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Visualizzazione dei post da novembre 26, 2023

PAGELLA LASCIA I REALI (E UN'EREDITÀ IMPEGNATIVA)

Enrica Pagella va in pensione: oggi lascia la direzione dei Musei Reali, ruolo che ricopriva dal 2015 . La sua è stata una straordinaria rivoluzione durata otto anni , due mandati nell'arco dei quali ha cambiato il volto quello che allora si chiamava ancora Polo Reale : presenze quasi raddoppiate e stabilizzate sopra al mezzo milione annuo di visitatori , promozione alla prima fascia dei musei statali , nuovi strumenti di finanziamento ,  riapertura dei Giardini e della Cappella della Sindone,  orari d'apertura più estesi , riallestimento e rilancio della Galleria Sabauda , mostre importanti , valorizzazione delle collezioni e dei loro tesori (a cominciare dai disegni di Leonardo). Tutto questo, riuscendo pure a ricoprire per un anno pro-tempore la direzione generale dei musei piemontesi . Prima di approdare ai Musei Reali,   Enrica Pagella, nata a Ivrea nel 1957 e dirigente del settore Cultura del Comune di Torino dal 1999, nel 2003 era passata sotto le bandiere della Fonda

MARRONE SERVE: PORTA FORTUNA

Il fratello d'Italia Maurizio Marrone è da tempo immemorabile un'assidua presenza in questo blog . Io lo adoro: dopo la scomparsa della Premiata Compagnia Appendinica è rimasto il solo personaggio del teatrino politico subalpino capace di animare una recita che, dal mio punto di vista, s'è fatta alquanto banale e ripetitiva. Meno male che Marrone c'è, e mi regala di tanto in tanto  il colpo d'ala, la gag geniale, la trovata da applauso a scena aperta . Mi corre quindi il dovere di esprimere il mio apprezzamento per lo slogan elettorale marroniano che da qualche giorno campeggia sui manifesti in giro per Torino: "L'assessore che serve". In effetti Marrone serve. E non alludo a certi meme malignazzi ( tipo "serve Putin" ). Marrone serve davvero, nel senso che è utile, e non soltanto a me, perché porta buono: serve perché una sua parola può costruire delle fortune, come dimostro nell'articoletto che ho pubblicato ieri sul Corriere e che - no

SODDISFAZIONI DA FESTIVAL

Il primo weekend del Tff mi ha dato un paio di belle soddisfazioni. Intanto il docufilm "Uomini e dei. Le meraviglie del Museo Egizio", regia di Michele Mally, conduttore straordinario nientemeno che un Jeremy Irons in superspolvero, e starring un Christian Greco miglior attore non protagonista: se ve lo siete perso al Festival potrete vederlo nei cinema con l'ormai consueta formula dei tre giorni di programmazione, e poi sulle piattaforme - presumo su Sky - e, udite udite, sarà distribuito in tutta Europa. Film vero, girato benissimo, che prende lo spettatore, e se lo spettatore non è di Torino gli mette voglia di venirci, a Torino, e non soltanto per il Museo Egizio: altro che quelle poverate di promozione turistica che ogni tanto ci raccontano che serviranno per attrarre turisti a Torino ma fanno pena e pietà anche se costano un sacco di soldi. L'altra mia soddisfazione festivaliera è la retrospettiva dedicata a John Wayne. Pensavo vabbè, i film di John Wayne li da