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CARTA BIANCHI PER LA CULTURA, MA ANGELA SMENTISCE

Alessandro Bianchi
Mancano più di sei mesi, ma le elezioni comunali incombono, e nel mondo piccolo della cultura torinese già si ciappetta sui possibili nomi per il relativo assessorato versione 2016-2021; dando per scontato che Braccialarghe non ripete. La voce corrente è che Fassino (che ostenta un'azzardata sicurezza di rielezione) sia intenzionato a scegliersi un assessore da fuori Torino. L'indiscrezione al momento sembra però priva di solide basi. A meno che non si riferisca al cavallo di ritorno Alessandro Bianchi. Dopo una breve stagione alla Fondazione Sandretto, infatti, Bianchi si era trasferito a Roma come segretario generale della Fondazione Maxxi di tota Melandri. Di recente Bianchi è tornato a Torino come consulente della Fondazione per la Cultura, fortemente voluto dalla segretaria generale Angela Larotella che è la sua più fervida sponsor: nel senso che - questo mi dicono in tanti, io riferisco - sta facendo una testa così a Fassino perché se lo prenda come prossimo assessore alla Cultura. Cosa che potrebbe pure verificarsi, dato che Larotella è ormai la massima "eminenza grigia" di Filura. Chiara Appendino permettendo, of course: perché sondaggi indipendenti danno vincente, in un eventuale ma tutt'altro che improbabile ballottaggio, la candidata cinquestelle.

La smentita di Larotella

A stretto giro di post, mi chiama Angela Larotella che smentisce recisamente la voce. Mi dice infatti di non aver mai neppure accennato con Fassino a proposito all'eventuale nuovo assessore alla Cultura; anzi, afferma di sperare fortemente che alla fine Braccialarghe decida di continuare con un secondo mandato.

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