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Visualizzazione dei post da luglio 8, 2018

C'E' UNA NUOVA STAR IN CITTA': SI CHIAMA WILLIE PEYOTE

A star is born. Sold out ieri sera al Flowers Festival per Willie Peyote Willie Peyote è ufficialmente una star. Ieri sera ha spaccato di brutto. Sold out al Flowers: che non significa semplicemente quattromilanovecento paganti, che buttali via; significa, a Torino, una consacrazione, se il concerto è perfetto e la gente è entusiasta e senti nell'aria quel certo non so che, qualcosa che è difficile spiegare ma che conosce benissimo chi la musica l'ha bazzicata per tanti anni e si accorge che è quella sera è la sera speciale. Non è stata una sorpresa, si sapeva che sarebbe accaduto; s'era già capito con i tre sold out consecutivi all'Hiroshima quest'inverno, che Willie aveva fatto il passo definitivo e non lo fermava più nessuno e quest'estate il sold out al Flowers era garantito, da scommetterci la casa. I fondamentali c'erano tutti, la sua musica è la musica giusta al momento giusto, e lui ha le doti e sa cosa scrivere e come scrivere e cosa dire e

MUSEO FICO E PERIFERIE: SOLDI DAL MIBACT

Il Museo Ettore Fico, con il progetto "Come ti apro la città-Il museo inclusivo", è tra i dodici vincitori (l'unico in Piemonte) di “Prendi Parte! Agire e pensare creativo”, il bando promosso dalla Direzione generale arti e architettura contemporanea e periferie del MiBACT per il finanziamento di iniziative culturali che prevedano la realizzazione di attività creative nelle aree caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, con il coinvolgimento di giovani tra i 18 e i 29 anni - con particolare preferenza per i Neet (ragazzi che non studiano e non lavorano). Il progetto del Museo Fico si è classificato all'undicesimo posto e riceverà un finanziamento ministeriale di 55 mila euro a fronte di un costo complessivo di 81 mila. Tutti i progetti puntano a coinvolgere i giovani in attività come la gestione museale, l’organizzazione di mostre e manifestazioni, il giornalismo civico e lo sviluppo di progetti di fotografia sociale o di street art, con un focu

JAKE BLUES, RONALDO E LE BRAVE MASSAIE: COSI' TORINO AFFRONTA LE SUE SFIDE

"It wasn't my fault!" Non è stata colpa mia! Davvero, sono sincero... Ero rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight! C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio! (Jake Blues) Dai, onestamente: usiamo pure il termine "calo", per carità di patria, però perdere il 7,8 per cento delle presenze nei musei nei primi quattro mesi del 2018 , rispetto agli stessi mesi del 2017, potremmo anche definirlo "crollo". Ma non ne faccio una questione lessicale: ciò che davvero mi manda ai matti, nel calo (o crollo) delle presenze nei musei nei primi quattro mesi del 2018 è l'atteggiamento da John Belushi dei nostri zuavi: sì, però pioveva... sì, però i ponti cadevano male... Raga, e le cavallette? Avete dimenticato le cavallette? Così si com

MOLE NEWS: FIBONACCI SEMPRE ACCESO

Per la serie "Facciamo qualcosa di simpatico che aiuti anche il turismo", ricevo dall'ufficio stampa del Comune e pubblico: "Il volo dei numeri", opera dell’artista Mario Merz ispirata alla serie di Fibonacci, collocata sulla cupola della Mole Antonelliana nel 2000, resterà d’ora in poi costantemente accesa, dall’imbrunire di ogni giorno fino all’una d’estate e a mezzanotte d’inverno. I numeri “in volo” nell'installazione di Merz sono quelli della serie di Leonardo Pisano, detto Fibonacci. Il matematico medievale toscano – che introdusse tra l'altro in Italia l'uso delle cifre arabe ( utile informazione per gli indinniati, NdG ) - così sintetizzava la progressione che, in natura, determina la crescita e la proliferazione delle forme: in questa successione, ogni numero è la somma dei due precedenti. L’artista ha più volte utilizzato la serie di Fibonacci come elemento delle sue installazioni; allo stesso modo, è stato fra i primi ad assumere la luce f

ANDREMO AL MASSIMO: IL SENSO DEL MUSEO PER TOFFETTI

Capita che gli intermezzi diano più soddisfazione di ciò che intermezzano. Tipo ieri. In mattinata vado alla Rai in via Verdi perché al Museo della Radio edella Televisione hanno attrezzato il percorso di visita con un layout e varie modernità che rendono "accessibile" l'esposizione a non vedenti e non udenti. Bello e giusto. Però non sono esattamente gli argomenti di cui mi occupo. Quindi ci vado più che altro per vedere un caro amico e collega che lavora in Rai a Milano: le sue trasferte torinesi per me sono una gran gioia. E poi alla presentazione partecipano Chiarabella e il Chiampa, ed è sempre divertente vederli ciappettare fitto fitto con la mano sulla bocca per non farsi leggere il labiale: eventualità tutt'altro che remota in una conferenza a cui partecipano per l'appunto numerosi non udenti.  Il Chiampa, en passant, mi dice che la storia del Salone del Libro non l'ho centrata, e che le cose non stanno esattamente come le racconto ; ma non mi

ARTE E MOSTRE, 700 MILA EURO DA FONDAZIONE CRT

Ricevo e volentieri pubblico:  Residenze artistiche, laboratori didattici e workshop, collezioni sacre, mostre, progetti di archiviazione e di esposizione: sono  54 le iniziative artistiche e culturali  in  Piemonte  sostenute  dalla  Fondazione CRT  con il bando “Esponente 2018”, che eroga contributi fino a  25.000 euro  ciascuno per un investimento complessivo di oltre  700 mila euro . Nel  Torinese  hanno ottenuto il sostegno della Fondazione CRT ben  27  manifestazioni. Tra queste, partendo dal capoluogo piemontese, CRIPTA747, programma cittadino di studi in condivisione dedicato ad artisti, curatori e ricercatori, nazionali e internazionali; The Sharing, piattaforma cross-disciplinare per la promozione di arte e cultura contemporanea nell’epoca digitale; i progetti Antropocene dell’Associazione Culturale Parco Arte Vivente e “Verso un’economia circolare” del Museo A Come Ambiente; e ancora Fo.to-Fotografi a Torino, la kermesse dedicata alla fotografia che anima Torino attr