Quello del 2 giugno è stato in genere un altro ponte di buone soddisfazioni per i musei torinesi, che registrano risultati in linea con il passato, quando non migliori: il confronto più prossimo è il 2023, quando il ponte fu di tre giorni come quest'anno. Continua a crescere il Museo Egizio, anche stavolta primo per distacco con 17.837 visitatori da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno, con il picco di 7.569 ingressi la domenica. Gli altri big all'incirca si equivalgono: i Musei Reali dichiarano 13.342 biglietti emessi dal 31 maggio al 2 giugno, ma ricordo che un singolo visitatore può in teoria acquistare anche più biglietti: 11.528 infatti sono stati i biglietti per le collezioni permanenti e lo Spazio Leonardo, mentre 1.814 sono stati staccati per la mostra temporanea "Da Botticelli a Mucha" nelle Sale Chiablese.
Sempre dal 31 al 2 sono stati 10.837 i visitatori paganti alla Venaria Reale, e 10.000 al Museo del Cinema.
Segue a distanza la Fondazione Torino Musei con un totale di 7.398 visitatori, di cui 4.113 a Palazzo Madama (funziona la bella mostra "Visitate l'Italia") mentre non superano l'asticella delle duemila presenze la Gam (1.814 ingressi) e il Mao (1.471). Meglio di Gam e Mao si piazza Camera: dichiara infatti 3.000 visitatori negli ultimi tre giorni d'apertura della mostra "Henri Cartier Bresson e l'Italia" che, inaugurata il 14 febbraio, è terminata lunedì 2 con una performance totale di poco più di 50 mila visitatori.
Solo per ricordare che durante il ponte c'è anche stata la nuova edizione di Jazz is dead, quello che a tutt'oggi (con buona pace dei soliti nomi) è l'evento musicale torinese con più passione e ricerca tra quelli attualmente disponibili (e se il Torino Jazz Festival comincia a ingranare è anche per merito loro) e per giunta a un prezzo a dir poco popolare. Un sentito grazie a Alessandro Gambo e alla sua squadra per il loro lavoro e lunga vita a Jazzisdead!
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