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Visualizzazione dei post da marzo 21, 2021

E CONTINUEREMO A BECCARCI LO STREAMING

  Domani, 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, i teatri non riapriranno: con buona pace di Francis, il ministro buontempone che il 26 febbraio, mentre i contagi volavano, s'era esibito nella spericolata profezia di una riapertura proprio in questa fatidica data . Il ministro propone e il virus dispone: teatri e cinema e musei resteranno chiusi chissà fino a quando, e chissà fino a quando continueremo a sucarci il triste surrogato dello streaming . Che non sopportiamo più, ma che resta l'unica soluzione: un male necessario, insomma. Per non limitarmi al mugugno, ho però approfondito la questione, per capire se - in mancanza di meglio - il pubblico si è stufato del tanto malvoluto streaming. Sorpresa: ascoltando gli operatori e spulciando i report delle visualizzazioni ho appurato che la proposta culturale on line continua a funzionare. Le proposte di qualità, almeno, raggiungono platee virtuali ancora molto ampie, se non felici di doversi accontentare di un'esperienza che

INNOVAZIONE DIGITALE, UN PIANO PER I MUSEI REALI

Ricevo e volentieri pubblico: Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando SWITCH_Strategie e strumenti per la digital transformation nella cultura, i Musei Reali hanno avviato un piano di innovazione e trasformazione digitale che porterà nei prossimi anni a cambiamenti molto importanti per il pubblico e per lo staff dei musei. Il progetto GoDigital!, selezionato attraverso due distinte fasi tra oltre quaranta candidature, consentirà l’adozione di nuovi strumenti e tecnologie, oltre a un ripensamento dei servizi digitali per il visitatore, pensati per portare l’utente al centro dell’azione dei musei, mediante un nuovo modello di interazione, in ottica omni-canale. La trasformazione digitale e i nuovi bisogni scaturiti dalla emergenza sanitaria impongono ai musei lo sviluppo di nuove capacità di ascolto, stabilendo una relazione empatica con il pubblico, in grado di offrire a tutti opportunità di fiducia, di benessere e di ripresa, anche con lo sviluppo

TRA IL DIRE E IL FARE: IL SALONE DEL LIBRO CHIEDE CERTEZZE

Scene di un passato remoto: Salone del Libro con visitatori Per come si mettono le cose, il rinvio a ottobre potrebbe non bastare per scongiurare la prospettiva di un altro Salone del Libro on line . Un esito che stavolta infliggerebbe un colpo mortale all'associazione Torino Città del Libro, che gestisce la parte commerciale e fieristica della manifestazione , e che per il secondo anno consecutivo non riuscirebbe a incassare un centesimo né dalle biglietterie, né dalla vendita degli stand. Per non dire del danno all'economia cittadina: quando c'era il pubblico, il Salone sviluppava un giro d'affari di 6 milioni di euro. Sfumati. La preoccupazione è tangibile, e ieri si è manifestata pubblicamente: il Salone del Libro si è associato all’appello lanciato dal Salone del Mobile di Milano per richiedere che "nel DPCM del 6 aprile venga fatta chiarezza in merito alla possibilità di far ripartire le fiere" (nel DPCM attualmente in vigore non è consentita l’organizz

THE TIP OF THE TAP

E' cosa buona e giusta che il Comune si impegni per sostenere lo spettacolo dal vivo devastato dalla pandemia con uno sforzo eccezionale: 500 mila euro nel bilancio 2021 per finanziare il Tap-Torino Arti Performative . Spero che risorse altrettanto ingenti vengano destinate a forme di spettacolo che non siano prosa, danza e circo contemporaneo. Ma intanto quel mezzo milione soccorrerà le piccole compagnie e associazioni teatrali che già normalmente non se la passano tanto bene: figurarsi adesso che le sale sono vuote per decreto. Stamattina la giunta comunale ha approvato "le Linee Guida per lo sviluppo e il sostegno delle Arti Performative 2021-2023" e l'ottima Leon non stava nella pelle dalla voglia di annunciare la lieta novella al popolo, sicché ha convocato seduta stante una conferenza stampa, costringendo il Regio a spostare la sua, già fissata alla stessa ora: butta a mare la prima pagina, abbiamo lo scoop. E per la fausta cerimonia la gioiosa Maiunagioia ha ar

MIRACOLO A TORINO: PAREGGIA IL BILANCIO DEL REGIO

Il Regio ce la fa: oggi la commissaria Capatosta Purchia ha anticipato che il bilancio del 2020, che verrà chiuso nei prossimi giorni, sarà "in sostanziale pareggio". L'obiettivo sei mesi fa - quando si paventava un passivo di oltre due milioni - sembrava poco più che una pia illusione. Ed è stato raggiunto anche se non è arrivato dai soci quel prestito-ponte che la commissaria aveva invocato per poter saldare almeno i debiti pregressi con artisti e fornitori. Debiti che comunque sono stati in gran parte onorati.  L'impresa è riuscita - ci ha tenuto a precisare Capatosta - anche in virtù dell'inusitata puntualità con la quale quest'anno Regione e Comune hanno versato i contributi di loro spettanza. Ora tocca al Piano di risanamento che nei prossimi giorni verrà sottoposto alla valutazione del governo: se sarà approvato, il Regio potrà accedere alle provvidenze previste dalla legge di Bilancio: montepremi massimo sono i 20 milioni che cancellerebbero l'int

ANCORA SULLO STREAMING

Mi pare che la mia personale insofferenza  per lo streaming sia largamente condivisa. Intendo lo streaming come surrogato, del tutto deficitario e frustrante, dello spettacolo dal vivo. Va bene - come ha osservato qualcuno - se serve a dare una pur sporadica opportunità di lavoro (e guadagno) a tante categorie dello spettacolo ferme in pratica da un  anno . Ma non ce la stiamo a raccontare: lo spettacolo in rete non è una risposta sufficiente alla nostra fame di teatri, di concerti, di sale cinematografiche. In compenso, mi fanno notare, la stessa tecnologia trova un suo perché in altri ambiti del lavoro culturale. Le conferenze, ad esempio, con lo streaming possono funzionare. O quantomeno non vengono troppo snaturate. Ad esempio, Gabriele Vacis mi segnala un incontro che ha avuto di recente con  il "Tavolo giovani" di Settimo Torinese, la sua città. Incontro in presenza, s'intende con numeri limitati, distanziamento, mascherine e quant'altro. Ma anche su Youtube la

UNA SEDE PIEMONTESE PER GLI AUTORI DEL CINEMA

Un nuovo tassello si aggiunge al sistema-cinema piemontese: l'Anac -  Associazione Nazionale Autori Cinematografici - apre una sede nella nostra regione. “Con l’elezione del nuovo esecutivo che ha sprigionato energie inaspettate - dichiara Francesco Ranieri Martinotti, presidente dell’Anac - abbiamo ricevuto numerose sollecitazioni per rafforzare la nostra rete regionale. In particolare, la forte componente di autori piemontesi presenti nell’esecutivo, dalla vice-presidente Emanuela Piovano a Giovanna Gagliardo, Caterina Taricano e Mimmo Calopresti, si è attivata per costituire nei prossimi mesi una sede a Torino. Il che ci consentirà di dialogare più da vicino con gli autori di quella regione”. Tra le nuove iniziative che potranno interessare gli autori sul territorio, soprattutto quelli più giovani, sono quelle appena varate dall’Anac all’interno del progetto Atelier futuro: consulenza previdenziale e contrattuale, laboratorio di confronto sulle idee e sportello bandi.