Mi sia concesso di avanzare una proposta costruttiva: e se provassimo, per rinfrancare l'orgoglio sabaudo oggi ai minimi storici, a candidarci al prestigioso titolo di "capitale europea dei pinocchietti"? Anzi, non poniamoci limiti, puntiamo a un alloro ancor più gratificante e più calzante: "capitale europea delle figure dimmerda". Quello delle figure di emme è infatti un settore in cui l'eccellenza torinese svetta con crescente e geometrica potenza: di FdM, nel giro di pochi giorni, ne abbiamo messa a segno una davvero clamorosa (il presunto concerto capodannesco di Tananai, a detta di Tabanai del tutto ignoto a Tananai) e ne abbiamo sfiorata una seconda (di portata internazionale) con l'equivoco comunicato stampa sul ruolo di Ron Howard al Tff.
Vabbé, bravi, bis, continuiamo a farci del male; ma poi non lamentiamoci se i turisti scambiano la guglia della Mole per un monumento al naso di Pinocchio.
A proposito della FdM con Tananai, pubblico qui sotto l'articolo uscito ieri sul Corriere e non disponibile on line:
Ancora una volta ci siamo coperti di ridicolo. Persino per un concerto di Capodanno riusciamo a mandare tutto in vacca. Per organizzarlo il Comune mette a bando quasi 900 mila euro; per assegnarli nomina una commissione esaminatrice segretissima e riservatissima; e poi, prima che la procedura sia completata, qualcuno fa filtrare i nomi del presunto vincitore del bando, la Reverse Fondazione, e pure dei cantanti, tra cui Tananai; ma il management di Tananai, piuttosto seccato, smentisce. Non è vero niente. Nessun accordo per il Capodanno a Torino. E noi qui, a far la figura dei peracottari.
Com'è stato possibile? Cos'è successo? Chi è il colpevole? Mistero. In attesa delle dovute spiegazioni, tanto vale azzardare qualche ipotesi.
Ma prima un dato di fatto: Tananai è in concerto il 3 dicembre all'Inalpi Arena. L'annuncio di un'esibizione gratuita il 31 dello stesso mese non può che rallentare o bloccare del tutto le prevendite, con evidente danno economico per la multinazionale che organizza lo spettacolo all'Arena. Non credo che la prenderanno bene, e quando non la prendono bene quelli hanno squadroni d'avvocati assetati di sangue. Tanto più che già prima della falsa notizia la vendita dei biglietti non filava a gonfie vele, e questo bailamme non aiuta. Certo, se lo spettacolo del 3 dicembre fosse arrivato al sold out con largo anticipo, magari, chissà, per ipotesi il management di Tananai una comparsata dell'artista al Capodanno torinese poteva pure concederla. Però ne dubito: i promoter seri non lavorano così. È anche una questione di rispetto del tuo pubblico: non esiste che prima tu compri il biglietto e poi, quando hai pagato, ti rivelo che potevi risparmiarti la spesa. Assurdo: queste cose non si fanno, e nemmeno si pensano.
Esaminiamo allora una seconda ipotesi, anch'essa surreale: Reverse partecipa al bando prospettando la presenza di Tananai, pur senza la certezza di poterlo contrattualizzare; e forte del nome del famoso Tananai si aggiudica il bando. Beh, troppo facile: ci vuole almeno un preaccordo, un'opzione, uno straccio di nero su bianco, sennò liberi tutti, io dico che porto i Coldplay e frego gli altri concorrenti, poi i Coldplay non li ho e allora ti piazzo, che so, Malika Ayane (che peraltro a Torino canta già il 13 novembre). È vero, c'è la scappatoia dell'«artista equivalente»: però chi certifica l'«equivalenza»? Critici musicali ne abbiamo? E comunque tu hai partecipato al bando promettendo quell'artista lì in un documento ufficiale volto a ottenere dei fondi pubblici, e la commissione su quell'artista ha fondato il suo giudizio. Capirei se all'ultimo Tananai si beccasse un raffreddore e desse forfait. Ma così... E stupisce che da Reverse dichiarino che «ogni anticipazione sul programma è da considerarsi prematura e non attendibile». Non capisco: se hanno presentato un progetto solido e dettagliato, per qual motivo sarebbe «prematura e inattendibile» ogni anticipazione sul programma? Ancora non sanno chi canterà al loro concerto? No, anche questa seconda ipotesi è irricevibile.
Terza ipotesi: il nome di Tananai nel progetto di Reverse non c'era, è un'invenzione di chi ha spifferato le indiscrezioni con chissà quali loschi fini. È la teoria del gombloddo. Vabbè.
Ultima, e peggiore, delle ipotesi: era già tutto deciso e il bando è una burletta pro forma. Se le cose stessero così (periodo ipotetico dell'irrealtà) suggerirei al Comune un'inchiesta interna - salvi eventuali risvolti penali – per fare chiarezza.
Fine delle ipotesi. E mi sia concessa una sommessa domanda: dopo questa imbarazzante pantomima il bando sarà annullato e la procedura riaperta, oppure si andrà avanti come se niente fosse? Si accettano scommesse.
Tra l'altro mi risulta che non abbiano ancora indetto il nuovo bando per il Todays. Quindi, tanto per cambiare, siamo già in ritardo. Perché imparare dall'esperienza quando ci si trova così bene a improvvisare?
RispondiEliminaMa di tutto questo bailamme, la Purchia che dice?
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