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Visualizzazione dei post da 2024

LOVERS: 4.731 PRESENZE

Ricevo e pubblico: L’affluenza complessiva nei tre giorni di Lovers è stata di 4.731 presenze (fra appuntamenti gratuiti e a pagamento) con un aumento di pubblico di circa il 5% rispetto alla trentottesima edizione. Sono stati rilasciati 425 accrediti. La copertura social è stata, tra i soli canali Instagram e Facebook, di quasi 370.000 utenti unici raggiunti, con oltre 26.000 interazioni. Record di impression totali tra i canali Instagram, Facebook, Youtube e X: oltre 960mila. È evidente un allargamento della fanbase tra i 25 e i 34 anni: infatti, è in crescita la copertura dei post su Instagram con 264.094 utenti, quasi 80.000 in più rispetto all’anno precedente, e ben 738.801 impression. Le visualizzazioni complessive dei video sfiorano le 400.000.

MONTECRISTO 2 - L'ARTICOLO

Ripubblico qui l'articolo uscito ieri sul Corriere e non disponibile on line: “Come il Conde di Montecristo, sono tornato ricco e spietato”. Ci sta, trattandosi di storie di cinema, citare il grande Nino Manfredi di “Straziami ma di baci saziami” . Non so se ricchi, spietati senz'altro no: ma Steve Della Casa e Alberto Barbera ritornano a Torino. E, per una curiosa congiunzione astrale, i due Gemelli del Cinema ritornano nello stesso momento. Steve Della Casa - congedato pochi mesi fa dal Torino Film Festival con tanti complimenti in alcuni casi pelosi - l'altra sera è stato nominato direttore ("conservatore") della Cineteca Nazionale di Roma. Il suo quindi è un ritorno virtuale in città: tra i suoi compiti direttoriali rientra infatti anche il coordinamento di tutte le cineteche italiane, compresa quella della Mole nonché l'Archivio del cinema d'impresa che ha sede a Ivrea. Ironia della sorte (e delle nomine), Della Casa è notoriamente la bestia nera de

I CONTI DI MONTECRISTO

“Come il Conde di Montecristo, sono tornato ricco e spietato”. Ci sta, trattandosi di storie di cinema, citare il grande Nino Manfredi di “Straziami ma di baci saziami” . Non credo ricchi, spietati senz'altro no: ma Steve Della Casa e Alberto Barbera ritornano a Torino. E, per una curiosa congiunzione astrale, i due Gemelli del Cinema ritornano nello stesso momento... Comincia così l'articolo con il quale, sul Corriere di oggi, commento due notizie di giornata. La prima: Steve Della Casa - congedato pochi mesi fa dal Torino Film Festival con tanti complimenti in alcuni casi pelosi - l'altra sera è stato nominato direttore della Cineteca Nazionale di Roma. Tra i suoi compiti direttoriali ci sarà anche il coordinamento di tutte le cineteche italiane, compresa quella della Mole nonché l'Archivio del cinema d'impresa che ha sede a Ivrea. La seconda notizia: anche Alberto Barbera, l'altro talento torinese che ostinatamente Torino non ha voluto tenersi , torna al Mus

MIGLIORANO I CONTI DEL REGIO

Ricevo e volentieri pubblico: ll bilancio 2023 del Teatro Regio è stato approvato ieri all'unanimità dal Consiglio di Indirizzo. Il Conto Economico dell’esercizio 2023 ha registrato un valore della produzione di € 37.505.593 rispetto ai € 33.233.247 del 2022; con un aumento dei ricavi gestionali del 44% per effetto di una intensa attività artistica e della positiva risposta del pubblico, che è aumentato del 71% passando dai 95.000 del 2022 ai 162.131 spettatori nel 2023. Gli incassi di biglietteria, pari a € 6.436.343, hanno registrato un aumento del 48% rispetto all’anno precedente, attestandosi ai livelli pre-pandemia, con un tasso di occupazione media della sala del 78% con punte del 93% per i titoli più popolari, confermando così la grande passione con la quale il pubblico segue il Regio. I ricavi commerciali sono aumentati del 111% attestandosi a € 424.080. I ricavi da contributi pubblici e privati hanno segnato un incremento del 6,5 % e sono stati pari a € 28.445.228, di cui

L'INTERVISTA NECESSARIA

Giusto per ricordarmi di ricordare, e a costo di risultare noioso, riporto anche sul blog l'intervista uscita ieri sul Corriere, non reperibile on line.  Sono io l'unico a considerare imbarazzante un fatto, seppur marginale, emerso dall'inchiesta Echidna ? Dall'intercettazione di una telefonata fra Salvatore Gallo e il figlio Raffaele si è appreso che quest'ultimo, da capogruppo del Pd in Consiglio regionale, sarebbe riuscito a far nominare – in quota opposizione – nel CdA della Film Commission la nuora di un tale al quale i Gallo dovevano contraccambiare un “favore” . Beh, sai la scoperta che in certi ambienti funziona così: ma stavolta la faccenda è talmente esplicita, scritta nero su bianco nelle intercettazioni, da risultare spudorata. Urticante . La signora non è indagata, e il fatto pare non abbia rilevanza penale. Tuttavia il suo nome circola ampiamente, anche sui giornali. Il Consiglio regionale ha nominato in Film Commission due donne : e la signora in ques

UN TUCA TUCA PER VLADI & GHIGO

Enzo Ghigo, in conferenza stampa: "Adesso passo la parola a Vladimir Luxuria, direttore del Torino Film Festival". E Vladimir Luxuria, pronta e giubilante: "Promossa! Avvertite Giulio Base!". Se il buongiorno si vede dalla conferenza stampa, l'imminente, trentanovesima edizione di Lovers sarà molto divertente. Soprattutto se Ghigo persevererà nella brillante carriere di gaffeur intrapresa ieri (oltre alla nomina in diretta del nuovo direttore del Tff , pregevole l'estemporaneo saluto al "fondatore del Lovers, Malerba", che poi sarebbe Giovanni Minerba...) e ancor più se l'eclettico presidente del Museo del Cinema Ghigo accetterà l'invito di Luxuria a partecipare in coppia alle lezioni di "Tuca Tuca" che Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo somministreranno al pubblico dell'ultima sera di festival, domenica 21. Beh, Ghigo e Luxuria che ballano il "Tuca Tuca" guidati di Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi varrebbero da soli u

IN CHE MANI...

Non so se si dimetteranno i tre consiglieri comunali legati a doppio filo a Salvatore Gallo . Io toglierei il disturbo, per un minimo di dignità. Ma non si può pretendere. Anche perché, a  giudicare da certi exploit  della Sala Rossa, direi che prima di affrontare complesse questioni morali s'imporrebbe una seria riflessione su facoltà e competenze basiche di numerosi soggetti che manteniamo su quegli scranni. Comunque, il dibbbattito ferve nella suburra politica. Non ferve invece nessun dibattito nel CdA della Film Commission , nel quale - stando alle intercettazioni - per nomina del Consiglio regionale  siede in veste di consigliere una signora piazzata lì per il semplice motivo di essere la nuora di un tizio al quale i Gallo dovevano ricambiare un favore . Non risulta che al momento la signora in questione consideri l'eventualità di liberare lo strapuntino da consigliera che occupa per meriti di famiglia. Sarebbe opportuno: insegna il saggio che "bisogna saper scegliere

DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI TRASPARENZA

Dal Corriere del 6 aprile : "Ma sai che cosa abbiamo fatto, papà? Abbiamo nominato la moglie di… perché Edilberto si era rapportato. Ci tenevo, fa il suo mestiere. Il suo lavoro". Raffaele Gallo  ( foto ) telefona giubilante al padre Salvatore ignorando di essere ascoltato dagli investigatori dell’inchiesta Echidna . La "moglie di" cui si riferisce, appena nominata dal Consiglio regionale nel Consiglio di amministrazione della Film Commission , è la nuora di un "noto industriale cittadino" che - precisa l'articolo - "fa parte della ragnatela di favori e consenso costruita dai Gallo". Da parte sua, Raffaele Gallo dichiara :  "Ribadisco di aver sempre cercato di svolgere la mia attività al meglio e per il bene del Piemonte, lavorando sui temi con proposte e idee, studiando e approfondendo, con la massima onestà e trasparenza". Prendo atto.  Qui non voglio occuparmi delle traversie della Gallo's Family: lo stanno già facendo tutti

LA MEMORIA DELLA MINCHIATA

Quest'estate l'Egizio va in vacanza al Fo v te. E non è un remake di "Sapore di sale": trattasi in realtà di notizia minore, la piccola mostra "I doni del Nilo" (24 oggetti provenienti dagli sterminati depositi del museo) che sarà esposta dal primo agosto a Forte dei Marmi. E chissenefrega, penserà qualcuno. Io, almeno, l'ho pensato. Voglio dire: di solito il Museo Egizio va in tournée per il mondo, dalla Cina al Canada , con mostre-monstre da centinaia di migliaia di visitatori. Quest'anno, però, lo staff tutto è impegnato nelle attività per celebrare il bicentenario del Museo, e quindi si è rinunciato alle imprese itineranti. Quella del Forte è un'unica eccezione, in quanto non troppo impegnativa. Ok, io non avrei avvertito la necessità di convocare una conferenza stampa per annunciare l'evento balneare. Però l'hanno convocata lo stesso - penso che quelli del Forte ci tenessero, sono arrivati in ampia delegazione a bordo di apposito p

PAROLE DI BASE

Giulio Base - regista, attore, e da quest'anno direttore del Torino Film Festival – è un buon incassatore. Dal giorno della sua nomina impepata di polemiche io non ho perso occasione per fargli le pulci . Lui s'è preso le punzecchiature senza un plissé, persino ringraziando per le “critiche costruttive”. Costui sa stare al mondo, mi son detto: e m'è parso doveroso affrontarlo a viso aperto, con un'intervista poco accomodante. Lui ha accettato il rischio di domande sgradevoli, io quello di confrontarmi con un iperintelligente socio del Mensa Club . Il resoconto del match lo potete leggere sul Corriere di oggi, o a questo link.

I MUSEI DI PASQUA TUTTI IN CRESCITA

Ecco il consueto report dei musei di Pasqua: numeri tutti in crescita, con il consueto testa a testa fra Egizio, Musei Reali e Venaria.  Come l'anno scorso , la spunta per un'incollatura Venaria : in totale totale, da venerdì 29 marzo a lunedì 1° aprile, sono state 22.329 le presenze tra Reggia, Giardini, mostra in corso e Castello della Mandria. leggero aumento rispetto al 2023 quando i visitatori furono 22.002. Nello specifico, la mostra dei capolavori di Capodimonte  (nella foto) è stata vista da oltre 8 mila visitatori con la Reggia. Nella giornata odierna, lunedì 1° aprile giorno di Pasquetta, La Venaria Reale ha registrato il maggior afflusso di visitatori paganti del ponte di Pasqua 2024: 12.150. Da venerdì 29 marzo a lunedì 1° aprile sono state 21.850 le persone che hanno visitato le collezioni dei Musei Reali (16.039), la mostra L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro (2.919), allestita fino al 30 giugno alla Biblioteca Reale, e l’esposi

IL SALONE IN CORSIVO

Ripubblico qui il breve commento uscito ieri sul Corriere e non disponibile on line Che Salone sarà, il primo Salone del Libro diretto da Annalena Benini? Il più grande, il più bello, il più visto di sempre, dicono promettono auspicano quelli che il Salone lo organizzano. E probabilmente avranno ragione: comunque vada, il Salone è per antonomasia un successo. Ma io, che il Salone non lo organizzo e aruspice non sono, non azzardo vaticinii: posso semmai interpretare i segnali che mi arrivano dall'ennesima presentazione, kermesse mai prima sperimentata, officiata in un cinema sterminato, con scialo di contributi video rutilanti, musichette swing, applausi e gridolini d'entusiasmo della platea, che sembra di stare a una convention aziendale tipo Mediaset. Vaghi indizi sul Salone che verrà si possono tuttavia trarre dalle apparenze. Dall'outfit, direbbero alle convention aziendali. Sappiamo che il Salone è, prima di tutto, lo specchio del suo direttore, e dunque qualcosa vorrà

BELLO E DIGNITOSO: AMO IL MUSEO ACCORSI

Il curatore Francesco Poli davanti a un  dipinto di Pinot Gallizio Credo di averlo già detto. Il Museo Accorsi Ometto non è soltanto uno scrigno di bellezza che Torino non valorizza quanto meriterebbe; è anche - e soprattutto, ai miei occhi - un modello virtuoso di pratiche espositive. In parole semplici: mi piacciono molto le mostre del Museo Accorsi, e mi piace ancor di più il progetto che da qualche anno, nelle sale di via Po 55, ripercorre i momenti cruciali della vicenda artistica torinese del Novecento, con mostre di qualità alle quali riconosco due extra-meriti a mio avviso eccezionali. Intanto, gran parte delle opere esposte arrivano da collezioni private. Ciò consente al pubblico di ammirare capolavori altrimenti invisibili; e ci risparmia la noia del déjà vu conseguenza delle solite partite di giro fra i grandi musei, per cui - prestito dopo prestito - ci ritroviamo sotto il naso quadri visti e rivisti. Voglio dire: bellissima la sfilata di capolavori di Capodimonte alla Vena

E VENNE IL GIORNO DEL SANGIU SHOW

Tutti zitti, Sua Eccellenza contempla. Il magic moment di Sangiu rapito dalla fontana della Venaria Lavori in corso: la mostra ieri Dovrò tornare alla Reggia di Venaria per godermi la vera mostra dei capolavori di Capodimonte . Quella vista ieri era un work in progress, con gli operai che davano gli ultimi tocchi all'allestimento; oltretutto mancavano ancora alcuni quadri, fra cui la "Crocifissione" di Caravaggio che per me da solo vale l'intera mostra. Mostra che aprirà soltanto il 29 marzo. Ieri è stata soltanto una pia rappresentazione a beneficio del ministro Gennaro Sangiuliano, che il 29 ha altri impegni però ci teneva alla passerella. Meritata, peraltro: pare sia stato lui a volere che la mostra di Capodimonte, reduce dalla tournée al Louvre, arrivasse alla Venaria. Di ciò gli sian rese grazie, benché personalmente io detesti venire arruolato - insieme a un nugolo di giornalisti, fotografi, autorità civili e militari e culturali, soliti noti, barbapapà e mazzab

SALONE: FASSINO, PARIGI E MOISIO ASSOLTI CON FORMULA PIENA

Giustizia è fatta. Dopo otto anni da incubo. Meglio tardi che mai, ma era meglio presto. L'ex sindaco Piero Fassino e l'ex assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi sono stati assolti con formula piena dalle accuse per presunte irregolarità nell'ambito della vecchia gestione del Salone del Libro fra il 2016 e il 2018. I reati contestati erano caduti in prescrizione, ma i giudici hanno voluto comunque assolvere gli imputati nel merito, a conferma della loro assoluta innocenza. Assolto con formula piena anche Roberto Moisio.  Cinque invece i condannati, fra cui Giovanna Milella, ex presidente della Fondazione per il libro, alla quale è stato inflitto un anno di reclusione con la condizionale per una vicenda di falso ideologico.

CAMPOGRANDE VA A BOLOGNA

  Un'altra eccellenza torinese ha trovato nuove opportunità fuori città: Nicola Campogrande, 55 anni, che dal 2016 fino allo scorso anno è stato direttore artistico di MiTo, è stato nominato dal Teatro Comunale di Bologna compositore in residenza per il triennio 2024-2026. La collaborazione tra il compositore e la fondazione lirico-sinfonica felsinea culminerà nella primavera del 2026 con l’allestimento dell’opera “Olympia”, espressamente commissionata dal TCBO: «una sorprendente storia d’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale», dice l’autore. L’opera verrà composta su un libretto originale di Piero Bodrato liberamente ispirato ad alcuni racconti di E.T.A. Hoffmann. Il primo tassello della residenza ha previsto la composizione dell’operina per voci bianche “I due usignoli”, nata con un intento educativo e anch’essa su libretto di Piero Bodrato tratto, in questo caso, da una celebre favola di Christian Andersen. Incisa lo scorso novembre dall’Orchestra del Teatro Comunale di

EXPOSED PARLA ENGLISH

Stavolta fanno sul serio. Hanno detto che "Exposed" sarà un festival internazionale di fotografia, e internazionale sarà, a cominciare dalla comunicazione. Mi sfugge tuttavia la ragione per la quale io, banale italofono, ricevo dall'ufficio stampa di "Exposed" la seguente mail che divertito pubblico: EXPOSED Torino Foto Festival Turin’s New International Festival of Photography   From 2 May to 2 June 2024 the  first edition  with the title New Landscapes – Nuovi Paesaggi Artistic Directors: Menno Liauw and Salvatore Vitale   Over 20 temporary exhibitions  in  more than 20 venues   One  programme of events  dedicated to photography   organized with the city’s main cultural institutions  and  independent organizations   A single pass for the whole Festival can be purchased for  € 25  from 5 March 2024 at this  link   From 2 May to 2 June 2024,  the regional capital city of Piedmont will host the first edition of  EXPOSED Torino Foto Festival , Turin’s new internat