Passa ai contenuti principali

MI RACCOMANDO, NATALINA, ESAGERUMA NEN... PER TAMARA LA FARSA CONTINUA


Allarme Sindone: due figure in tenuta assai informale presidiano il ponte di piazza Vittorio. Turberanno i pellegrini?
Oh, io ve la racconto così come me l'hanno riferita, ma metto le mani avanti. E' talmente ridicola, che se non fossimo a Minchiata-Town, non ci crederei. E onestamente persino a Minchiata-Town mi sembra più che altro una barzelletta. Se non fosse che in questa affascinante città le barzellette si inverano...
Vabbé: risulta a questi uffici che ha avuto un seguito grottesco il procurato allarme in merito alla presenza di - presuntissimi - quadri osé di Tamara de Lempicka esposti a Palazzo Chiablese nel periodo dell'Ostensione della Sindone.  La mostra sarà la seconda (dopo quella dei Preraffaelliti) organizzata a Torino da 24 Ore Cultura. E pare - ribadisco pare - che gli scaltrissimi torinesi si stiano già impegnando a disgustare il generoso privato che decide di portare una mostra di prestigio internazionale a Minchiata-Town.
Ok, scusatemi, sto tirando in lungo. Ma la verità è che non so come scriverla senza che mi scappi da ridere.
Convocata? L'ad di 24 Ore Cultura Natalina Costa
Insomma, l'amministratore delegato di 24 Ore Cultura, Natalina Costa, qualche giorno fa sarebbe stata CONVOCATA (e uso il condizionale per carità di patria) da una scelta rappresentanza di teste di segugio torinesi - capi, capetti o capataz, non so né vorrei dire - che le hanno raccomandato una "particolare prudenza" nella scelta delle immagini per i manifesti e la comunicazione della mostra di Tamara de Lempicka. Specificando che la loro preoccupazione principale era "non turbare con certi soggetti i pellegrini in visita alla Sindone". Insomma, niente donne nude, please: l'hai capita, Natalina?
Il ben dotato animaletto che ci rappresenta
Cioè, vi figurate la scena? Immaginate, che so?, un Braccialarghe, o anche un Turetta, o addirittura un Fassino, che con l'aria un po' impacciata, guardandosi la punta delle scarpe, borbottano all'esterrefatta signora venuta da Milano: "Sa, non è per offendere, ma lei capisce vero?... Ci sono certe sensibilità... certe mentalità... gente che viene anche da fuori... insomma, esageruma nen... sarebbe imbarazzante... anche per noi... qui si costuma così, scusi, neh...". E dopo averla congedata corrono a passare una mano di biacca sulle protuberanze dei tori sugli stemmi della città, e a coprire i culi delle statue sul ponte di corso Vittorio. Fosse mai che qualcuno dei pii visitatori si sentisse offeso anche da quelle.
Ok, fingiamo per un istante che sia tutto vero. In tal caso, non so quale sia stata la reazione della Natalina Costa. Non quella giusta, presumo, dato che la mostra non risulta ancora annullata. In effetti, la risposta più saggia a tanta idiozia sarebbe scappare a gambe levate da Torino e portare l'evento in una località con amministratori in grado di intendere e di volere. E con un pur minimo senso del ridicolo. In pratica, ovunque nel mondo.
Preferisco quindi non offendere la nostra città e la signora Natalina, e credere che l'intera storia sia DAVVERO ciò che appare: una barzellettaccia da avanspettacolo senza nessun fondamento reale.

Commenti

Post popolari in questo blog

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...

CULICCHIA DIRETTORE DEL CIRCOLO

Uscito sul Corriere e non disponibile on line. È andata come era previsto, e logico: Giuseppe Culicchia è il nuovo direttore del Circolo dei Lettori. Nomina scontata, se solo si considera il curriculum: scrittore affermato in Italia e pubblicato anche all'estero; solidi legami sia con la scena culturale cittadina, sia con l'editoria nazionale; esperienza nel mondo dei giornali; una lunga collaborazione con il Salone del Libro; apprezzato anche al Circolo, dove dirige un festival letterario, «Radici», di ottima qualità. Insomma, il perfetto kit del candidato naturale alla successione di Elena Loewenthal, anche a prescindere dall'endorsement – alquanto sfacciato – del fratello d'Italia Maurizio Marrone; endorsement che a Culicchia ha fatto più male che bene, facendone involontario oggetto di scontri di potere e appiccicandogli addosso un'etichetta «politica» che dubito gli appartenga e comunque non s'è avvertita nelle sue scelte alla direzione di «Radici», onestam...