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Visualizzazione dei post da maggio 20, 2018

COME ALL'EGIZIO: ANCHE PALAZZO MADAMA PRIVILEGIA GLI STRANIERI!

Affresco in mostra a Palazzo Madama, dal Museo di Chambery Per quel che può, Palazzo Madama ci prova. La mostra "Carlo Magno va alla guerra" è una di quelle mostre piccole, ma curate e interessanti, che ormai sono il marchio di fabbrica del direttore Guido Curto alle prese con le miserie del budget: al pubblico è piaciuta, e quindi anziché smontarla il 16 luglio, come previsto, la prorogano fino al 17 settembre.  Ciò che mi fa tenerezza è la motivazione del prolungamento: "per favorire il turismo internazionale e giovanile a Torino".  Eh, cari, bastassero queste mostre low cost... Ad ogni modo, meglio che niente: sarà comunque un vantaggio per i turisti agostani. Tanto più che da domani a Palazzo Madama entreranno in vigore nuove agevolazioni.  I soliti privilegi: dopo gli arabi, adesso i francesi Non passa lo straniero. Granatieri in marcia per bloccare agli avidi invasori francesi l'accesso alle ricche riduzioni sulle tariffe museali Intan

ASSALTO ALLA MOLE: LA BATTAGLIA PER I DIRETTORI

I due Gaetani del cinema torinese: a destra Capizzi, a sinistra Renda Ieri ho trascorso una mattinata molto interessante alla Mole. C'era la presentazione di CinemAmbiente, che vi ho raccontato . E nell'occasione ho incontrato molta gente interessante. C'era, in qualità di gradita uditrice, la direttrice del Tff Emanuela Martini con clamorosa acconciatura punk a colori oltremare e carota. E c'era, a d aprire la conferenza, la presidente del Museo Laura Milani, che ha definito CinemAmbiente il festival più importante, "per i temi che tratta". Cos'ha detto Gaetano Renda I n sala c'era pure uno dei componenti del Comitato di gestione del Museo, Gaetano Renda, che s'è prodotto in un estemporaneo intervento. Ne riporto di seguito i tre punti salienti, così come li ho capiti io:  1) Renda afferma che il budget di CinemAmbiente è diminuito, però il festival è bello uguale, anzi di più. Io gli ho domandato se pensasse a qualcosa tipo quel tale che

SALONE, LA REGIONE PAGA MA NON TACE: LA (TIMIDA) CONTROMOSSA DELLA PARIGI

Antonella Parigi non si è ancora arresa Secondo me, la pratica del Salone del Libro è tutt'altro che chiusa. In teoria - e al momento anche in pratica -  se lo è beccato il Comune , tramite l'affidamento dell'organizzazione alla Fondazione Cultura. Ma in Regione non tutti l'hanno presa bene. E non escludo nuovi colpi di scena. Oggi, intanto, l'Antonellina Parigi ne ha parlato davanti alla Commissione cultura della Regione, il cui presidente Daniele Valle nei giorni scorsi ha fatto capire che l'acquiescenza chiamparinesca allo strapotere di Chiarabella non gli garba né punto né poco . In buona sostanza l'Antonellina ha detto che non lasceranno mano libera al Comune sui contenuti del Salone, o almeno su alcuni punti fondamentali: "S tiamo lavorando con il Comune per mettere a punto una convenzione, di cui stiamo definendo i contorni e che dovrà contenere alcuni elementi per noi cruciali: la tutela dei lavoratori della Fondazione e la condivisione d

HERE E' OK, COMUNQUE LA PENSIATE SULLA CAVALLERIZZA

Premesso che: 1) Non ho cambiato la mia idea, o meglio la mia non-idea, sulla situazione della Cavallerizza, che continuo a considerare - comunque io la guardi - il monumento all'incuria e al pressapochismo torinesi; 2) I grandi progetti senza coperture economiche li lascio a chi è più intelligente di me che non progetto di comperarmi la Rolls dato che stento a mantenermi la Ypsilon;  3) Ho smesso da tempo di appassionarmi ai dibattiti (o peggio ancora alle mozioni) attorno a concetti come "alternativo", "autogestito", "fuori dall'ottica del sistema" e - new entries di successo - "dal basso", "partecipato", "condiviso" e "beni comuni"; 4) Sono troppo vecchio e cattivo per empatizzare con gli entusiasmi giovanili, o per portare i dreadlocks; e soprattutto 5) Ho smesso di interessarmi al futuro della Cavallerizza, e in generale di Torino, considerato che quel futuro io non lo vedrò. Tutto ciò premesso,

STREGATO DA CINEMAMBIENTE

Un'inquadratura di "Living in the Future's Past": è un documentario sul mondo che ci attende, raccontato da Jeff Bridges Le presentazioni alla stampa dei festival cinematografici torinesi si tengono di solito in una sala del Museo del Cinema, alla Mole. C'è un lungo tavolo con direttori e presidenti e assessori e collaboratori e sponsor che parlano, e alle loro spalle un grande schermo sul quale scorrono scene dei film che si vedranno al festival. Alla presentazione di CinemAmbiente, non c'è verso: io mi distraggo. Dopo un po' smetto di ascoltare quelli al tavolo, e guardo le immagini. Non mi capita, con gli altri festival. Solo con CinemAmbiente. Anche oggi mi sono distratto. Perché le immagini che scorrono sullo schermo sono affascinanti. Non dico bellissime: a volte mostrano la bellezza, altre volte l'orrore del pianeta che stiamo distruggendo. Però tutte mi rapiscono: anche senza sonoro - il sonoro non c'è, sennò che starebbero a dire qu

TESSERA MUSEI: TANTI O POCHI, COSI' SONO GLI ABBONATI

Oggi è giornata piena di cose, e mi tocca scrivere assai. Prima di affrontare i pezzi difficili, risolvo le questioni semplici come la ricerca sui fruitori dell'Abbonamento Musei con un lesto "ricevo e volentieri pubblico", rinviando al post del 20 gennaio scorso per tutto ciò che riguarda l'andamento delle adesioni. Questo il comunicato odierno: In occasione della consueta riunione del Coordinamento Musei, l’Associazione Abbonamento Musei.it ha presentato una ricerca sugli abbonati, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Silvia Santagata - CSS EBLA, con un focus sui residenti in provincia di Torino da cui sono scaturite interessanti informazioni. In particolare è emerso che i possessori dell’Abbonamento Musei hanno una più elevata propensione all’acquisto dei cosiddetti “servizi aggiuntivi” quando visitano un museo o una mostra utilizzando la propria tessera. L’85% di essi dichiara di spendere in media 13 euro nel corso di una visita, il doppio della spesa

PUNTI VERDI E PUNTI INTERROGATIVI

Film per l'estate: "Il ritorno dei Punti Verdi", prossimamente nei migliori cinema Il comunicato diffuso dal Comune è il seguente: Con la decisione adottata oggi dalla Giunta comunale , entra nel vivo la fase preparatoria dell’organizzazione nei comprensori verdi delle manifestazioni estive. Saranno specifiche aree dei parchi Colletta, Colonnetti, Di Vittorio, Ruffini, Pellerina, Stura e la tettoia dell’ex strippaggio di Parco Dora, a ospitare eventi culturali, ricreativi-sportivi e attività di intrattenimento. La deliberazione approvata questa mattina – su proposta dell’assessora alla cultura Francesca Leon e del vicesindaco Guido Montanari – dà il via, nell’imminenza della stagione estiva, alle procedure di selezione di quanti intenderanno proporre all’Amministrazione comunale iniziative di natura aggregativa. I Punti Verdi, è sottolineato in delibera, oltre a rappresentare occasioni di svago, assolvono significativi aspetti culturali e sociali, legati all’immagine

GRU VILLAGE: SI AGGIUNGE PELU', ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO

Piero Pelù al Gru Village Festival il 14 luglio Ricevo e volentieri pubblico: Alla line up già annunciata si sono aggiunti due spettacoli a disegnare la line up del GruVillage 105 Music Festival . Il 14 luglio arriverà Piero Pelù, che canterà sia i brani storici dei Litfiba sia quelli della sua carriera da solistar. Nuova data anche quella del 27 luglio, quando il festival ospiterà la prima data del tour di Lorenzo Fragola. Questi gli altri concerti dell'estate 2018 Il 18 giugno serata inaugurale con “Party Up” firmato da Radio 105, animato dagli amatissimiYlenia, Mitch e Pizza dal programma “Tutto Esaurito”. Special Guest Fabio Rovazzi. Il 21 giugno protagonista la Pfm; il 28 giugno gospel con il Sunshine Gospel Choir; il 29 giugno il rapper Gué Pequeno; il 4 luglio saliranno l'acid jazz degli inglesi Incognito. Il 10 luglio arriverà al Festival Riki. Altro livello il 17 luglio con Francesco De Gregori per una ripresa del tour invernale che ha toccato anche gli Stati Uniti

TURISMO: PASSATA E' LA TEMPESTA, SENTI SACCO FAR FESTA

L'assessore Sacco: uno sforzo di trasparenza, onore al merito Una menzione d'onore se la merita l'assessore triste Alberto Sacco; che oggi sorride, e pour cause. Sacco non ha fatto nulla di straordinario: semplicemente, si è comportato come vorrei che sempre si comportassero lorsignori; e come dovrebbero, per rispetto (e gratitudine) verso chi li paga, oltre che verso se stessi.  Oggi Sacco ha rivendicato i successi con moderato orgoglio; con dovuta onestà ha ammesso gli insuccessi; e soprattutto ha fornito dati precisi sull'andamento del turismo a Torino. Fatti, non pugnette. Sacco ha preso la parola al termine di una chilometrica audizione, davanti alle Commissioni lavoro e cultura, dei rappresentati di albergatori, Airbnb e affittacamere. Audizione per il resto superflua, perché gli operatori dell'accoglienza turistica hanno presentato i dati sull'andamento del 2017, che ormai conoscono anche i bambini.   Io ero lì perché speravo di ottenere notizie f

MUSIKA & DOLLARONI: IL REGIO FRA TEMPESTE DI NUMERI E STRATEGIE PER PARARSI IL CULO

L'altro giorno "filtrano" notizie su una sorta di "due diligence" sui conti del Teatro Regio che, scrive un sito specializzato in indiscrezioni , è stata commissionata dall'assessore Sergio Rolando, "di concerto con la sindaca Chiara Appendino", alla società Pitagora di Roberto Seymandi, un "professionista di stretta fiducia" dell’assessore medesimo.  La relazione, datata 18 aprile, offre (commenta lo stesso sito specializzato) una "fotografia impietosa" delle finanze del Regio, con "sedici milioni di debiti con le banche, altri 9 nei confronti di fornitori e dipendenti, e una perdita d’esercizio per il 2017 valutata in 1,8 milioni". Seguono considerazioni varie sulle cause vicine e lontane, tutte ben note: dal ritardo dei pagamenti da parte degli enti pubblici alle dispendiose tournée all'estero. La "perdita d'esercizio valutata in 1,8 milioni" non è una scoperta: è giustappunto il famoso "