Passa ai contenuti principali

NOSEDA COME ARRIGONI

... ma questo principio secondo Noseda non vale per il pubblico della Filarmonica
Stamattina è stata presentata la stagione 2015/16 dei Concerti del Teatro Regio. Non ci sono andato. Ho preferito passare dalla Cavallerizza dove si teneva il convegno sulle biblioteche organizzato dagli studenti e dai professori di storia dell'arte in lotta per riottenere quello che, in qualsiasi paese civile, è un diritto incontestabile e incontestato: un decente orario d'apertura di una biblioteca di ricerca, qual è quella della Gam. Ne parlerò però in un'altra occasione: mi ha preso un tale sfondone di sdegno che se scrivessi adesso verrebbero fuori parole che non possono comparire sul blog di un gentiluomo.

Per concerto a sorpresa, biglietto a sorpresa

Quindi, per l'ultimo post di giornata ripiego sui Concerti del Regio. Segnalo la curiosa decisione del direttore Gianandrea Noseda di tenere, per l'ultimo spettacolo della prossima stagione, un concerto con programma a sorpresa "per sollecitare la curiosità del pubblico e la rincorsa a 'indovinare' di quale autore si tratta, perché oggi c'è una tendenza a volere spettacoli e brani conosciuti, come se non si avesse più voglia di lasciarsi stupire". Noseda ha aggiunto: "Non credo nessuno abbia mai fatto nulla del genere". No, non credo proprio. Finora a scatola chiusa si comprava solo il tonno Arrigoni (e se non avete mai visto quella vecchia pubblicità, cliccate qui). 
Forse Noseda immagina il pubblico della classica come onnivoro e senza gusti e disgusti. E invece uno può amare tantissimo Beethoven e detestare codialmente, poni, Sibelius: bella sorpresa, se quella sera Noseda lo sorprende propinandogli l'intera "Lemminkäinen". Oh sì, proprio una sorpresona.
Però l'idea può starci, a condizione che anche il biglietto sia a sorpresa: ovvero, il pubblico paga alla fine del concerto, e solo se ha gradito la "sorpresa". A meno che Noseda accetti di comprare da me un'auto usata senza prima neppure vederla.

Il comunicato sulla stagione della Filarmonica

Ciò premesso, eccovi il comunicato:
L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio con la Filarmonica Teatro Regio Torino sono i protagonisti della nuova Stagione de I Concerti 2015-2016. Prestigiosi direttori e solisti provenienti da tutto il mondo daranno vita a una ricca e variegata stagione sinfonico-corale che, da ottobre a maggio, prevede nove appuntamenti. Per la prima volta la programmazione concertistica sarà intimamente legata a quella operistica, nell’ottica di una Stagione integrata a firma del nuovo Direttore artistico del Teatro: Gastón Fournier-Facio; un’offerta a tutto tondo nella quale si potrà conoscere e approfondire il genio creativo dei compositori scelti.

Concerti, sinfonie, oratori, musica sacra, brani operistici e una prima esecuzione italiana (il Concerto per flauto e orchestra di Luca Lombardi); questa Stagione si preannuncia quanto mai prestigiosa, con brani che coprono quattro secoli, dal Barocco al Classicismo, dal Romanticismo al Contemporaneo. Tutti i concerti inizieranno alle 20.30.

I Concerti 2015-2016 sono realizzati, anche per questa Stagione, con il sostegno di UniCredit Main Partner della Filarmonica Teatro Regio Torino sin dalla sua nascita e, da quest’anno, anche da Bitmama, digital partner. Si rinnova anche per questa stagione il sostegno degli Amici della Filarmonica Teatro Regio Torino e degli Amici del Regio.

Quest’anno, per la Stagione de I Concerti, abbiamo suddiviso la platea del nostro Teatro in tre settori, in modo da diversificare i prezzi rendendoli più adeguati alle reali condizioni di fruibilità dei concerti. Come conseguenza sono state create tre fasce di prezzo, rispetto all’unica finora presente.

Abbonamento a 9 concerti

Intero: Primo settore € 200; Secondo settore € 190; Terzo settore € 180.

Ridotto: Primo settore € 110; Secondo settore € 100; Terzo settore € 90 (riservato under
   30, over 65, abbonati alla Stagione d’Opera e di Balletto 2015-2016 e a I Concerti 2014-2015).

Rinnovi: gli abbonati a I Concerti 2014-2015 possono rinnovare l’abbonamento alla Biglietteria
   del Teatro da sabato 13 giugno a venerdì 11 settembre 2015.

Vendita nuovi abbonamenti: i nuovi abbonamenti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro
   da sabato 12 settembre 2015
.

I biglietti saranno in vendita da giovedì 1 ottobre: Primo settore € 29, Secondo settore € 25,
   Terzo settore € 22. Ridotti: € 25, € 23, € 20 (riservati agli over 65 e agli abbonati alla Stagione
   d’Opera e di Balletto 2015-2016).

Quest’anno una nuova iniziativa rivolta ai giovani caratterizza la Stagione de I Concerti. Per gli under 18 sarà possibile acquistare i biglietti, in ogni settore, a € 10. Un vero e proprio invito al concerto per avvicinare i più giovani al grande patrimonio sinfonico. Iniziativa che si somma al nuovo abbonamento al Turno A under 30 della Stagione d’Opera 2015-2016: dieci Prime a partire da € 190.

Un’ora prima dei concerti, eventuali posti disponibili saranno messi in vendita (massimo due a persona) al prezzo di € 15.

Biglietteria del Teatro Regio (aperta da martedì a venerdì ore 10.30-18, sabato 10.30-16 e un’ora prima dei concerti - Tel. 011.8815.241/242).

I biglietti saranno in vendita anche presso Infopiemonte-Torinocultura (via Garibaldi angolo piazza Castello), alla Biglietteria del Teatro Stabile, presso i punti vendita Vivaticket, on line su www.teatroregio.torino.it e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270 (da lunedì a venerdì ore 9-12).

I Concerti fanno anche parte dell’iniziativa Al Regio in famiglia, che prevede l’ingresso gratuito per gli under 16 accompagnati da un adulto (con biglietto ridotto a € 20). I posti riservati a questa iniziativa sono limitati.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la