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ECONOMIA CIRCOLARE A CINEMAMBIENTE

"Going Circular" di Richard Dale e Nigel Walk
Oggi di occupo di CinemAmbiente con un articolo sul Corriere in cui sottolineo l'impresa più grande del Festival: riempire le sale cinematografiche - in genere desolatamente semideserte - perdipiù senza aria condizionata in un giugno afosissimo.
Quanto al programma odierno, come al solito ricevo e volentieri pubblico:

L'odierna giornata di venerdì 11 a CinemAmbiente si apre già questa mattina con il panel “Donne e crisi climatica” (dalle  ore 9.30 alle 13.30, Fabbrica delle “E”, corso Trapani 91/b), organizzato dal Festival con Casacomune, Scuola  e Azioni. Dopo il saluto della vicesindaca Michela Favaro e del  direttore di CinemAmbiente Gaetano Capizzi, interverranno al dibattito la  teorica dell’ecologia sociale Vandana Shiva, ospite speciale di quest’edizione del  Festival, Anna Brambilla, dell’ASGI - Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione, Suzanne Mbije Diku, presidente dell’Associazione Redani, Eleonora  Evi, parlamentare dei Verdi Europei, Isabella Pratesi, direttrice Conservazione del WWF  Italia, Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, di Libera e di Casacomune, Maria Chiara  Giorda, storica delle religioni, e Cinzia Scaffidi, giornalista. La giornata propone una  riflessione ampia su alcune trasformazioni che cominciano a intravedersi nel mondo  della politica e che tentano oggi di mettere in evidenza la figura femminile e il suo ruolo.  Le donne, nei Paesi in cui sono responsabili degli approvvigionamenti familiari o delle  colture, risultano le più esposte agli effetti dei cambiamenti climatici, ma altrove  riescono ad essere motore di cambiamento. Nel settore dell’industria e dell’agricoltura,  il mondo femminile offre esempi virtuosi di trasformazione di aziende inquinanti o di  attenzione a modelli di produzione sostenibile che lo pongono oggi al centro dei nuovi  processi di conversione ecologica, intesa come presa di coscienza individuale tradotta in  pratiche rispettose del comune bene ambientale.  

Al termine della mattinata sarà servito ai partecipanti il pranzo buono con le persone giuste” (ore 13.30-15)  preparato dalle donne migranti accolte nelle strutture del Gruppo Abele con eccedenze  alimentari recuperate da diversi mercati cittadini: un momento di condivisione, per  rilanciare il valore sociale del cibo e sottolineare l’urgenza di ridefinire i nostri stili di vita  e di consumo. Nel pomeriggio (ore 15.30, Binaria Centro Commensale, via Sestriere 34) verrà presentato il libro di Cinzia Scaffidi Il profitto e la cura. La sostenibilità e le voci che non abbiamo  ascoltato nel corso di un incontro con l’autrice condotto dalle giornaliste Mirta Da Pra  Pocchiesa e Elena Ciccarello.

Le proiezioni del Festival iniziano nel pomeriggio con un titolo della sezione non  competitiva Panorama, Persona [no] humana (ore 17.30, Cinema Massimo – Sala  Cabiria), degli spagnoli Álex Cuéllar e Rafa Sánchez. Il film è la storia di Sandra e Cecilia,  detenute in condizioni pessime senza aver commesso alcun crimine, e della lunga  battaglia legale intrapresa dalla ONG Proyecto Gran Simio affinché le due femmine di  orango e scimpanzè, vissute sempre in cattività negli zoo argentini, potessero ottenere  la libertà e il riconoscimento dei loro diritti. La proiezione sarà seguita da un incontro  con Isabella Pratesi, direttrice del Programma di conservazione del WWF Italia. 

Sempre nel pomeriggio, dalle ore 18 (Cinema Massimo – Sala Soldati) vengono  presentati in successione tre titoli della sezione non competitiva Made in Italy. Dove ti  porta il vento (…è tempo di gru), di Alessandro Ghiggi, ci porta nei territori piemontesi  circostanti i Laghi di Caselette e il Lago Borgarino, lungo la linea di un’importante rotta  per molte specie di uccelli, dove da oltre vent’anni Daniele Reteuna e la sua associazione  naturalistica si occupano in particolare del fenomeno migratorio delle gru. La proiezione,  organizzata in collaborazione con l’Associazione Museo Nazionale del Cinema, sarà  seguita da un incontro con il regista e alcuni rappresentanti dell’Associazione  Naturalistica Le Gru. È ambientato in Piemonte anche il documentario Il respiro del riso,  di Bruno Rizzato e Pietro Plaia, che si concentra su un’area del comune di San Raffaele  Cimena, alle porte di Torino, un territorio unico, compreso nella riserva della biosfera  MAB Unesco “Collina Po”. Qui, in un’estensione di 120 ettari, una coltivazione  sostenibile, come quella del riso, che fa parte della storia e della tradizione, viene  perseguita tutt’oggi con passione e dedizione per l’ambiente, conferendo al territorio  una rara ricchezza paesaggistica. La proiezione sarà seguita da un incontro con i registi. Chi sta uccidendo i nostri lupi?, di Samer Angelone, è un piccolo docuthriller che ci porta  nel Parco Naturale Alpi Marittime. In Italia la mobilitazione per la conservazione delle  specie animali ha aiutato i lupi a ricolonizzare parte del loro areale storico. Eppure  centinaia di esemplari sono stati ritrovati morti negli ultimi anni: un fenomeno su cui  indagano esperti e guardie forestali. La proiezione sarà seguita da un incontro con il  regista

In serata, per il Concorso documentari, è in gara Going Circular (ore 20, Cinema  Massimo – Sala Cabiria), lungometraggio di produzione olandese diretto da Richard Dale  e Nigel Walk. Il film, lasciando la parola agli esperti – a partire dal 102enne James  Lovelock, il chimico britannico inventore della teoria di Gaia – svela i segreti  dell’innovativo concetto di economia circolare, basato sull’assunto che, come nei cicli della natura, tutto debba essere riusato e nulla andare sprecato. La proiezione sarà seguita da un incontro con il  produttore Robert-Jan van Ogtrop e Roberto Della Seta, giornalista ed ecologista. 

Sempre in serata, a partire dalle ore 20 (Cinema Massimo – Sala Soldati), ancora tre titoli  della sezione Made in Italy. L’ultimo calore d’acciaio, di Francesco De Filippo e Diego  Cenetiempo ricostruisce il  passaggio dall’industria pesante – che ha caratterizzato la produzione del XIX e del XX  secolo – alla logistica gestita da sistemi digitali alla Ferriera, il noto impianto siderurgico  di Trieste, chiuso dopo 123 anni e numerosi passaggi di proprietà. La proiezione sarà  seguita da un incontro con i registi. A seguire, L’occhio della balena, di Giorgia Bonora,  Francina Ramos, M. Lucia Schimmenti e Tess Tagliaferro. Cortometraggio di animazione, il film ci porta in un villaggio di balenieri, dove una bambina assiste agli ultimi istanti di  vita di una megattera spiaggiata e stabilisce una connessione profonda con il gigante  marino. La proiezione sarà seguita da un incontro con le registe. Voci d’acqua (ore 22),  di Fabio Pasini, è il diario di una discesa in canoa, intrapresa dal regista con il figlio  dodicenne, lungo il fiume Taro e il Po, fino a raggiungere il mare: un viaggio attraverso  un paesaggio in continua trasformazione, in una delle aree più produttive d’Italia in cui  la natura sa ancora regalare spazi selvaggi impensabili. La proiezione sarà seguita da un  incontro con il regista

L’ultimo appuntamento della serata è con un altro film in gara nel Concorso  documentari, l’australiano River (ore 22.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), diretto da  Jennifer Peedom, già autrice dello spettacolare Mountain, e da Joseph Nizeti. Viaggio  nello spazio e nel tempo lungo i corsi d’acqua di sei Continenti, girato con tecniche  d’avanguardia, riprese satellitari incluse, mix di immagini, musiche, brani poetici raccordati dalla voce narrante di Willem Dafoe, il film mostra i fiumi secondo prospettive  mai viste prima, rendendo omaggio alla loro potenza nel modellare paesaggi, culture,  destini umani, ma anche sottolineando la loro attuale vulnerabilità. La proiezione sarà  seguita da un incontro online con il co-regista Joseph Nizeti. 

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