La ventesima edizione di Torino Spiritualità, "Come legni storti. L’imperfezione, l’errore, l’inciampo", ideata e organizzata dal Circolo dei Lettori e curata da Armando Buonaiuto, si è chiusa ieri dopo 82 appuntamenti con 150 protagonisti italiani e internazionali. Gli organizzatori dichiarano 15 mila presenze complessive. On line gli account raggiunti sono stati 190.000 ai quali si aggiungono 364.674 della pagina Fb dedicata al Festival, con 339.000 impression totali dell'ultima settimana soltanto su Instagram, per un pubblico prevalentemente femminile (il 72,8%) e di età compresa tra i 25 e i 45 anni.
P.S. Per mia comodità e futura memoria, riporto qui anche i numeri definitivi di Todays basati sui dati Siae, di cui ho dato conto sul Corriere di Torino: risultano venduti in totale 15.526 tra biglietti e abbonamenti, più 466 omaggi: totale 15.992 spettatori che, divisi per sette serate di Festival, fanno 2.284,5 presenze per serata. Ma se al totale si sottraggono i 7.500 biglietti per i Massive Attack (unico concerto con un pubblico quasi da grande evento) rimangono 8.492 spettatori in sei sere, ovvero circa 1.415 per sera. Sono cifre deludenti, peraltro con forti sbilanci: si va dai 379 spettatori per Arlo Parks e i 412 per gli Overmono ai 1006 per Jesus & Mary Chain, fino al modesto «record» degli Lcd Soundsystem, che con 1798 paganti superano i 1.556 di Mahmood. L'anno scorso, ultima edizione del «vecchio» Todays, furono venduti appena 5.584 tra biglietti e abbonamenti, con buona pace delle «oltre diecimila presenze» sbandierate all'epoca.
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