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Visualizzazione dei post da dicembre 15, 2019

GALLERIE D'ITALIA ARRIVA A TORINO: FINALMENTE UN VERO EVENTO

Palazzo Turinetti sarà la sede di Gallerie d'Italia Ricevo, e con autentica felicità pubblico: Sarà Palazzo Turinetti, storico edificio e sede legale di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo a ospitare il nuovo museo delle Gallerie d’Italia a Torino. Si allarga così la rete delle sedi espositive della Banca, già fortemente radicate a Milano , Napoli e Vicenza (e delle quali è direttore Michele Coppola , l'ex assessore regionale alla Cultura che oggi, in qualità di executive director per i beni artistici di Intesa , sta sostenendo la cultura a Torino meglio di quanto abbia fatto quand'era in carica . NdG) .  Coppola dirige Gallerie d'Italia Il progetto delle Gallerie d’Italia in piazza San Carlo sarà illustrato il 14 gennaio prossimo dal presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, dal presidente Gian Maria Gros-Pietro e da Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo. Il progetto architettonico, firmato da Michele De Lucchi, prevede una destinazione d

BARACCHINO PER LA CULTURA

Oggi la giunta Cirio - assente per cause di forza maggiore Roberto Rosso - ha nominato i nuovi direttori regionali. Al settore Cultura, Turismo e commercio andrà Marzia Baracchino, attualmente dirigente del settore Comunicazione, Ufficio Stampa, Relazioni esterne e Urp, dal 2007 dirigente regionale negli ambiti della promozione, marketing turistico e sostegno e sviluppo dell’offerta turistica, già responsabile della struttura regionale speciale per la partecipazione del “sistema Piemonte” all’Expo Milano 2015 e all’Expo di Astana 2017, precedentemente responsabile del progetto delle opere di accompagnamento a Torino 2006. P aola Casagrande, diirettrice per la Promozione della Cultura, del Turismo e dello Spirt dal 2014 a oggi, passa al coordinamento delle politiche e dei fondo europei.

MERCATINI DI NATALE: SCHIAFFI IN FACCIA AI CONSIGLIERI COMUNALI (RELOADED)

Colpo di scena - in fondo prevedibile - nella penosa vicenda dei mercatini di Natale, vicenda che trovate riassunta in questi post  del 20 novembre  e del giorno successivo. Frastornato dal turbinoso giro di società effimere, nomi ricorrenti, curiose coincidenze, passaggi di proprietà, amministratori invisibili, all'epoca avevo posto alcune domande ai responsabili politici dei baraccamenti torinesi , ovvero Chiarabella e l'Assessore Triste. Senza ricevere - manco a dirlo - risposte dall'enigmatica sindaca, e incassando spiegazioni a parer mio zoppicanti dal vago assessore. Le stesse curiosità mie avevano però indotto i consiglieri d'opposizione Lo Russo e Foglietta a chiedere già in novembre l'audizione davanti alle  Commissioni 3 e 5 dei rappresentanti della Mercatini srl, società che ha l'appalto delle bancarelle in piazza Castello e altre piazze cittadine: magari l'amministratrice unica, tale signora De Mango che finora è rimasta null'altro che un

CACCIAPALLE E GENTE DI PAROLA: L'ANOMALIA DELL'EGIZIO

La banda di Evelina. La presidente Christillin con la squadra dell'Egizio che ha curato il riallestimento delle sale storiche Viviamo circondati dai cacciapalle. E questo è un dato di fatto. Uno degli esercizi favoriti dell'autore di questo blog per mantenere la memoria efficiente è rileggere i programmi elettorali e le pubbliche dichiarazioni del passato e confrontarli alle realizzazioni dell'oggi. Nella stragrande maggioranza dei casi lorsignori non hanno combinato una benamata minchia, se va bene; o più frequentemente hanno fatto danni. E continuano ad abbarbicarsi all'immarcescibile rifugio dello "stiamo lavorando" , che fa fine e non impegna. Vi ho ricordato l'incresciosa situazione nella quale siamo immersi fino al collo e oltre - al punto che ormai ci abbiamo fatto l'abitudine e manco più ci incazziamo - così da meglio motivare le lodi che mi accingo a rivolgere all'intera squadra dal Museo Egizio, una delle rare eccezioni all'ende

MUSEO DEL CINEMA E TFF: ORIZZONTI DI GLORIA SE TROVANO I SOLDI

Eccoli qui: da sinistra il presidente del Museo Enzo Ghigo, il neodirettore del Tff Stefano Francia di Celle e il direttore del Museo Mimmo De Gaetano Epperò, quando si dice il senso dello spettacolo.  Ieri quelli del Museo del Cinema invitano una mezza dozzina di giornalisti a un pranzo di lavoro. Ci sarà anche Stefano Francia di Celle ?, s'informa l'astuto cronista, che spera in un primo incontro con il neodirettore del Tff. Ma il perfido Ghigo lo delude: Francia di Celle non non ci sarà, ci saranno soltanto Ghigo stesso e il Comitato di gestione (tranne il romano Del Brocco) e il direttore del Museo De Gaetano. "Diremo delle cose", mi promette il presidente.  Vabbé, ci troviamo tutti al ristorantino a fianco degli uffici del Museo e prendiamo posto alla tavolata. Ghigo tiene libero il posto al suo fianco: "Deve arrivare mia moglie", spiega. Cominciamo bene, mi amareggio in cuor mio: questo si porta la moglie (signora deliziosa, peraltro) al pranz

DA FONDAZIONE CRT 376 MILA EURO PER ARTE E CULTURA

Ricevo e volentieri pubblico: La Fondazione Crt ha assegnato 4 milioni di euro a 284 progetti del territorio: sono i risultati della seconda sessione 2019 delle richieste ordinarie di contributi – ovvero non rientranti in alcun bando specifico della Fondazione – presentate da enti non profit attivi in Piemonte e Valle d'Aosta. “Concludiamo il 2019 con il sostegno a circa trecento iniziative in 106 Comuni del Piemonte e della Valle d’Aosta: sono semi che germogliano e ravvivano il tessuto sociale e culturale, contribuendo a fare da collante per le comunità del territorio -dichiara il Presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia. - In linea con le nuove idee di futuro lanciate con gli Stati Generali, Fondazione Crt supporta le progettualità orientate ai valori dell’ambiente, della sostenibilità, dell’inclusione, della promozione dei giovani, e anche numerosi eventi che si realizzano nelle realtà periferiche”. Nel campo Arte e Cultura sono 37 i contributi per complessivi 376 mila

FONDI EUROPEI: PER I SITI UNESCO ARRIVANO 5 MILIONI

Ricevo e volentieri pubblico Come proposto dagli assessori Vittoria Poggio e Andrea Tronzano, è stata approvata la misura del Fondo europeo di sviluppo regionale destinata al recupero, restauro e valorizzazione dei beni culturali nei Comuni che rientrano in un riconoscimento Unesco (siti iscritti nella Lista del Patrimonio mondiale, elementi iscritti nella Lista del patrimonio immateriale, riserve della biosfera, geoparchi, Città creative), con l’obiettivo di attrarre flussi turistici e supportare così il rilancio della competitività dell’intero Piemonte. La misura sarà attivata con procedura a sportello sino a esaurimento delle risorse disponibili, che ammontano a 5 milioni di euro. La definizione delle modalità di presentazione delle istanze e di selezione dei progetti di valorizzazione avviene sulla base delle specificazioni e procedure che saranno definite nell’ambito di un bando pubblico.

IL TAVOLO DELLA CULTURA ADESSO C'E'

Ricevo e volentieri pubblico: Si chiama Tavolo della cultura e si è riunito per la prima volta il 16 dicembre al Circolo dei Lettori a Torino. E’ uno dei 7 tavoli di lavoro previsti dalla legge regionale 11/2018 per costruire un confronto permanente tra Regione e attori pubblici e privati del settore culturale, sulla futura programmazione. Fanno parte del Tavolo della cultura enti territoriali e rappresentanze degli enti locali, Università, Fondazioni di origine bancaria, associazioni di categoria, enti culturali partecipati dalla Regione e dieci organizzazioni selezionate con apposito avviso pubblico. L’incontro del 16 dicembre è stato l’inizio del percorso di condivisione dei temi che saranno raccolti nel documento di programmazione del 2021-2023 e che dovrà essere approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte entro novembre 2020. La legge regionale del 2018 “Disposizioni coordinate in materia di cultura”, è infatti il frutto del lungo lavoro di concertazione degli Stati generali d

FRANCIA DI CELLE DIRETTORE DEL TFF. COME DA COPIONE

Stefano Francia di Celle (foto Rosalia Loia) Tutto come previsto dopo gli ultimi sussulti nel weekend: Stefano Francia di Celle , torinese, 53 anni, è il nuovo direttore del Torino Film Festival. Com'è andata lo potete leggere in questo post che ricostruisce l'ennesima blirzkrieg attorno alla Mole. Per il momento non aggiungo commenti e valutazioni a caldo: non intendo turbare la letizia dei vincitori, né tantomeno penso di poter lenire la cocente delusione degli sconfitti, compresi quanti nello staff del Festival speravano nel successo del candidato interno Davide Oberto, che negli anni è stato curatore della sezione cortometraggi e fidato collaboratore dell'ex direttrice Emanuela Martini. Fuori da entusiasmi e depressioni eccessivi, direi comunque che Francia di Celle sulla carta ha tutti i requisiti necessari per il ruolo, con la non trascuribile eccezione di un'esperienza specifica nell'organizzazione di grandi festival. Ma non mi lamento: ultimamente si

TORINO CITTA' DEL CINEMA: IL "FILM LUNGO UN ANNO" COMINCIA PERDENDO UN FESTIVAL

E' mio triste dovere annunciare che Fish & Chips, il festival del cinema erotico , nel 2020 non ci sarà. Dopo quattro edizioni, la rassegna - che ha suscitato il gradimento del pubblico, e anche l'apprezzamento della critica per la qualità della proposta - si fermerà almeno per un anno, con l'aleatoria speranza di poter riprendere nel 2021. E' un segnale bruttissimo: Fish & Chips, insieme con SeeYouSound e il più anziano gLocal, è (o dovrei dire era?) uno dei tre festival ruspanti cresciuti negli ultimi anni all'ombra di quelli "maggiori" (Tff, CinemAmbiente, Lovers e Sottodiciotto), garanzia di continuità ed evoluzione per il sistema cinema cittadino. Ma - a differenza di quel che accadde ai tempi quando debuttarono Tff e compagnia - le istituzioni hanno largamente ignorato queste voci nuove, anziché sostenerle e aiutarle a irrobustirsi. E la morte (ma no, diciamo sospensione...) di Fish & Chips è il logico effetto di tanta indifferenza. Il f

GIOCHI FATTI AL TFF, I RUMORS DICONO FRANCIA DI CELLE

Stefano Francia di Celle Beh, ci siamo: domani pomeriggio (martedì) si riunisce il Comitato di gestione del Museo del Cinema, e sapremo il nome del nuovo direttore del Torino Film Festival.  Ma oggi è stata una giornata campale, e stasera me ne vado a dormire con la ragionevole convinzione che l'abbia spuntata Stefano Francia di Celle. Se davvero è così - e, ripeto, io ne sono convinto - è un colpo di scena. Prevedibile, però, a condizione di possedere una giusta dose di cinismo. Venerdì scorso, terminati i colloqui con i nove candidati , i consiglieri s'erano presi il weekend "per riflettere", ma prevaleva la via della soluzione interna. Per cui Davide Oberto sembrava destinato a succedere alla guida del Tff a Emanuela Martini , di cui è stato per tanti anni indispensabile collaboratore. Poi il vento è cambiato, e sono scattate altre logiche. Già domenica mi arrivano i primi sentori delle grandi manovre in atto, e oggi pomeriggio parte il can can: messaggi e t

SFIDA PER IL TFF: DI NOVE NE RESTERA' UNO SOLO

Siamo alla stretta finale: martedì il Comitato di gestione del Museo del Cinema si riunirà per decidere il nome del prossimo direttore del Torino Film Festival. Davide Oberto Ghigo, De Gaetano e i consiglieri hanno già incontrato i papabili, individuati dal Comitato stesso e invitati a presentare un progetto per il Festival. Non otto, come si è detto finora, bensì nove (un decimo invitato non ha risposto).  Stefano Francia di Celle Giovedì c'è stato il colloquio con Stefano Francia di Celle. Venerdì sono passati gli altri. Mi dicono che all'interno del Comitato ci sia già un orientamento condiviso: ma non credo che sia davvero unanime, tant'è che i consiglieri hanno preferito prendersi ancora un weekend di tempo "per riflettere".  Direi piuttosto che sia in atto un testa a testa  finale fra il candidato interno, Davide Oberto , e Stefano Francia di Celle , sostenuto in particolare dal consigliere in quota Gtt Paolo Del Brocco , uomo Rai. Ma la situazio