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Visualizzazione dei post da aprile 29, 2018

LA CIAMBELLA CON IL BUCO AL CENTRO: UN POST CHE MI E' PIACIUTO

Oggi non scrivo, e penso che non scriverò molto neppure nei prossimi giorni, per il semplice motivo che non ne ho voglia e ho cose più interessanti da fare. Già mi toccherà scrivere durante il Salone; e fino ad allora continueremo a spallarci sulla miserevole vicenda del Regio e sui destini del Salone medesimo . Ho già dato: e non ne vale, non ne valeva, e non ne varrà la pena. Però su Fb sono stato taggato in un post di Francesca Lonardelli  - dell'associazione Sotto il Cielo di Fred - che affronta in maniera a mio avviso equilibrata e interessanti il dibattito (spesso piuttosto sgangherato) sul giro di vite dell'amministrazione Appendino contro la cosiddetta (e detta malissimo) "malamovida" . Saranno vent'anni che la faccenda rimbalza tra le cronache torinesi, e personalmente ho da tempo rinunciato a occuparmene, convinto ormai che non se ne venga fuori essendosi trasformata da tempo in una sorta di guerra di religione senza religione. Però mi è sembrato giust

IL QUARTO PADIGLIONE

Ricevo e pubblico: Sarà una grande tensostruttura di 1.500 metri quadri, appositamente realizzata all’esterno del Padiglione 3 di Lingotto Fiere, a ospitare i 30 editori che – a causa del grande numero di iscrizioni e della richiesta di stand di maggiore superficie – erano rimasti temporaneamente in overbooking. La soluzione tecnica dà l’assetto definitivo al layout del 31° Salone Internazionale del Libro, che inaugura nella mattinata di giovedì 10 maggio, ed è stata messa a punto nei suoi dettagli definitivi nella giornata odierna. Possono così partire immediatamente i lavori di costruzione. Tutti gli espositori del 31° Salone hanno così trovato posto. La nuova tensostruttura si configura in pratica come un vero e proprio «Padiglione 4», ed è raggiungibile dall’interno del Padiglione 3 dal varco dopo lo stand della Croce Rossa. Oltre agli stand dei 30 editori, la tensostruttura ospiterà anche il Caffè Letterario del Salone, con la sua sala convegni da 120 posti e la sua ricca programm

MUSEI E TURISMO: I NUMERI SONO MICA TANTO BELLI...

Luci e ombre. Coda alla biglietteria della Reggia, lunedì mattina. Ma per molti musei i dati non sono esaltanti. E per alcuni sono pessimi Oggi sono andato alla presentazione di uno studio molto approfondito che il Museo Egizio ha commissionato a due istituti di ricerca molto seri, che hanno condotto un'indagine molto seria per approdare a risultati che non stupiranno nessuno - tranne forse Giorgia Meloni - perché si sa da un pezzo che l'Egizio funziona. Però adesso lo dice anche la scienza. I giornali titoleranno che le ricadute economiche, dirette e indirette, del Museo sul territorio piemontese superano i 188 milioni all'anno; e che i visitatori da fuori Torino sono quasi il 90 per cento, e ciascuno lascia in città, in media, 81 euro.  Gente che sta bene. Il direttore dell'Egizio Christian Greco e la presidente Evelina Christillin hanno presentato la ricerca sul gradimento del pubblico e le ricadute economiche del Museo. L'unica buona notizia della gi

IL SALONE VENDE IL MARCHIO E GLI ALLESTIMENTI. A CHI? A CHE PREZZO? CON QUALI PROSPETTIVE? AH, SAPERLO...

AAA. Vendesi. La Sala Gialla che ospita gli incontri più affollati del Salone Ieri ho ricevuto anch'io la seconda lettera dei fornitori del Salone. Quelli che dovranno aspettare la chiusura della liquidazione per incassare, non si sa quando e in quale misura, i loro crediti che assommerebbero -pare - a circa tre milioni di euro. Ho pubblicato la prima lettera ed espresso il mio punto di vista , e ho dato spazio alla civile replica degli interessati . Ovviamente pubblico anche la seconda missiva, che contiene, fra le righe, alcuni spunti su cui riflettere. E su cui rifletto nelle apposite "note di Gabo" poste fra parentesi. Perché - ecco lo spunto più interessante - la lettera, oltre alle richieste dei creditori, riporta anche le dichiarazioni del segretario generale della Fondazione, Petrelli, che annuncia l'imminente (imminente si fa per dire...) vendita del marchio del Salone e delle strutture delle quattro sale (Gialla, Rossa, Blu e Azzurra) utilizzate per i co

IL TJF HA FATTO CENTRO. E LI CALZI HA TROVATO LA SUA FORMULA

Giorgio Li Calzi, direttore e musicista La sesta edizione del Torino Jazz Festival, la prima della nuova serie dopo la sfortunata parentesi di Narrazioni Jazz, si chiude con un evidente successo. La comunicazione municipale dichiara "oltre 22 mila presenze" totali , fra concerti a pagamento e appuntamenti gratuiti nei locali e altri spazi. La cifra potrebbe essere enfatizzata, come sempre quando si tratta di calcolare a spanne gli spettatori dei concerti a ingresso libero: ma gli show a biglietteria - i pomeriggi al Piccolo Regio e al Conservatorio, e le serate alle Ogr - hanno collezionato un tale filotto di sold out da certificare da soli, a borderò, la riuscita del progetto, e il gradimento del pubblico.  Le scelte di Li Calzi: non il solito festival Si sa: una piazza in gratuito la riempi pure con un artista qualsiasi, mentre non è mai facile riempire un teatro a pagamento, persino con un fuoriclasse. Servono intuito, gusto, fiuto. E un pizzico di fortuna. Serve u

LA CITTA' DEI PINOCCHIETTI: LE QUATTRO "VERITA'" SULLE DIMISSIONI DI VERGNANO

Walter Vegnano: nuova versione sull'addio al Regio Da questa storia del Regio non si viene fuori. Non che me ne fotta alcunché dei destini della lirica a Torino: preferisco il rock'n'roll. E poi sono in vacanza, e ho cose più serie cui pensare: tipo piantare i pomodori. Ma, come ho già avuto modo di dire, vorrei che almeno si mettessero d'accordo, se proprio devono percularci.  Allora, ricostruiamo. La "verità" di oggi: "Vergnano ha deciso il 6 aprile"  Oggi il Corriere e  La Stampa riportano una dichiarazione di Vergnano del tutto innovativa rispetto alla narrazione - seppur confusa - che finora ci è stata ammanita: "Il 6 aprile - dice l'ex sovrintendente - sono stato informato di un fatto nuovo, che per rispetto nei confronti del teatro e dei lavoratori non rivelerò nei particolari, un fatto però che farebbe presupporre, e uso il condizionale perchè c’è un’indagine in corso, che il bilancio consuntivo del 2017 potrebbe non chiudere