Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre 15, 2017

I REVISORI NON SONO SCEMI. UN POST LUNGO CHE SPIEGA A CHE PUNTO E' LA NOTTE DEL SALONE

Il felpato Gallino, portavoce del Salone del Libro, tiene a bada i giornalisti analizzando con cura filologica il comunicato stampa che egli stesso ha scritto A Torino non si scherza un cazzo. La categoria dei revisori dei conti ha imparato in fretta la lezione teorica del vate Guido Catalano , e ancor più quella pratica della Procura della Repubblica. Girano certi bilanci che è meglio perderli che trovarli, e se firmi quello sbagliato tenteranno di fregarti dicendo che è solo colpa tua . Per cui adesso, prima di mettere la sua riverita firma sotto un qualsivoglia bilancio, ogni revisore dei conti di Torino e dintorni ci pensa su due o tre volte, ci ripensa, e alla fine prende altro tempo per riconsiderare il tutto. I revisori non firmano a muzzo In conseguenza di quanto sopra, i revisori dei conti della Fondazione per il Libro hanno preteso e ottenuto il rispetto dei termini di legge che gli riconoscono 15 giorni di tempo per consegnare la loro relazione sulla proposta ...

IL PRIMO MATCH

Segnalo agli amatori del wrestling che stasera al circolo Polski Kot in via Massena 19a c'è il "primo match" ( è l'espressione usata dagli organizzatori di "Sistema Torino" ) sul tema "Post cultura-Declinare il declino?" tra Massimo Giovara e Luca Cassiani . Luca Cassiani, avvocato, ex consigliere comunale Pd, è stato presidente della Commissione cultura con l'amministrazione Fassino; Massimo Giovara, attore, attuale consigliere comunale M5S, non è ancora assessore alla Cultura.  Non è la WWE, insomma: ma a giudicare dagli scambi di ruvidezze a mezzo Fb intercorsi fra i due ruspanti agonisti antagonisti direi che il termine "match" è appropriato. Considerato quanto sopra, io stasera, se non fosse che più seri impegni personali mi reclamano altrove, andrei alla Casa del Teatro per vedermi la prima di "Dracula" con i Perturbazione . Meno splatter, più musica.

MISERIA E NOBILTA' DEI MUSEI: IL BILANCIO NON PASSA, PASSIAMO ALLA QUESTUA

Al vostro buon cuore. Palazzo Madama non ha manco i soldi necessari per restaurare venti miniature come questa, donate al museo nel 2005 I bilanci malignazzi, come tutte le altre sciagure che affliggono gli umani, viaggiano sempre in comitiva. I casini che stanno abbattendosi su Torino in virtù del bilancio comunale sono  descritti con vividezza da qualsiasi giornale e sito . Ma p er una naturalissima associazione di idee mi sovviene che un altro bilancio, con il passare dei giorni, mi diventa sempre più problematico: trattasi del bilancio d'esercizio 2016 della Fondazione Torino Musei. Roba vecchia, penseranno i lettori. Peccato però che a ieri, 17  ottobre 2017, il bilancio del 2016 non sia ancora approvato. Un bilancio che tarda a nascere Ciò non è normale. Di norma il bilancio d'esercizio di ogni anno solare viene approvato dal Consiglio direttivo della Fondazione - con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti - attorno a giugno dell'anno succ...

L'AIACE HA 50 ANNI E GIOCA AI VIDEOGAME

Oggi l' Aiace ha presentato i suoi programmi per la stagione 2017/2018, che è quella del cinquantennio per la gloriosa associazione degli amici del cinema d'essai. L'incontro l'hanno fatto invia Monti 12, nella sede della Lubiani, una società che si occupa di tecnologie e arredi per le sale cinematografiche; e dispone di una splendida saletta per le proiezioni, dove l'Aiace da quest'anno terrà i suoi corsi. Sono andato all'incontro per vari motivi; in primis perché a me l'Aiace sta simpatica.  Secondo motivo: l'Aiace ha avuto un'idea interessante: portare i videogiochi nei cinema. Un'idea che guarda alla contemporaneità, insomma: due esperti di gaming, con il pubblico in sala, giocheranno sul grande schermo, commentandoli, quattro videogame celebri. Se è vero che il gaming ormai ha più audience e fattura più del cinema tradizionale, potrebbe essere un successo e una svolta. Accadrà al Fratelli Marx, perché, hanno spiegato quelli dell'A...

LE CUGINE

Francesca Leon e Anna Cremonini conversano davanti al Regio la sera dell'inaugurazione di TorinoDanza 2017 Non sono un giudice amministrativo né, per mia fortuna, un politico.  Io racconto i fatti. Il fatto è che Francesca Leon e Anna Cremonini sono cugine. La futura direttrice di TorinoDanza, Anna Cremonini , è  figlia dell'ex sindaco di Parma Aldo Cremonini e della signora Maria Grazia Vozza nota Graziella . La mamma dell'assessore Francesca Leon è l a signora Valeria Vozza, vedova del professor Paolo Leon. Vozza e Vozza: incuriosito dalla coincidenza, whatsappo l'assessore Leon: "Per caso tu e Anna Cremonini siete parenti? Ho notato che le vostre mamme hanno lo stesso cognome". Francesca Leon risponde: "Sì, è mia parente di quarto grado"   (parente di quarto grado significa cugina prima , ma suona meno intimo, NdG) . E aggiunge: "Come sai per TorinoDanza la selezione è stata fatta attraverso una commissione dove la Città non...

IL DISGUIDO DELLE AFFISSIONI: PROVE TECNICHE DI CADUTA DAL PERO

I fatti sono noti, e ben descritti dai giornali : qualche giorno fa gli organizzatori di alcune fiere d'arte che affiancano Artissima nella densa settimana dell'arte contemporanea a inizio novembre (tipo The Others, Flashback, Flat) hanno ricevuto dal Comune una mail che li sollecitava a cacciare altri soldi per esporre i manifesti, perché "una modifica del regolamento in materia di affissioni non gli garantiva più lo sconto riconosciuto alle manifestazioni culturali patrocinate, in quanto fiere commerciali e non culturali": in effetti, quelle fiere d'arte prevedono la vendita di opere d'arte. No, niente tome e culatelli. Solo opere d'arte.  Stava scritto così, nella mail: "Il Regolamento Comunale 148 articolo 6 comma 1 lettera c), come modificato ad aprile dell’anno corrente... non ci consente di applicare alcuna riduzione agli eventi fieristici e/o promozionali, anche se in presenza di Patrocinio". C'è stata una mezza sollevazione. Segu...

SALONE ALLA SVOLTA: LIQUIDANO LA FONDAZIONE

In cabina di regia: Massimo Bray, Sergio Chiamparino e Mario Montalcini Oggi si è riunito il Cda della Fondazione per il Libro. Le decisioni erano nell'aria. Intanto, il bilancio: con la svalutazione del marchio , il passivo è inevitabile. La cifra esatta sarà comunicata il 19, all'Assemblea dei Soci. Ma è intuitivo che s'aggiri sul milione  e mezzo. A quel punto, i soci superstiti dovranno decidere se ricapitalizzare o meno. Tutto considerato, è quasi certo che non ricapitalizzeranno.  Quindi la Fondazione sarà messa in liquidazione. Ciò accadrà ai primi di novembre.  Secondo procedura, il liquidatore dovrà recuperare i crediti e pagare i debiti. I crediti maggiori la Fondazione li vanta nei confronti degli enti local i, per via dei contributi arretrati e delle commesse mai pagate : considerate le condizioni economiche degli enti locali, riscuotere quei crediti sarà una bella impresa .  Il debito più  gravoso della Fondazione è verso Gl, per gli arretr...

ZENNI, AMARO ADDIO. PER IL JAZZ "CAMBIO DI DIREZIONE POLITICA"

Direzione politica. Il nuovo direttore indica alle masse i gloriosi destini del Festival Jazz Ma è mai possibile oh porco d'un cane che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi... (De Andrè-Villaggio, "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers") Adesso comincia il teatrino della successione a Narrazioni Jazz. Dopo che il piccolo e innocente Gabo ha rivelato, giovedì scorso 12 ottobre, data della scoperta dell'America, che sora Leon armeggiava per mettere alla porta il direttore Stefano Zenni , sono successe alcune cose buffe. Dopo averci pensato su il giusto, sabato 14 ottobre alcuni giornali hanno ripreso paro paro la notizia, beninteso senza citare la fonte. E così, avendolo scritto pure i giornali, Zenni ha deciso di dire la sua su Facebook, e stamattina ha pubblicato due post. Uno di assortiti ringraziamenti e saluti , e va bene così. L'altro, però, è più interessante . Vale la pena di leggerlo: L'addio di Zen...

TEATRO RAGAZZI PRENDE IL CONCORDIA

Ieri sera sono andato a teatro Concordia di Venaria per il concerto di De Gregori. Detto per inciso: uno dei migliori concerti del Principe da anni: intanto perché ha la band ridotta all'essenziale e senza la batteria, così ti godi la melodia e capisci le parole, e vi assicuro che è una figata; e poi perché in scaletta c'è un mucchio di canzoni che non fa quasi mai e che io invece adoro, tipo "Il cuoco di Salò". Ma tranquilli, non m'è tornata la voglia di fare il critico musicale. Il post è sul futuro del teatro Concordia, che a quanto pare adesso ha un futuro.  Il Concordia è proprietà del Comune di Venaria, che lo possiede tramite la controllata Asm. La gestione è affidata alla Fondazione Via Maestra - anch'essa al cento per cento del Comune. Ma la giunta cinquestelle di Venaria ha progetti diversi e finora abbastanza confusi; vuole sciogliere la Fondazione, ma non è chiaro chi potrebbe gestire il teatro . Una soluzione ora è possibile: si è fatta avanti ...

LA TOP TEN DELLA SETTIMANA

I dieci post più letti dall'8 al 14 ottobre NIZZA & SACCHI: MACCHE' PORTICI DI CARTA, SOLO BANFATE MUNICIPALI 8 ott 2017 TORINO BARACCA: PIAZZA VITTORIO E' DI NUOVO SOTTO ATTACCO 13 ott 2017 NARRAZIONI JAZZ SENZA PACE, CERCANO UN NUOVO DIRETTORE 12 ott 2017 LOVERS: SETTEMILA PRESENZE IN MENO E RISCHIA L'ACCORPAMENTo: MA VOGLIAMO PARLARE DEGLI SPONSOR? 13 ott 2017 LA GAM E' MALCONCIA? DOVRESTE VEDERE LA FONDAZIONE MUSEI... 9 ott 2017 IL MARCHIO DEL SALONE: UN CAPOLAVORO A PIU' MANI 9 ott 2017 NEWS DALLA CITTA' DEI CONTI MASCETTI 12 ott 2017 LO STATO DELL'ARTE 1: IL PATTO D'ACCIAIO PAGELLA-TURETTA 12 ott 2017 LO STATO DELL'ARTE 2: E CIBRARIO VORREBBE APRIRE UN BAR 12 ott 2017 MONDADORI A CANOSSA: TORNIAMO AL SALONE 10 ott 2017