Passa ai contenuti principali

LA SORTITA (DAL VOSTRO INVIATO A CASA SUA)

Dice, ma ti pare il caso, in un momento simile? La gente muore, e tu racconti le tue cazzate? Ti pare il caso di fare il buffone, adesso?
Beh, dopo tanti inutili buffoni che imperversavano e pontificavano nei tempi normali, forse un sorriso nei tempi bui è più utile delle improvvisate seriosità dei buffoni di lungo corso. E non si tratta di sottovalutazione del disastro: sappiate - alla faccia della mia privacy - che ho più di 65 anni, soffro davvero di ben quattro delle patologie ad alto rischio, e se m'infetto le probabilità di lasciarci le penne sono attorno al 320 per cento. Però cerco di scamparla con uno stile di vita che in tempi normali io stesso non esiterei a definire da neurodeliri; e come me tanti altri che cercano di star fuori dai guai, per il bene proprio e del prossimo. E poiché il mio mestiere è raccontare ciò che vedo, adesso racconto i patemi per pagare le multe o fare la spesa, o le strane situazioni che si creano nelle case. Questa è la vita, oggi. Se poi riesco pure a strappare un sorriso a qualcuno, buon per lui. Un sorriso è terapeutico sempre; ora ancor di più.
Certo, spesse volte mi capita di sentirmi davvero ridicolo. Ma tutto sommato si sta meglio da ridicoli che da morti, e dunque non mi vergogno a raccontare sul Corriere la mia ridicola sortita di domenica scorsa. L'articolo lo potete leggere sul cartaceo; oppure on line qui.
Invece a questo link, se volete un'esperienza più immersiva, c'è pure la colonna sonora.

Commenti

Post popolari in questo blog

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...

CULICCHIA DIRETTORE DEL CIRCOLO

Uscito sul Corriere e non disponibile on line. È andata come era previsto, e logico: Giuseppe Culicchia è il nuovo direttore del Circolo dei Lettori. Nomina scontata, se solo si considera il curriculum: scrittore affermato in Italia e pubblicato anche all'estero; solidi legami sia con la scena culturale cittadina, sia con l'editoria nazionale; esperienza nel mondo dei giornali; una lunga collaborazione con il Salone del Libro; apprezzato anche al Circolo, dove dirige un festival letterario, «Radici», di ottima qualità. Insomma, il perfetto kit del candidato naturale alla successione di Elena Loewenthal, anche a prescindere dall'endorsement – alquanto sfacciato – del fratello d'Italia Maurizio Marrone; endorsement che a Culicchia ha fatto più male che bene, facendone involontario oggetto di scontri di potere e appiccicandogli addosso un'etichetta «politica» che dubito gli appartenga e comunque non s'è avvertita nelle sue scelte alla direzione di «Radici», onestam...