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Visualizzazione dei post da gennaio 26, 2014

MAO, IL DIRETTORE LASCIA E LA PRESIDENTE SI IMPEGNA

Una sala del Mao Museo d'Arte Orientale: il professor Franco Ricca lascia la direzione dopo cinque anni Il prof. Franco Ricca Il professor Franco Ricca, classe 1928, ha lasciato la direzione del Mao-Museo d'Arte Orientale . Ricca ha diretto il museo fin dal giorno dell'inaugurazione, il 5 dicembre 2008, dopo esserne stato l'ideatore e l'apostolo. Ricca - già ordinario di Chimica teorica all'Università di Torino, ma innamorato dell'Oriente - trovò nell'allora assessore al Cultura Fiorenzo Alfieri un deciso sostenitore del progetto di trasformare le vecchie collezioni d'arte orientale conservate nel Museo Civico d'Arte Antica in una realtà autonoma. Come tutti sanno, il Mao non ha poi avuto vita facile: ultimo nato tra i grandi musei torinesi,  ha pagato la sfortunata coincidenza di essere nato proprio alla vigilia della Grande Crisi che ha cambiato tutto, anche le prospettive e le disponibilità economiche della cultura. Il numero de

FINARDI IN HIS OWN WORDS: IL MIO DISCO NATO DALLA MALATTIA

Turista alla Stampa: Finardi durante la visita in redazione Sala grande piena, e collegamento video con un'altra saletta, ieri sera al Circolo dei Lettori per il nostro incontro con Eugenio Finardi, che presentava il nuovo album "Fibrillante" . Purtroppo non tutti sono riusciti a entrare, anche al Circolo i vigili del fuoco sono tassativi sulle capienze, tante sedie tante persone, scordatevi i pigia pigia... Ad ogni modo, bella serata. Lui in pallissima. Un affabulatore come ne ho visti pochi: la gente è rimasta ad ascoltarlo ipnotizzata, che parlasse di musica o dei disastri del liberismo. Con qualche battuta niente male. La migliore, riferita agli effetti dello scompenso tiroideo di cui ha sofferto: "Credevo di bruciare nel sacro fuoco dell'arte, e invece era la tiroide". Sul palco, con  Eugenio c'erano Max Casacci dei Subsonica e il suo chitarrista e co-autore Giovanni "Giuvazza" Maggiore; in sala, oltre agli altri componenti della

CULTURA: ANTICIPATO AL 20 MARZO IL TERMINE PER LE DOMANDE DI CONTRIBUTO

Giampiero Leo, vicecapogruppo Ndc in Consiglio regionale, mi invia questo comunicato che pubblico perché contiene notizie di interesse per gli operatori culturali piemontesi . Giampiero Leo (Ndc) "Pur nelle difficoltà e nel clima di contrapposizione in cui si è svolto il dibattito sul bilancio regionale del 2014, il Consiglio ha voluto approvare  - all’unanimità – un importante emendamento sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e avente come primo firmatario presentatore Giampiero Leo. Questo emendamento, condiviso dall’assessore Coppola e che ha avuto l’assenso dell’assessore Pichetto, comporta che i  termini per la scadenza delle domande per le iniziative culturali ai sensi della fondamentale legge 58/78 ed altre leggi minori, sono stati anticipati dalla fine di giugno di ogni anno al 20 marzo. La vicenda, che potrebbe sembrare marginale, è in realtà di basilare importanza per tutto il mondo della cultura perché questo anticipo permette a tutte le rea

TORO-JUVE 19-9. MA A CALCIOBALILLA

Stretta di mano tra Llorente e Darmian. Evelina Christillin e Luca Beatrice osservano e approvano  Marco Berry, bomber granata Le squadre schierate  Eccoci qua. Ogni promessa è debito. Sono appena rincasato, e vi racconto la sfida a calciobalilla di stasera alla Fondazione Sandretto, per l'inaugurazione della mostra  "Calcio d'Inizio". C'era un sacco di vecchie glorie del Toro e della Juve, e poi personaggi più o meno celebri di Torino (c'ero pure io, figuratevi un po'...) divisi per appartenenza calcistica. Non sto a dirvi qualche nome, sennò poi dovrei dirveli tutti. Guardatevi le foto qui a fianco, così vi fate un'idea. Ma insomma, c'era un sacco di gente. E c'era questo calciobalilla lunghissimo, e si giocava con tre palline in campo. Un casino che non potete immaginarvi. Intanto, il risultato: 19-9 per il Toro, goleador eccellente Marco Berry.  Claudio Sala dà indicazioni tattiche a Caselli Tra gli juventini, il

LLORENTE E DARMIAN GIOCANO A CALCIOBALILLA

Maurizio Cattelan, "Cesena 46-A.C. Forniture Sud 12 (2nd half-time), 1991. Si parte da lì, dal calcio balilla Stasera alla Fondazione Sandretto, in via Modane, si inaugura la mostra "Calcio d'inizio" , che sarà aperta fino al 23 febbraio. Alle 19, al vernissage, Fernando Llorente della Juventus e Matteo Darmian del Torino, insieme a vecchie glorie e a tifosi eccellenti delle due squadre come Boosta dei Subsonica, Marco Berry, Arturo Brachetti, Marco Ponti, Andrea Agnelli, Gianluca Pessotto, Claudio Sala, Antonio Comi, Massimo Mauro, Gian Carlo Caselli, Renato Zaccarelli (e molti altri), giocheranno una partita di calciobalilla 11 contro 11. Entreranno a far parte dei team i due vincitori del torneo di calciobalilla (2 contro 2) organizzato dal Cus Torino, che si svolgerà a partire dalle 18.30. Il torneo prevede due categorie: Adulti e Under18. Le iscrizioni verranno prese in loco a partire dalle 17.00. Info e contatti per il torneo: Luca Di Bitonto (338

MAX CASACCI SCRIVE: IL MIO LAVORO CON FINARDI

Eugenio Finardi e Max Casacci in studio durante la lavorazione del disco Domani sera alle 21 sono al Circolo dei Lettori con Eugenio Finardi per presentare il suo nuovo album, "Fibrillante", interamente realizzato a Torino, come potete leggere nel blog . Nel pomeriggio con Finardi andremo anche a La Stampa per una videochat. Al Circolo dei Lettori verranno pure Max Casacci, il leader dei Subsonica che ha prodotto il disco nel suo studio di via Artisti; e il chitarrista di Finardi, il torinese Giovanni "Giuvazza" Maggiore. Max Casacci ha scritto qualche r iga per parlare del suo lavoro con Finardi. Eccovi il testo Abbiamo fatto un "disco alla Finardi" di Max Casacci Era successo in una precedente occasione, per il brano "Nuovo Umanesimo", di lavorare con Finardi. In effetti la buona riuscita di quella collaborazione, che includeva anche aspetti intimamente compositivi come la scrittura a quattro mani del testo, ha gettato solid

FIAT: L'ANATEMA DEI POLITICI FA TREMARE MARCHIONNE

Gragnuole di mail, ragazzi. La notizia che la Fiat prende e va ispira i nostri politici. I più manifestano costernazione e stupore (ehi, la Fiat prende e va, ma chi se lo sarebbe mai aspettato?), tutti lanciano accorati appelli, e in genere danno l'impressione di essere stati colti, come al solito, con le braghe calate. Ad ogni modo, questo blog si assume il compito noioso, ma irrinunciabile ai fini della completezza informativa, di riportare un florilegio delle dichiarazioni dei nostri rappresentanti. Complete di moniti, impegni, indignazioni e ditini alzati, che non mancheranno di intimorire tremendamente il povero Marchionne. Ecco dunque alcuni dei messaggi più significativi che arrivano dalla nostra classe politica in queste ore difficili e concitate.. Guido Crosetto (Fratelli d'Italia) Guido Crosetto (Fratelli d'Italia) è assertivo e disilluso: "La Fiat porta la sede legale in Olanda e la sede fiscale in Gran Bretagna. E tutti plaudono al fatto che l’azie

L'AUTOBIOGRAFIA DI CARBONERO

L'elegante prosa del consigliere  Carbonero su Fb Il mio articoletto su TorinoSette della scorsa settimana, che ho postato anche sul blog , e che comunque è linkato qui per vostra comodità , mi è valso una simpatica corrispondenza con il consigliere della Lega Nord Roberto Carbonero. Egli ha infatti ritenuto di inviarmi una sua dettagliata autobiografia, scritta in uno stile rude ma efficace. Il consigliere si appellava a un "diritto di replica" che purtroppo non esiste a livello legale: esiste quello alla rettifica, ma dallo scritto non emerge nessuna rettifica al mio articolo, che come chiunque può verificare, non  si occupava della carriera scolastica del consigliere Carbonero, né tantomeno dei suoi affetti famigliari, e neppure delle sue variegate esperienze professionali o dell'acquisto delle sue personali mutande (nell'articolo mi riferivo evidentemente a quelle del suo compagno di partito Roberto Cota). Tuttavia, pur se l'autobiografia di Carbo

ADDIO AD ALBERTO SIGNETTO

Alberto Signetto e il suo simbolo, Red Rhino, il rinoceronte rosso Alberto Signetto se n'è andato stamattina alle 5, a sessant'anni appena compiuti. La camera ardente è nella sua casa in via Monza 4, al 5° piano.F unerale martedì 28 alle 15 nella chiesa parrocchiale di Mazzè, con partenza da casa alle 13,45. "Red  Rhino", come tutti lo chiamavano nell'ambiente del cinema torinese, era malato da tempo. Circa un mese fa i suoi amici e sostenitori avevano organizzato una festa-benefit per il suo compleanno, ma dovettero rinviarla per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Era un uomo di cinema appassionato, rigoroso, intelligente, ostinato. E dal cinema ha avuto molto meno di ciò che ha dato. Si è dedicato soprattutto al documentario, firmando una cinquantina di lavori, dedicati in gran parte al Piemonte e ai temi dell'emigrazione (era nato a Cordoba, in Argentina, da italiani emigrati). Nel 2010 il festival Piemonte Movie gli aveva reso omaggio c