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Visualizzazione dei post da aprile 9, 2017

LEZIONI PER TESTE CALDE: TUTTI CONTRO CIBRARIO

Maurizio Cibrario Nella città degli onesti l'onestà intellettuale è un peccato imperdonabile. Attorno a Maurizio Cibrario, presidente della Fondazione Torino Musei, s'è scatenata il canaio del potere offeso. Molte sono le colpe, e quindi molti i nemici, di Maurizio Cibrario. Maurizio Cibrario ha la colpa di avere - unico cacicco della cultura torinese - criticato apertamente i tagli di bilancio decisi dal sindaco e Appendino, illustrandone senza ipocrisia le disastrose conseguenze. Maurizio Cibrario ha inoltre la colpa di aver detto, in maniera forbita, che penalizzare la cultura col pretesto di tutelare il welfare è un'immonda cazzata , e che nel bilancio di previsione del Comune il welfare ha enormi risorse, se confrontate ai tagli punitivi inflitti alla cultura. Per questo secondo peccato, oggi in Conferenza capigruppi la pasionaria della sinistra dura e pura Eleonora Artesio (Torino in Comune) - che già s'è esibita in uno sdegnato appello contro la posizione d

VIVALDI SUPERSTAR

Arriva un comunicato stampa del Comune pieno di autocompiacimento per il successo del Festival Vivaldi . A prescindere dal fatto che chi si loda s'imbroda; e a prescindere pure dal fatto che il Festival Vivaldi non è un vero festival, bensì l'assemblaggio di iniziative e concerti vivaldiani programmati autonomamente da associazioni diverse; a prescindere, devo riconoscere con piacere che il Festival Vivaldi sta funzionando. In realtà non mi commuove l'entusiasmo dell'assessore alle Fontane, che dichiara: “Una fra le caratteristiche più rilevanti di questo Festival è il coinvolgimento di tante realtà culturali, e non soltanto musicali, che hanno permesso di creare un programma così vasto. Sono ben 21 le Istituzioni e associazioni che sono state coinvolte. Un vero e proprio sistema che credo sia davvero un esempio di grande coesione di intenti che sarà da modello anche per altri eventi culturali”.  Sì. Soprattutto perché non vi costringe a scucire un centesimo in più. M

ARTISSIMA, ILARIA FA I COLLOQUI MA NON VA A MODENA (RELOADED)

Ilaria Bonacossa (Artissima) Ilaria Bonacossa non lascia Artissima. La neo-direttrice lo ha confermato con un commento a questo blog, seguito da un comunicato ufficiale della Fiera. Nel pomeriggio ho riportato - nella prima versione di questo stesso post - la notizia, apparsa su Artribune.com , che Ilaria è entrata nella short list di quattro candidate alla direzione del Polo per l'immagine di Modena. La direttrice sottolinea che in realtà la sua partecipazione al bando è precedente alla nomina al vertice di Artissima, avvenuta il 7 dicembre scorso . Qui sotto trovate il suo commento. Ed ecco il testo della precisazione dell'ufficio stampa:  "In relazione al bando per la direzione del Polo per l’immagine contemporanea di Modena, si precisa che Ilaria Bonacossa - direttrice di Artissima con nomina conferita il 6 dicembre 2016 - non concorre più per la direzione del Polo Modenese. La candidatura di Ilaria Bonacossa è avvenuta in epoca antecedente all’aggiudicazione de

IL TURISMO DA' LAVORO A 50 MILA

Giusto qualche lancio Ansa come pro-memoria a beneficio delle aquile che pensano di risolvere i guai di Torino risparmiando sui musei e sui loro lavoratori .  (ANSA) - TORINO, 13 APR - Il settore turistico nella Città Metropolitana di Torino è in continua crescita, dà lavoro a 50.000 persone, di cui 61% donne e il 34% under 30, offre più opportunità a giovani e stranieri di altri settori, ma per accompagnare il trend bisogna investire in formazione e non tagliare le risorse , in un momento così delicato. E' questo il senso di un incontro oggi all'Ascom di Torino promosso da Eblt (Ente Bilaterale Lavoro Turismo) per presentare l'indagine sull'occupazione nel compa rto. L'idagine rileva come nel settore prevalgano i contratti a tempo determinato, soprattutto per gli under 55. (ANSA) - TORINO, 13 APR - Confermato il trend positivo del turismo a Torino (+5% di presenze) rispetto allo stesso periodo del 2016. Lo comunica l'Ascom di Torino, che spiega come la P

ALLEARSI PER NON MORIRE: LE STRATEGIE DEL SALONE NUMERO 31

Quelli che hanno fatto l'impresa: da sinistra, Mario Montalcini, Nicola Lagioia e Giuseppe Ferrari Con la nomina di Massimo Bray alla presidenza , il Salone del Libro ha completato il percorso d'avvicinamento alla sofferta edizione del trentennale.  Sei mesi fa non avrei puntato dieci euro sulla sopravvivenza del malconcio. Ce l'hanno fatta in virtù di una serie di favorevoli circostanze - a cominciare da un evidente appannamento della concorrenza milanese - e di una "governance" provvisoria ma non aleatoria: Mario Montalcini e Giuseppe Ferrari - presidente e segretario generale pro tempore - hanno fatto l'impresa, e pure la scelta di Nicola Lagioia per la direzione s'è rivelata meno stravagante di quanto pensassi .  Quindi ce la faranno.  Ma le incognite e le criticità sono  ancora tante, e pesanti. E non mi riferisco solo alla voglia di disimpegno del MiBACT e del Miur , renitenti a entrare nella nuova Fondazione , né al blocco  sui tavoli mi

BRAY E' PRESIDENTE, E LA RAI NON FA PREFERENZE

Scusate il ritardo: Massimo Bray adesso è davvero presidente Tutto secondo copione. Il CdA della Fondazione per Libro si è riunito , ha approvato quel che doveva approvare, e il Salone s'avvia alla trentesima edizione - quella "o la va o la spacca" - con la formazione stabilita nelle alte stanze : Massimo Bray diventa presidente, Mario Montalcini scala a vicepresidente esecutivo. Resta difficile da comprendere l'utilità pratica della mossa, dato che Montalcini continuerà a fare il lavoro che ha fatto bene in questi mesi , e Bray sarà una figura di mera rappresentanza. Forse una garanzia per i ministeri, il MiBACT e il Miur, che dovrebbero entrare nella nuova compagine societaria, ma ancora non sono entrati e non sembrano intenzionati a farlo , almeno nel breve periodo.  Bray diventa presidente dopo un tira-e-molla che dura da agosto ; e lo diventa senza che sia stato approvato il nuovo Statuto ( ai ministeri non piace ), atto non solo formale che per mesi e m

LA RINASCITA DI RIVOLI: I VISITATORI AUMENTANO DEL 20%

Sul Castello di Rivoli il cielo s'è rasserenato Stamattina avevo un'ora buca, così sono passato in Regione: presentavano il "report 2016" del Centro Conservazione e Restauro di Venaria . Una "eccellenza del territorio" - come dicono i politici nella loro favella ostrogota - che funziona magnificamente. Però ciò che mi ha colpito è stata una frase buttata lì dall'assessore Parigi - per noi tutti Antonellina - che è un'inguaribile ottimista. E dunque, parlando dei luminosi traguardi del Centro Conservazione eccetera eccetera, Antonellina dice: "Voglio rispondere a quel pessimismo tipicamente torinese, che ama ripetere che a Torino tutto va male. Ci sono invece cose che vanno molto bene: per esempio va bene la Reggia di Venaria, va bene il Castello di Rivoli", Ora. La Reggia è giustappunto a Venaria, e il Castello è giustappunto a Rivoli, per cui mi sentirei autorizzato, anche alla luce dell'ottimismo antonelliano, a confermare che a T

CHIARABELLA COME PATRIZIONA: LIBERIAMOCI DEL BORGO MEDIEVALE

Santa Patrizia martire. Appendino pian piano rivaluta l'ex arcinemica Soltanto gli idioti non cambiano mai idea. Chiara Appendino non è un'idiota. E il sindaco non è un idiota. Inoltre, viviamo in un tempo sbandato, in cui il revisionismo è merce corrente. Ma il nostro è anche un tempo che sotto la scorza materialistica nasconde un profondo anelito spirituale: e a Torino, città dei santi sociali, si lavora per innalzare alla gloria di laici altari Santa Patrizia Asproni martire. Vi sembra confuso? Vabbé, spiego. Un vecchio progettino Leggo stamattina su Repubblica che il sindaco e Appendino hanno rispolverato il vecchio progetto, tanto caro a Patrizia Asproni, di levarsi dal gobbo il Borgo medievale dandolo in concessione ai privati. Il sistema più pratico e lesto per risparmiare un bel po' di spese alla Fondazione Torino Musei, che lo ha in carico. Quando Asproni flirtava coi francesi Ricordate? Nel 2013 c'era una società francese che voleva affittare il

SALONE DEL LIBRO, BOOKSTOCK SI PRESENTA

Il presidente (da domani vice?) Montalcini Man mano che s'avvicina il fatidico 18 maggio, il nuovo e speranzoso Salone del Libro scopre le sue carte. Oggi ha annunciato il programma di Bookstock. E io, in pigra giornata di transizione, diligentemente pubblico:   Cinquemila metri quadrati espressamente dedicati al pubblico dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti, delle scuole e delle famiglie, ma pronti ad accogliere tutti i visitatori semplicemente curiosi. È il Bookstock Village, l’area del 30° Salone Internazionale del Libro di Torino pensata per i più giovani e per chi con loro si confronta quotidianamente. Realizzata grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, propone 120 ore di programmazione negli spazi destinati agli incontri del Padiglione 5 di Lingotto Fiere -Arena, Spazio Book e Spazio Stock - e 180 ore di attività laboratoriale suddivise fra otto sale e quattro temi: Scienza e tecnologia, Digitale, Immagini e Parole. Il programma è ricco di grandi autori

FAUST: UN MONUMENTO ROCK A JAZZ PER LA CITTA'

Jean-Hervé Peron e Werner Diermaier: i Faust, oggi   En attendant Narrazioni Jazz , che si disvelerà ufficialmente martedì prossimo con apposita presentazione in pompa magna al Regio, arrivano i primi particolari sul "contorno" del Festival. L'Arci Torino è  una delle dieci associazioni  che hanno vinto il celeberrimo bando di "Jazz per la città" , il cartellone decentrato e si auspica alternativo al festival "maggiore" - maggiore rispetto a "Jazz per la città", benché dimezzato rispetto al soppresso Tjf.  Adesso Arci Torino annuncia un cartellone interessante, tanto più se si pensa che l'intera "dotazione" che i dieci vincitori si sono spartiti non superava i 70 mila euro, come dire  in media settemila euro a cabeza. In cambio della risicata prebenda, l'Arci offre alla causa di "Jazz per la Città" un festivalino niente male, a prescindere da un titolo, "Jazz is dead", che suona vagamente jettatori

APPALTI NEI MUSEI: LEON RASSICURA I LAVORATORI, I LAVORATORI NON SI SENTONO RASSICURATI

Francesca Leon ha incontrato i lavoratori Oggi c'è stato l'incontro fra l'assessore alle Fontane (e Musei) Leon e i rappresentati sindacali per discutere sulla scadenza dell’appalto per il personale di Museo Lombroso, Museo di Anatomia Umana, Museo della Montagna e Museo della Resistenza. La scadenza preoccupa seriamente i lavoratori .  Temono il nuovo sistema vagheggiato dal Comune: niente più bando unico, ogni museo se ne farà uno per conto proprio . I sindacati ritengono che ciò avrà conseguenze pesanti sul piano occupazionale e retributivo. L'ufficio stampa del Comune riferisce che "nell’incontro sono state fornite rassicurazioni circa l’impegno dell’amministrazione a garantire i lavoratori attualmente impiegati e le loro condizioni di lavoro, applicando, fra l’altro la clausola sociale, i principi del Regolamento Comunale n. 307 e l’art. 4 del Ccnl, nonché la continuità del servizio attraverso opportune proroghe dell’attuale contratto qualora necessarie

CINEMAMBIENTE, LE ISCRIZIONI A ECOKIDS

Un fotogramma di "La tartaruga rossa" di Michael Dudok De Wit in programma il 31 maggio al Massimo 2 Ricevo e volentieri pubblico: Il Festival CinemAmbiente (dal 31 maggio al 5 giugno) compie 20 anni e vuole festeggiare la ricorrenza non solo con un’edizione particolarmente significativa, ma anche introducendo un’importante novità strutturale: l’ampliamento dell’offerta didattica. Ecokids, il programma speciale dedicato alle scuole, in passato concentrato esclusivamente nei giorni del Festival, viene infatti quest’anno esteso per un mese intero, con un cartellone che contempla, dal 4 maggio al 5 giugno, numerose iniziative, differenziate per ordine e grado scolastico (scuole Primarie e Secondarie), per le quali sono già aperte le iscrizioni. Ecokids propone proiezioni di film, accompagnate da incontri con esperti, che affrontano e analizzano il tema ambientale sotto vari punti di vista specifici e nelle prospettive più attuali: il rispetto della natura e degli altri

CAPPELLA DELLA SINDONE, ANCORA UN ANNO DI LAVORI

Il cantiere del restauro: 2014, la posa delle colonne Girava voce che il ventennale restauro della Cappella della Sindone si sarebbe concluso entro il 2017 . Ricevo adesso dall'ufficio stampa del MiBACT e volentieri pubblico: Dopo un lungo e complesso cantiere di consolidamento, si apre ora l’ultima fase del restauro che giungerà al termine nei primi mesi del 2018 con la restituzione della cupola alla città. L’impegnativo lavoro di restauro volge, pur nella complessità e nella delicatezza dei numerosi interventi necessari, alla fase conclusiva dei lavori che riguarda il rifacimento dei tetti, degli infissi, degli impianti di illuminazione e infine lo smontaggio della struttura di sostegno e dei ponteggi. Proprio in questi giorni, il testimone passerà dall’impresa che sta terminando i lavori di ricostruzione delle superfici interne, alla nuova impresa che ricostruirà i serramenti, le coperture e le murature esterne. A coordinare il passaggio è la Commissione per il completam

L'EMOZIONE DEI COLORI MI EMOZIONA

Mostra divertente: le "stanze monocrome" di Cruz-Diez... Finalmente, dopo tante traversie , ieri sono riuscito a visitare  "L'emozione dei colori nell'arte" , la doppia mostra alla Gam e al Castello di Rivoli curata dalla doppia direttrice Carolyn Christov Bakargiev. Confesso che ero prevenuto. Il titolo mi sembrava troppo vago e cerebrale, com'era quello della precedente "Organismi" . E ciò mi induceva a paventare un tonfo analogo. Il grande pubblico vuole riferimenti semplici e di pronta presa, pensavo fra me e me: se non gli spieghi bene che cosa c'è da vedere e non gli dai un buon motivo per entrare al museo - che so: un quadro celebre, un nome nazionalpopolare - finisce che gira al largo e la mostra è un flop. Così pensavo - da visitatore medio quale sono - ma guarda te che titolo, "L'emozione dei colori nell'arte" non tira per niente, magari è una solenne schifezza. Beh, sbagliavo. ...e l'incredib