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Visualizzazione dei post da aprile 3, 2022

MA 'STO FORTE DI EXILLES LO RIAPRITE O NO?

Qualche giorno fa ho ricevuto la seguente mail: "Sono Riccardo Humbert, presidente dell’Associazione Amici del Forte di Exilles... Un curioso paradosso fa sì che in questo periodo di rilancio turistico del Piemonte, periodo che vede l’apertura di tutti i monumenti, le fortezze, i beni culturali della nostra Regione, nonché l’aumento esponenziale dei voli da e per Torino, il Forte di Exilles sia ancora chiuso e, considerato che siamo ormai in aprile, bisognerà nuovamente scontrarsi con una dissennata burocrazia per arrivare in tempo per un’apertura anche solo stagionale. Il nostro grosso timore è quello di ripetere il brutto exploit dello scorso anno quando l'ultima autorizzazione all'apertura, quella della Soprintendenza ai Beni Culturali, è arrivata (sic!) ai primi giorni di settembre!!! (ma nel merito leggete la replica della Soprintendenza . NdG).   Noi ci siamo mossi in tempo, la nostra associazione ha trovato uno sponsor di nome, ha vinto – in parternariato – un bando

LA VENARIA SI METTE IN GIOCO

Arturo Brachetti è il "videocicerone" della mostra "Dalle piazze alle Corti" alla Reggia Un consiglio per chi andrà alla Reggia di Venaria per visitare la mostra "Dalle piazze alle Corti. Storie di giochi e spettacoli tra '700 e '800" : prendetevi il vostro tempo, più che vederla questa mostra dovete leggerla. Gli oggetti esposti - dipinti d'epoca, lanterne magiche, marionette, stampe - sono interessanti, e valorizzati da una guida d'eccezione come Arturo Brachetti che accompagna il visitatore, sala per sala, con i suoi videointerventi.  Però gli oggetti, a parer mio, sono soltanto il contorno: il nucleo più sorprendente, e a mio avviso più importante, della mostra è costituito dai manifesti - avvisi, locandine, fogli volanti che pubblicizzavano i pubblici intrattenimenti - provenienti dalla raccolta dell'Archivio vescovile di Asti. Leggeteli uno per uno: vi spalancheranno un mondo. Quei testi roboanti e ingenui - che magnificano fenome

DIARIO DI VIAGGIO NELLE MOSTRE DI PRIMAVERA

Costumi e rococò: gli abiti da scena per "Turandot" esposti al Museo Accorsi-Ometto   Aprono mostre a raffica, e starci dietro è faticoso. Stamattina mi sono beccato il grand tour di via Po, molla l'auto nel sotterraneo di piazza Vittorio, prima tappa al Museo Accorsi, poi Palazzo Madama, e ancora un'inutile conferenza stampa in Municipio, e ritorno in piazza Vittorio, vi sembrerà niente ma secondo i miei canoni è una marcia afflittiva. Però ne valeva la pena, almeno per le due mostre del Museo Accorsi (number one) e di Palazzo Madama (buona). Premetto: della mostra su Dario Argento alla Mole non parlo per il semplice motivo che non l'ho vista. Cioé, io all'inaugurazione c'ero: però sono fuggito non appena, al ciel piacendo, sono cessati i discorsi e i salamelecchi e i filmati celebrativi e le poesiole per l'illustre ospite e le altre scene da visita di sua eminenza il vescovo con Argento nel ruolo del vescovo che mi pareva imbarazzato pure lui e comu

LA NOUVELLE VAGUE DI PALAZZO SALUZZO

La fine (del tutto virtuale e burocratica, sia ben chiaro) dell'emergenza sanitaria porta con sé un tale fiorir di mostre che si fatica a starci dietro: ho perso il conto di quante se ne inaugurino soltanto questa settimana. Però fa piacere, a prescindere dalla mostra, tornare dopo due anni a Palazzo Saluzzo Paesana, in quel lussureggiante appartamento padronale che l'associazione BArock gestisce con gran gusto, proponendo sempre incontri non convenzionali con l'arte contemporanea. Finito il blocco da covid, Gabriele Ferrarotti e Enrico Debandi riprendono il filo del discorso e, mentre preparano eventi per celebrare il trecentesimo anniversario della inaugurazione del palazzo nobiliare di via della Consolata 1 bis, propongono dal 7 aprile e  fino al 21 maggio (dal mercoledì al sabato dalle ore 16 alle ore 19 o su appuntamento, ingresso libero) "Nouvella Vague", una personale dell'artista nizzardo  Benoît Barbagli . Com'è noto, l'arte contemporanea non

CINEMA D'EGITTO, QUATTRO FILM PER AIDA

Un'immagine di "As I Want", il film che inaugura la rassegna sul cinema egiziano Ricevo e volentieri pubblico: In occasione della mostra “Aida figlia di due mondi” al Museo Egizio , l’Università di Torino e Aiace Torino organizzano dall’8 al 29 aprile la rassegna “Sguardi del cinema egiziano contemporaneo”. Curata da Giuseppe Gariazzo, la selezione presenta in quattro appuntamenti settimanali (il venerdì, al Cinema Romano, alle ore 21) altrettanti film di recente produzione, realizzati in Egitto tra il 2016 e il 2021. Il primo appuntamento è con un lungometraggio d’esordio, "As I Want", documentario inedito in Italia sulla ribellione delle donne egiziane dopo le violenze subìte in piazza Tahrir nel 2013, che sarà presentato al pubblico dalla regista Samaher Alqadi. Alla serata interverranno la prorettrice dell’Università Giulia Carluccio, il curatore della mostra “Aida figlia di due mondi” Enrico Ferraris e il curatore della rassegna Giuseppe Gariazzo. A