Eh sì, cari miei, adesso è ufficiale: abbiamo un problema. Mercoledì prossimo, 24 luglio, l'alacre ministro Sangiuliano incontrerà Zahi Hawass, l'esuberante egittologo d'Egitto che Genny vedrebbe bene al vertice del nostro Museo Egizio (come presidente, presumo, dato che spetta al ministro indicare il presidente: ma con Genny non si può mai dire...). Lo ha annunciato lo stesso Hawass con una dichiarazione da Orvieto, dove si trova per un meeting d'alto livello nientemeno che con Roberto Giacobbo. Giusto per dire.
Hawass ha confermato che, se Genny gli proponesse l'incarico all'Egizio, ben volentieri accetterebbe. E vabbè, tutto come da copione e come scrivevo l'altro ieri sul Corriere: quando si mettono una cosa in testa, non gliela levi nemmeno a cannonate. Mi stupisce semmai il rassegnato silenzio dei nostri locali "soci fondatori" dell'Egizio (Comune, Regione, fondazioni bancarie...) che - dopo un'accorata letterina al ministro per ottenere un pur minimo prolungamento del mandato di Evelina Christillin - se ne stanno zitti e buoni mentre Genny fa e disfa.
Hawass, intanto, mostra una commovente unità d'intenti e di pensiero con il suo mentore ministeriale al quale, ha annunciato, chiederà di "unire le forze per riportare in Italia tutti i tesori che stanno all'estero e quindi anche La Gioconda". Bellissima immagine, quella di Zahi e Genny che si presentano al Louvre (gli dò un aiutino: il Louvre è a Parigi...) per farsi restituire un quadro che come ognuno - tranne Zahi - ben sa, non è stato "rubato" all'Italia, bensì è legale proprietà dello Stato francese come racconto con dovizia di particolari nell'articoletto che potete leggere oggi sul Corriere oppure a questo link.Ok, per adesso è tutto. Lo spettacolo sta per cominciare, e ne vedremo di ogni.
Ma se lo dovessero piazzare all'Egizio, la Gioconda cosa c'entra?
RispondiEliminaUna proposta: Greco resta a Torino, Hawass va a Benevento.
RispondiEliminaGRECO NON SI TOCCA
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