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Visualizzazione dei post da settembre 27, 2015

SCOOP: IL MUSEO DI SCIENZE RIAPRE NEL 2033

Campacavallo: un turista in speranzosa attesa di visitare il Museo di Scienze Sono trascorsi esattamente due anni e due mesi dall' esplosione al Museo di Scienze Naturali . Dopo il fattaccio, l'allora assessore re gionale alla Cultura dichiarò che il Museo avrebbe riaperto entro un anno . Coppola non c'è più, al suo posto c'è Antonella Parigi. Il Museo di Scienza Naturali resta chiuso, benché tra un'inchiesta e l'altra abbia riottenuto l'agibilità e un bravo muratore in una giornata di lavoro abbia provveduto a chiudere il buco aperto dall'esplosione. Si è deciso che il Museo necessita di una totale ristrutturazione. Un primo bando (per la zona acco glienza, caffetteria e bookstore) c'è persino stato . I giornali hanno annunciato in pompa ma gna l'avvio dei lavori , ipotizzandone la conclusione entro il 2016. Però tira una brutta aria. Dopo il muratore che ha chiuso il buco, in via Giolitti non si sono avvistate frotte di operai all'op

STILE CIRCOLO: ECCO LA NUOVA MAISON MUSIQUE

L'auditorium di Maison Musique tornerà a ospitare concerti Maison Musique potrà riprendere l'attività all'inizio del 2016. Com'è noto, lo spazio musicale di via Rosta a Rivoli, creato nel 2004 dal padre del Folk Club, il compianto Franco Lucà, è stato affidato dalla Regione al Circolo dei Lettori. Ora il Comune di Rivoli ha ratificato l'operazione. Per la precisione al Circolo andrà la struttura, mentre arredi e attrezzature restano di proprietà del precedente gestore, il Crel (Centro Regionale Etnografico Linguistico) , in sostanza del Folk Club. Appuntamento a gennaio Maison Musique sarà consegnata al Circolo appena terminati i lavori di adeguamento alle nuove norme antincendio; lavori che dovrebbero concludersi entro dicembre. Quindi è possibile che le attività musicali (e non solo) riprendano tra gennaio e febbraio. Intanto il Circolo dei Lettori pubblicherà un bando per la gestione del bar e del ristorante. Davide Valfré e Paolo Lucà del Folk Club,

FOURNIER-FACIO VERSO MITO

Gastón Fournier-Facio: dopo il Regio, anche MiTo? Entro la prossima settimana MiTo avrà un nuovo direttore artistico, al posto del dimissionario Enzo Restagno . I sindaci di Torino e Milano hanno affidato la scelta ai rispettivi assessori alla Cultura. In realtà la decisione spetterà a Torino, i milanesi hanno detto che per loro va bene così. I due nomi seriamente in corsa sono quelli di Nicola Campogrande e Gastón Fournier-Facio. Campogrande , classe 1969, è un apprezzato compositore, critico musicale e direttore artistico dell'Orchestra Filarmonica di Torino. Fournier-Facio , 68 anni, attuale direttore artistico del Regio, è stato il coordinatore artistico delle più importanti istituzioni lirico-sinfoniche italiane (Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Biennale Musica di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Accademia di Santa Cecilia, Teatro alla Scala). A metterla sul piano del prestigio e delle relazioni internazionali, non c'è partita. A favore di Camp

CHIUSURA ANTICIPATA A VENARIA: QUANTO RENDE E QUANTO E' MOLESTA

A beneficio degli aspiranti visitatori se gnal o che domani, sabato 3, la Reggia di Venaria  chiuderà i battenti alle 16 anziché alle 19, causa una festa in costume or g anizzata da privati, titolo "Nuit Royale". L’ultimo ingresso al palazzo sarà alle 15, mentre fino alle 17 si potrà accedere ai giardini e alle mostre, compresa “Raffaello. Il Sole delle Arti" , che chiuderanno alle 18. Della questione mi occupo nella mia rubrica su TorinoSette di o g gi . Qui però vorrei dedicarmi ai miei prediletti studi di ra gioneria. Allora. Quasi metà del bilancio della Re g gia non proviene da fondi pubblici (che assommavano a circa 8 milioni lo scorso anno), bensì da risorse proprie, la cosidetta "attività tipica" che nell'ultima rendicontazione (2014) vale 6.021.873 euro. In particolare, dalla bi glietteria sono arrivati 3.530.884 euro, ma anche l'affitto delle sale per eventi privati ha il suo perché. Nel 2014 la locazione de gli spazi ha reso 548.698

MONET, DOPPIO MATISSE E POI MANET: ARTE A CATINELLE

Monet, "Le déjeuner sur l'herbe" (frammento dx) . Esposto alla Gam Andiamo da una colazione sull'erba all'altra. La mostra alla Gam di quaranta opere di Claude Monet, provenienti dal Musée d'Orsay, si apre domani, e oggi Guy Cogeval , presidente del Musée, annuncia che intende portare al più presto a Torino anche i capolavori di Manet . Detta così, in conferenza stampa, la notizia emoziona il colto e l'inclita. Da quel momento in poi Fassino dice "Manet" ogni volta che intende citare Monet nel suo discorso. E lo cita un sacco di volte. Una mostra da due milioni Manet, "Le déjeuner sur l'herbe"  Insomma, l' entente cordiale con il Musée d'Orsay funziona, e Torino ne sta diventando una fortunata succursale: Degas nel 2012, Renoir nel 2013, adesso Monet e prossimamente Manet. Tutte mostre blockbuster. Acchiappa-pubblico senza abidcare alla qualità. Quella di Monet, ad esempio: mi sono informato sui costi diretta

DA MONET A MANET

In diretta dalla mostra di Monet alla Gam : il direttore del Musée d'Orsay Guy Cogeval annuncia che vuole portare a Torino al più presto una mostra di Manet. Segue post "Arte a catinelle".

FOTOGRAFIA, CON CAMERA TORINO CI RIPROVA

La mostra di Boris Mikhailov nella nuova sede espositiva di Camera (ANSA) - TORINO, 30 SET - Torino si candida a punto di riferimento della fotografia in Italia. Apre con questo obiettivo (diomio, le frasi fatte... un centro per la fotografia che nasce con un obiettivo..., NdG) Camera - Centro Italiano per la Fotografia , in via delle Rosine 18, nei locali ottocenteschi dove nacque la prima scuola pubblica del regno d'Italia. Primo appuntamento la mostra del fotografo ucraino Boris Mikhailov . Soci fondatori Intesa San Paolo, Eni e Magnum Photos . "Un altro tassello del sistema culturale torinese e italiano" dicono gli assessori di Regione e Comune Parigi e Braccialarghe. Ci sono casi in  cui preferisco accontentarmi dell'Ansa. Capita quando non ho voglia di scrivere, o non ne vale la pena; oppure quando non riesco a farmi un'opinione chiara. Stavolta non so. E' una cosa strana. Grandi speranze, bella gente e soldi veri  Stamattina alla presentazi

FEDERICO MOTTA NEL CDA DEL SALONE

Sarà il presidente dell’Associazione italiana editori Federico Motta il rappresentante dell'Aie in seno al Consiglio di Amministrazione e all’Assemblea  della Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura: è quanto comunicato formalmente agli organi competenti della Fondazione e anticipato questa mattina nel corso di un incontro con il Chiampa. “Il Salone di Torino – ha dichiarato Motta, che era accompagnato anche dal direttore dell'Aie Alfieri Lorenzon e dal responsabile delle relazioni istituzionali Fabio Del Giudice – è un patrimonio per il rilancio dell’intera editoria italiana. Gli editori sono pronti a fare la loro parte: desiderano avere un ruolo centrale e partecipare attivamente a questa esperienza unica. Il Salone del Libro sta a Torino e nessuno, sia chiaro, desidera spostarlo. Ma da Torino può davvero fare da modello a tutta Italia”.  Subito è arrivata la dichiarazione della presidente Milella: «Sono particolarmente felice che l’Associazione Italia

AIDA: UNA MARCIA TRIONFALE PER IL REGIO

Bu-bu-set-teté! Friedkin, Vergnano e Noseda in gita al Regio Tutti lo chiamano Billy, qui al Regio. Ciò mi sembra un po' riduttivo, per l'uomo che mi ha regalato "The french connection" ; però il premio Oscar William Friedkin è un vecchio amico del nostro Teatro lirico fin dal 2005, quando curà la regia verdiana di "Aida" in un allestimento che viene ripreso in apertura della stagione 2015/16 . La prima è il 14 ottobre, e i melomani posso stare tranquilli: Friedkin conferma che la sua "Aida" è cento per cento Verdi, nessun tradimento del Maestro. L a joint-venture con l'Egizio Possono stare tranquilli pure gli egittologi: per questa ripresa del suo allestimento il regista americano ha chiesto la consulenza di Enrico Ferraris. Questo Enrico Ferraris non è mio cu gino , bensì un curatore del Museo Egizio . C'è pure un buffo retroscena: F erraris nel 2005, ancora studente, stava sul palco del Regio come comparsa ne lle rappresentaz

IN 100 MILA A MITO

Ricevo e pubblico il comunicato conclusivo di MiTo. I problemi di MiTo , com'è noto, sono altri. Ma consoliamoci con il bilancio ancora una volta positivo. Si chiude con successo MITO SettembreMusica: un pubblico di oltre 100.000 appassionati ha affollato la nona edizione del Festival. Dal 5 al 24 settembre a Milano e Torino i teatri più belli, i luoghi del rinnovamento architettonico, le chiese, ma anche spazi insoliti, come scuole e giardini privati hanno ospitato 303 appuntamenti, che hanno coinvolto 2700 artisti provenienti da 33 Paesi, in 98 sedi. L’edizione appena conclusa con crescente successo ha visto così il compimento del percorso di avvicinamento all’anno di EXPO iniziato nel 2007. Il pubblico ha risposto in maniera positiva a tutti gli eventi, confermando il 98% della saturazione delle sale e un incremento nelle vendite degli abbonamenti che ogni anno si consolida sempre più, di fianco alla percentuale di acquisti online, pari ad oltre un terzo delle vendite.

TALENTI ALLA RIBALTA: SBRIGLIO VUOLE IL MUSEO DELLE CERE

Un politico lungimirante: Giuseppe Sbriglio A Torino i grandi musei vanno benissimo; quelli piccoli stentano. E non mi riferisco soltanto allo sfortunato Museo dello Sport . Potrei citarne almeno una decina senza soldi o senza visitatori. O senza soldi e senza visitatori. Alcuni tanto straordinari quanto deserti. Il Comune, poi, stenta persino a raccattare i fondi per mantenere all'onor del mondo le eccellenze. Dico questo soltanto per meglio inquadrare un piccolo e affasciante saggio della creatività, della lungimiranza e del senso dell'opportunità che contraddistingue molti dei talenti che abbiamo eletto e manteniamo in Consiglio comunale per  gestire la cosa pubblica e regalarci al contempo piccoli momenti d'ilarità . Dovete sapere che oggi in Sala Rossa si discute la proposta di mozione presentata dal consigliere Giuseppe Sbriglio e intitolata "Creazione di un museo delle cere di eccellenza a Torino" . Preciso che non ho nulla contro i musei, pure

PRONTO, SALONE? NON DISTURBATEVI, CE NE ANDIAMO NOI

E tenete presente che, mentre noi discutiamo, il giovanotto qui rischia la pelle ... Vi ho detto come la penso sulla storiaccia dell'Arabia Saudita al Salone . Però a me le storie (e pure le storiacce) a metà non bastano. Quindi ho provato a ricostruire come sono andate le cose.  Partiamo da mag gio: l 'annuncio e le proteste Le cose sono andate in maniera strana, se ci pensate. Insomma: a maggio, durante il Salone, il presidente Picchioni annuncia che il Paese ospite 2016 sarà l'Arabia Saudita . Ovvio che lo fa dopo avere informato i soci fondatori, ovvero Fassino e Chiamparino, e averne ricevuto l'assenso. Insomma: sono tutti adul ti e vivono nel mondo . S anno pure loro che il Regno saudit a non è la Svezia. Si saranno fatt a l a domanda, e dat a l a risposta. Avranno previsto le polemiche, e deciso di andare avanti comunque. Una scelta. F orse discutibile . Ma le gittima. C'è una lo gica. E' il se g uito che non si spie g a.  Scoppiano sub