Passa ai contenuti principali

MERCHANDISING E NUOVE TECNOLOGIE, DUE PROPOSTE PER IL TFF. RSVP

I manifesti del Tff: splendida la Guerra dei mondi su Torino...
Trovo un commento al post "I film del Tff: un'anticipazione" che mi sembra davvero pieno di buon senso pratico. A punto che lo riprendo per sottoporlo con insistenza all'attenzione della direttrice del Tff Emanuela Martini e ai vertici di Museo del Cinema, il direttore Barbera e il presidente Damilano. Lasciamo perdere le spiritosate a proposito della mia improbabile "potenza": ma l'anonimo lettore suggerisce un paio di idee semplici, intelligenti e penso pure vantaggiose per il Festival.
Se fossi al posto di Martini, Barbera e soprattutto Damilano (che, in quanto imprenditore, capirà subito se la cosa può funzionare) le adotterei già per l'imminente trentatreesima edizione. Ecco cosa scrive il lettore:

"Per favore, per favore Gabo tu che hai tanto potere, tu che sei temuto dai potenti e amato dalle masse oppresse (ma va là, gadano... NdG) potresti usare il tuo peso per convincere le eminenze del TFF a fare due o tre piccole cose che renderebbero tutti più felici?
Prima cosa, sulla home page del TFF mancano due link: DONA e COMPRA.
Lo so che noi sabaudi siamo troppo sabaudi per chiedere spiccioli ai cinefili nella città dei cinefili, o per vendere il merchandising del festival.
Però chi non si comprerebbe la vecchia locandina del TFF con la Guerra dei mondi su Torino?

...a me piace molto l'Altan del 2012...
E nell'era della rivoluzione digitale esiste una cosa chiamata print on demand... zero costi fissi, stampi solo quello che la gente ordina. E se metti il ritiro al Massimo tagli pure i costi di spedizione. Certo non ci salvi il bilancio, ma sempre meglio di un calcio in c**o, no?
Seconda cosa. Capisco che quando pubblichi un'app sul Play Store come ha fatto il TFF e come voto medio ti becchi un bel 2,5 ci resti un po' male.
Ma oltre all'app (che non piace a nessuno...) e al calendario in PDF (nostalgia...), il TFF potrebbe mettere su un banale, gratuito calendario di Google in modalità pubblica così ce lo vediamo sullo smartphone?

Magari uno per sala? No, dai uno per sala è troppo, ne basta uno solo.
Però che si rassegnino: il calendario di Google non solo è una soluzione migliore di una brutta app, ma è pure gratis. E almeno si evita di vedere un annuncio "ci vediamo nel 2013" come capita ora con l'app che il TFF ha sicuramente lautamente pagato.
Grazie, o sommo giustiziere!
Se poi si scoprisse che tutto questo potere non ce l'hai... beh almeno tu prova a buttarla lì, vediamo come reagiscono. Anche solo per curiosità".


Che dire? Suggerimenti semplici e costruttivi. Adesso vediamo al Museo come reagiscono.
La risposta del Tff: buone idee, facciamo subito.

Commenti

  1. Ecco, per una volta qualcuno mi prende sul serio, e io ho postato da anonimo facendo pure il gadano!

    I responsabili del TFF e del Museo non hanno bisogno di consigli (ovviamente ora parlo seriamente), ma dovrebbero solo ricordarsi che a Torino siamo ancora in tanti ad essere innamorati del "nostro" Cinema Giovani/TFF.

    Quelli che una volta entravano di straforo nell'aula del prof. Rondolino a Palazzo Nuovo, oggi sarebbero ben felici di dare una mano.
    Però devono renderlo facile come quanto un click su paypal o un "back" su kickstarter (se c'è un progetto).

    Un saluto gadanesco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. spesso le idee "semplici" vengono in mente a pochi. la cosa buona è che ci sia stato chi l'ha rilanciata (con sommo potere!) e chi l'ha raccolta.
      avanti sabaudia!.
      (una che da giurisprudenza, colta dalla noia, si intrufolava nell'aula del prof. rondolino.)

      Elimina
    2. Magari ci si è incrociati in aula 35 (o era la 37?) e fra un po' ci si incrocia al TFF.

      Gli "allievi di straforo" del prof. Rondolino, si frequentano da anni senza conoscersi.

      Elimina
    3. al tff di sicuro!
      era una sorta di classe "ombra".

      Elimina
    4. Allora ci si vede al TFF, per riconoscersi Mereghetti all'occhiello e locandina in tasca.

      Elimina
  2. Ecco, se adesso questo blog non si trasforma in un sito per cuori solitari, io sono contento lo stesso... 😏

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz