Seconda puntata di "Exposed, chi l'ha visto?". Abbiamo qualche novità: intanto, la riunione della cabina di regia del 26 giugno dovrà valutare com'è andato il festival (secondo me malissimo, ma spero di essere smentito), rendere pubblici i dati sui visitatori, e decidere sulla seconda edizione. Credo che i cabinotti dovranno pure valutare il bilancio economico della rassegna, che aveva un budget di 600 mila euro ma corre voce (spero anch'essa destinata a pronta smentita) che i costi siano saliti e le entrate da biglietteria siano state inferiori alle previsioni. Intanto ho finalmente visto la rassegna stampa: per lo più boxini di cortesia sui periodici, discreta copertura delle riviste di settore, scialo di articoli sulle edizioni locali dei quotidiani, poco sulle testate nazionali, due sole presenze sulle internazionali, rituali citazioni in Rai e private, normale visibilità web. Mi sarei aspettato di più da un festival che doveva essere "una presenza all’avanguardia nel panorama internazionale... per attrarre un pubblico eterogeneo, sia locale che internazionale”. Nell'articolo uscito oggi sul Corriere (https://torino.corriere.it/notizie/cultura/24_giugno_22/festival-exposed-aspettando-i-dati-ufficiali-si-puo-dire-che-nell-organizzazione-c-e-tanto-da-rivedere-3749b69c-015f-469f-a575-d3dec3099xlk.shtml) riferisco anche quelle che, secondo l'assessore Purchia, sono le criticità da rivedere per - parole sue - una "robusta messa a punto".
William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h
A me è parsa la solita cosa calata dall'alto rivolta ad un pubblico che non si conosce e sofferta dalle istituzioni culturali cittadine che non avevano nessuna voglia di proporre qualcosa. Poi un festival senza un tema specifico, senza un ciclo di conferenze, senza personalità di livello, senza una sede , lo sanno organizzare tutti, ma non aspettiamoci chissà quali risultati. Infatti si è visto.....
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