I candidati alle primarie del centrosinistra: Stefano Lo Russo, Enzo Lavolta, Francesco Tresso, Igor Boni |
Se vuoi capire il prossimo tuo, guardagli le scarpe. Ho assistito ieri al forum organizzato dal Corriere con i quattro concorrenti al ruolo di candidato sindaco del centrosinistra, e non scrivo di ciò che è stato detto: intanto perché non è affar mio, ma soprattutto perché confesso di essermi un po' distratto. Mentre i quattro cavalieri delle primarie magnificavano ai miei colleghi le ricette per salvare Torino, io gli guardavo le scarpe. Sneaker quasi Clark's, però ruspante e proletaria, per Igor Boni, quello che sta più a sinistra; scarpa classica stringata che rassicura e garantisce competenza, per Enzo Lavolta (marron) e per Francesco Tresso (nera); un pizzico gauche-caviar, ma concreto e costruttivo, il mocassino blu scamosciato di Stefano Lo Russo. Le mise dei quattro confermano gli orientamenti dichiarati dalle calzature. L'unico casual, con pantalone ordinario ma ordinato e maglioncino girocollo su camicia rustica, è Boni. Capispalla per gli altri tre, però occhio: ci corre una bella differenza fra la giacca informale di Lo Russo, carta da zucchero in nuance con i disinvolti jeans, e quella blu scuro di Lavolta, osata su jeans assai attillati. Il “civico” Tresso per comunicare affidabilità ha scelto invece un completo grigio, un po' stazzonato (strizzata d'occhio alla sinistra radicale) e con i pantaloni a sigaretta che fanno giovane. L'unico incravattato è Lavolta, che controbilancia così la scelta estrema dei jeans abbinati alla giacca da riunione aziendale. Gli faccio notare che, se è per combattere Damilano sul terreno dell'effetto-cravatta, dovrebbe sbottonare il colletto e allentare un po' il nodo per darsi un'aria disinvolta e alla mano. Lavolta esegue, ma passano pochi minuti e il nodo torna impeccabile. Quello del nodo di Lavolta è un destino manifesto: non lo puoi cambiare a comando, a seconda delle opportunità politiche.
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