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Visualizzazione dei post da ottobre 23, 2022

QUANDO UNA MOSTRA VALE PIÙ DI QUEL CHE COSTA

Così doveva diventare piazza Castello secondo Alessandro Antonelli Sono andato a vedere la mostra "Neoclassicismi a Torino" alla Pinacoteca Albertina. Che non è, lo dico subito, una mostra "facile", di sicuro effetto per il grande pubblico. Ma è curiosa, interessante perché racconta - esponendo disegni, progetti, incisioni e materiali d'epoca - un periodo cruciale per Torino, a cavallo fra Settecento e Ottocento. Cruciale intanto dal punto di vista storico, tra Ancien Régime, Rivoluzione francese, epoca napoleonica e Restaurazione, e a tal proposito non perdetevi, in mostra, il delizioso disegno (qui sopra) "Vittorio Emanuele I con un crocefisso spaventa il Razionalismo", disegno col quale Giuseppe Monticoni nel 1814 celebrava il ritorno dei Savoia: ai nostri occhi un gioiello di umorismo involontario, però i reazionari dell'epoca ci credevano eccome.  Ma fu, quello, un periodo cruciale anche per il rinnovamento del disegno architettonico di Torin

FONDAZIONE CRT, PIÙ SOLDI PER LA CULTURA

Il bilancio di previsione 2023 della Fondazione Crt non rinuncia a sostenere la cultura, nonostante i nuovi impegni per fronteggiare la doppia sfida dell’emergenza energetica e idroclimatica, le cui conseguenze stanno mettendo a rischio anche le attività delle associazioni non profit. Nel Documento Programmatico Previsionale (DPP) approvato dal Consiglio di Indirizzo le risorse messe in campo dalla Fondazione per il prossimo anno salgono a 60 milioni di euro (+9,1% rispetto ai 55 milioni del 2022: in pratica si recupera largamente l'inflazione) di cui 18,5 milioni (+12,1% rispetto ai 16,5 milioni del 2022, ben più dell'inflazione) per la tutela, la valorizzazione e l’animazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico, il rilancio de settore culturale, il sostegno alle istituzioni museali, alle attività espositive e allo spettacolo dal vivo. Ovviamente il solito Giampiero Leo, che nel Consiglio d'indirizzo ricopre il ruolo di presidente della Commis

RISPETTO PER LE LUCI D'ARTISTA

"Piccoli spiriti blu" di Rebecca Horn: l'opera ai Cappuccini viene riallestita nella versione originale Non c'è molto da aggiungere a quanto si legge ovunque, sui giornali e sui siti, a proposito delle Luci d'Artista che si accendono stasera per il venticinquesimo anno (furono ideate nel 1998 dal compianto assessore Alfieri) .  Due punti vorrei però richiamarli anche qui. Intanto, la questione dei costi energetici. Oggi le Luci utilizzano i led, si spengono alle 22 (a mezzanotte il venerdì e il sabato) e comunque - dato fornito da Lo Russo - pesano per 88 mila euro sulla bolletta del Comune che in totale ammonta, in un anno, a 80 milioni di euro. Certo, si potrebbe anche rinunciare ad accenderle, 88 mila euro sono pur sempre 88 mila euro: ma vi pare il caso? Non siamo già abbastanza depressi? Rinunciare a esporre un'attrazione anche turistica, come la nostra collezione d'arte luminosa, più che risparmio sarebbe micragna autolesionistica. E a proposito di

CONSTABLE ALLA VENARIA: CONSIGLI PER L'USO DELLA GRANDE BELLEZZA (MA C'È ANCHE UNA STORIA TRISTE...)

John Constable, "La brughiera di Hampstead con l'arcobaleno" (1836) John Constable non ha bisogno di spiegazioni. La pura bellezza non si spiega, si contempla.  Tuttavia, se cercate quella che oggi si definisce "un'esperienza immersiva" nella mostra che sarà esposta fino al 5 febbraio alla Reggia di Venaria - location che è già di per sé "esperienza immersiva" nell'arte di Constable - vi suggerisco di andare a visitarla dopo esservi letti, o riletti, uno di quei bei romanzoni inglesi di Sette-Ottocento: che so, un Fielding tipo "Tom Jones" , o "La fiera delle vanità" di Thackeray, o un'altra qualsiasi storia dove ci sia un baronetto gretto e bilioso con un figlio  scapestrato - perlopiù un tenentino con baffi arricciati e debiti a non finire - che scialacqua i beni di famiglia al tavolo da gioco mentre l'altra figlia, virtuosa e infelice, si strugge per un giovanotto bello e onesto ma senza mezzi né titoli, e ness