Più passano i giorni, più appare evidente che Zahi Hawass (foto) NON è il soggetto giusto per un incarico di responsabilità al Museo Egizio.
A prescindere dal danno grave che l'Egizio comunque subirebbe (subirà?) perdendo il team Greco-Christillin; a prescindere che un quasi ottantenne che non parla l'italiano ci azzecca poco in un museo italiano proteso verso il futuro; a prescindere da tutto ciò e da molto altro, è proprio il prediletto di Sangiuliano a non funzionare di persona personalmente. Vada (beh, mica tanto...) per le voci malevole che lo seguono dall'Egitto. Ma questa del "sono stato frainteso", beh, proprio no: in Italia già ne abbiamo a carrettate, di tomi che appena gli mettono un microfono sotto il naso dichiarano la qualunque senza calcolare le conseguenze, e non c'è motivo d'importarne altri dall'estero.
A proposito: se ben ricordo, i bandi per la direzione dei musei pubblici di solito sono aperti agli stranieri, ma si richiede una buona conoscenza della lingua italiana. Non so come ci si regoli per i presidenti...
Comunque, ecco a seguire il testo del "sono stato frainteso". Un mio piccolo commento lo trovate sul Corriere di oggi.
"In merito a quanto riportato nei giorni scorsi da alcuni giornali, si vuol precisare quanto segue: la notizia inerente la proposta per dirigere il Museo Egizio di Torino, peraltro già ben diretto dal dott. Greco, non è rispondente alla realtà, in quanto potrei essere interessato esclusivamente ad un ruolo onorifico e di collaborazione".Lo dice in una nota l'egittologo Zahi Hawass, a proposito delle affermazioni a lui attribuite da alcuni giornali italiani."Inoltre anche la mia dichiarazione inerente un eventuale supporto per la restituzione di opere italiane, non è assolutamente rispondente a quanto recentemente affermato dal sottoscritto a Orvieto, probabilmente conseguenza di una errata traduzione" sottolinea Hawass a cui è stata attribuita l'intenzione di chiedere la restituzione della Gioconda al Louvre.
"Nei prossimi giorni incontrerò il Ministro della Cultura italiano con il quale avrò modo di affrontare temi di particolare rilievo culturale, sia per l'Egitto che per l'Italia" annuncia infine Zahi Hawass.
Ma ora vorrebbe fare il presidente? Al netto della discussione: Hawass non conosce nessuno in Italia tantomeno a Torino. La Christillin conosce tutti in Italia e qualcuno pure in Egitto...vogliamo mettere?
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