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Visualizzazione dei post da settembre 19, 2021

ALLE OGR VOGLIONO ANCORA TUTTO

"The last cruze", installazione di LaToya Ruby Frazier "Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto" , a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, segna il ritorno delle grandi esposizioni d'arte alle Ogr: pronta da due anni, rinviata causa covid, s'inaugura domani, ma l'ho vista in anteprima stampa e ne sono rimasto fortemente colpito. Merita senz'altro d'essere vista, ma con un'avvertenza per quelli che - come me - non padroneggiano alla perfezione i linguaggi dell'arte contemporanea (io, confesso, non ci capisco un tubo): prenotate la visita guidata. In tal caso, l'esperienza sarà illuminante, e davvero vi offrirà lo spunto per riflettere sulla trasformazione del lavoro post-industriale e digitale. Se proprio non vi va, o non potete usufruirne, almeno leggete con attenzione i testi che accompagnano ogni lavoro: aiutano molto. Comunque i lavori in mostra hanno una forza propria che da sola apre delle prospe

LINGOTTO: IL GIARDINO PENSILE DELL'ARTE

La pista del Lingotto e le opere della Fondazione Meght: in primo piano scultura di Claude Viseux, più dietro un Mirò Certo, è anche lecito considerarlo una specie di regalo d'addio della Fiat, o Stellantis o quel che è, alla città che per un secolo è stata sua: e allora un discreto giramento di palle avrebbe il suo perché. Ma in sé e per sé quello che ho visto ieri sul tetto del Lingotto è una figata astrale. Avete presente la famosa pista dalla quale si vede tutta Torino, ma dove non ci andava nessuno, a parte l'elite dei frequentatori del superistorante? Beh, adesso la pista è diventata il più bel parco pubblico della città (o almeno il meglio attrezzato e più sicuro) con un giardino pensile che - mi assicurano - è il più grande d'Europa: un  posto piacevolissimo dove passeggiare, correre, andare in bicicletta, e persino dedicarsi allo yoga o alla meditazione. Giuro, ci sono gli spazi appositi pure per lo yoga e la meditazione.  E al momento c'è anche la grande arte,

CINEMAMBIENTE, TIME FOR CHANGE: CAPIZZI PER 3 ANNI, E POI?

Gaetano Capizzi (a destra) con lo sponsor Re Rebaudengo di Asja ieri durante la presentazione di CinemAmbiente A proposito dell'importanza sociale di CinemAmbiente non ho nulla da aggiungere a quanto scrivo stamane sul Corriere ( https://torino.corriere.it/cultura/21_settembre_23/cinemambiente-ecco-perche-piu-indispensabile-festival-cinematografici-0e38cbbe-1ca7-11ec-89df-eb997219365d.shtml ).  Per nostra infinita e ben meritata malasorte, il festival che da oltre un ventennio ci mette in guardia contro la nostra autolesionistica stupidità, oggi ci dice che il disastro non è più dietro l'angolo; ce l'abbiamo davanti, ci siamo dentro fino al collo, non possiamo scansarlo ma, nella migliore delle ipotesi e se ci diamo da fare senza indugi, forse siamo ancora in tempo per attenuarne in qualche misura le conseguenza più catastrofiche. Purtroppo sul lungo periodo a me restano pochi margini di manovra: personalmente austero, consumo il minimo, riciclo quanto posso, e comunque l&#

C'E' DA CAMBIARE IL PRESIDENTE DI FILM COMMISSION

Paolo Damilano: presidente o no? Vogliamo riparlare del CdA di Film Commission, scaduto il 30 giugno scorso ? Ci sono due notizie: una buona e l'altra cattiva. La buona notizia è che il Comune ha scelto i suoi rappresentanti per i posti del vicepresidente e del consigliere che occuperà il seggio destinato all'assessore alla Cultura della Città. Mi paiono degne scelte. Di sicuro è eccellente il nome di Giulia Carluccio , prorettrice dell'Università, studiosa di cinema di assoluto valore, presidente dell'Aiace, che sarà una perfetta vicepresidente per Film Commission (io l'avrei vista bene pure come presidente). La seconda nominata si chiama Tatiana Mazali , non ho il piacere di conoscerla ma leggo che è una ricercatrice del Poli docente di Interactive Media, Cinema Immersivo, Marketing e Economia dei Media a Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione: mi paiono credenziali più che sufficienti. La notizia cattiva, invece, è che continua la pantomima attorno a

UN LEONARDO ALL'ANNO AL TURISMO NON FA DANNO (E PUO' FARE MOLTO BENE)

Dal 25 settembre al 3 ottobre i Musei Reali aprono le porte della Biblioteca Reale con la mostra "A tu per tu con Leonardo", un’esposizione del Codice sul volo degli uccelli e degli altri 13 disegni vinciani,  tra i quali anche il celebre "Autoritratto". Ma la notizia vera è che a partire dal 2022 tutti i disegni del corpus leonardesco torinese saranno esposti regolarmente, una volta all'anno, durante la settimana di Pasqua ( 16-24 aprile 2022, 8-16 aprile 2023, 30 marzo-7 aprile 2024, 19-27 aprile 2025) . Una buona decisione che salva capra e cavoli, ovvero la tutela dei delicatissimi disegni e il loro sfruttamento come richiamo turistico.  Torino possiede infatti due tesori invisibili, o quasi: la Sindone e i disegni di Leonardo. Una classica sfiga torinese: i gioielli di famiglia, potenziali calamite per stuoli di visitatori, non si possono esporre se non in rare occasioni.  Non sta a noi mortali di indagare sulle sacre motivazioni che prescrivono centellinat

UN'ESTATE AL REGIO PER VENTIMILA

Bilancio finale per il Regio Opera Festival, la stagione estiva del Teatro Regio al Cortile di Palazzo Arsenale , che dal 15 giugno alla serata di chiusura, ieri, con la Banda Musicale dell'Esercito, ha presentato 33 appuntamenti: 6 opere, 9 concerti, 4 spettacoli per bambini e famiglie, 4 prove aperte a ingresso gratuito e una Chorus Parade per le vie di Torino. Secondo i dati diffusi ieri, il Festival si chiude con oltre 400.000 euro di incasso, grazie alle oltre 20.000 presenze, di cui un terzo under 30.  L'esperimento alla fine ha funzionato: dopo un avvìo lento, le presenze non hanno fatto che crescere , con diversi sold out nell'auditorium all'aperto da mille posti. La prossima estate si replica.

LA BELLA ESTATE DI PIEMONTE DAL VIVO

Con Natura in Movimento, in programma il 26 settembre alla Reggia di Venaria, Piemonte dal Vivo chiude le sue attività estive:  dal 2 giugno al 26 settembre sono state realizzate 442 repliche in 56 comuni piemontesi; 41.582 biglietti venduti; 204 compagnie coinvolte di cui 80 piemontesi .  E' interessante il report delle attività di PDV nell'anno della "ripartenza": il circuito regionale s'è adattato alle nuove circostanze create dalla pandemia capovolgendo il suo modus operandi. L'attività in passato si concentrava soprattutto sui mesi invernali, e andava a scemare in quelli estivi: nel 2019 le repliche erano state 53 in giugno (110 nel 2021), 28 in luglio (202 nel 2021), 10 in agosto (33 nel 2021 ) e 35 in settembre (quest'anno saranno 83). In pratica quest'estate si è recuperata buona parte delle attività bloccate dalle chiusure invernali: e il direttore di PDV, Matteo Negrin, prevede che entro la fine dell'anno si arriverà ad un totale di 600

BORGONZONI ALL'EGIZIO: UNA VISITA DI SOLIDARIETA'

Christian Greco fa da cicerone alla Borgonzoni Ieri mattina il sottosegretario  alla Cultura Lucia Borgonzoni (Lega) ha fatto una visita di cortesia al Museo Egizio, festeggiatissima dalla presidente Christillin e dal direttore Christian Greco. Con la senatrice c'era anche la sua compagna di partito Vittoriona Poggio. Al di là delle motivazioni ufficiali ("si è sottolineata l’importanza di mettere in campo modalità innovative per la cura del patrimonio archeologico, che va sempre contestualizzato nel paesaggio d’origine, anche all’interno del percorso di visita museale", seee vabbé...) immagino che l'incontro sia servito a ricucire ancora una volta i rapporti fra l'Egizio e la Lega  dopo il bordello per la nomina del consigliere d'amministrazione , confermando l'appoggio dei vertici del partito all'attuale governance del Museo. Pare infatti che la Borgonzoni si sia fattivamente espressa nella battaglia - tutta interna alla Lega piemontese - contro l

REGGIA DI VENARIA, SI DIMETTE LA PRESIDENTE ZINI

Paola Zini lascia la Reggia di Venaria La presidente del Consorzio delle Residenza Sabaude Paola Zini si è dimessa ieri in concomitanza con l'approvazione del nuovo Statuto dell'ente. L'atto a rigore di legge non era dovuto, ma la presidente Zini ha voluto abbandonare la carica "per evitare decisioni lacunose o potenzialmente discutibili e impugnabili anche in futuro, nonché per lasciare ai soci totale libertà di proseguire secondo le loro convinzioni, i loro orientamenti e intendimenti politici". Traduzione: il secondo e ultimo mandato della Zini, nominata a suo tempo dalla giunta Chiamparino, sarebbe scaduto nel luglio del 2022. Ma la Lega, azionista di maggioranza della giunta Cirio di questi tempi in vivace seppur non sempre coordinata attività poltronistica , era ansiosa di piazzare alla Venaria un presidente d'area, e con evidente signorilità la Zini - come scrive nella sua lettera di dimissioni - ha preferito togliere il disturbo per non creare frizioni