che a Culicchia ha fatto più male che bene, facendone involontario oggetto di scontri di potere e appiccicandogli addosso un'etichetta «politica» che dubito gli appartenga e comunque non s'è avvertita nelle sue scelte alla direzione di «Radici», onestam...