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Visualizzazione dei post da ottobre 2, 2022

VIEW, PURCHIA E UN MODESTO RAGIONAMENTO SUI CONTRIBUTI PUBBLICI

Da tempo immemorabile, in questo periodo dell'anno, la pantomima era sempre la stessa: c'era la presentazione di View Conference , la direttrice Maria Elena Gutierrez si doleva delle ristrettezze economiche, io guardavo i conti, come al solito alla voce "contributi di Regione e Comune" c'erano zero euri o poco più, io scrivevo il solito pezzo ( qui trovate un florilegio... ) prendendomela con la cecità delle amministrazioni locali che ignoravano l'importanza di quella manifestazione, gli assessori facevano finta di niente, e tutto restava come prima. Tempo perso. L'altro giorno ho invece potuto apprezzare l'atipico stile comunicativo dell'assessore Purchia, che se la pungi sul vivo non te le manda a dire; te le dice fuori dai denti, però le sue ragioni te le dice. Morale della favola: alle Ogr c'è la presentazione di View, io arrivo presto, prendo atto che quest'anno il contributo della Regione è di 30 mila euro e quello del Comune zero (a

FUORI SCHWARZ, JOUVIN SCEGLIE SANDRI COME DIRETTORE ARTISTICO DEL REGIO

Cristiano Sandri Era nell'aria fin dai tempi del commissariamento, e alla fine è accaduto: Sebastian F. Schwarz lascia il Regio a dicembre, alla scadenza del suo mandato, e lascia il posto a  Cristiano Sandri, attuale responsabile della programmazione artistica del Festival Verdi e del Teatro Regio di Parma. Lo ha scelto (beninteso con il benestare del Consiglio d'indirizzo) il sovrintendente  Mathieu Jouvin, ponendo fine ai traccheggiamenti: fin dal primo giorno Jouvin non sembrava troppo convinto sul conto di Schwarz, ma ancora una decina di giorni fa stava sul vago, e in un'intervista per il Corriere si era limitato una frase schiscia schiscia, che però a rileggerla oggi suona come un annuncio di benservito: "È un ottimo professionista, come sempre qualcosa va bene, qualcosa meno, vedremo nei prossimi mesi: per conoscerci e capire se c'è intesa serve tempo, vedremo nei prossimi mesi". I mesi sono lestamente diventati giorni, a quanto pare. Poi il comunicat

GAM, TORNA VISIBILE L'OTTOCENTO (MA SOLO FINO AD APRILE)

Sesso e nobiltà: la sala dedicata a Giacomo Grosso Spesso l'assenza ci induce a desiderare ciò o chi abbiamo perduto, e che magari consideravamo meno di zero quando l'avevamo quotidianamente sotto gli occhi. È una strategia quasi infallibile nelle guerre d'amore. Chissà se funziona pure con le mostre d'arte. Voglio dire: la Gam inaugura una un'esposizione temporanea dedicata alla propria collezione dell'Ottocento (per la precisione, le opere in mostra appartengono tutte alla seconda metà di quel secolo). Trattasi della collezione che i torinesi hanno bellamente negletto finché è rimasta aperta al pubblico al secondo piano del museo; ma che ora, divenuta invisibile a causa dei lavori che hanno imposto la chiusura a tempo indeterminato di quel secondo piano , già ci appare come un tesoro negato, una favolosa isola non trovata di cui si favoleggiano meraviglie. L'assenza, per l'appunto, che suscita il desiderio dell'assente. Dunque, "a grande richi

TEATRO STABILE: LA STRATEGIA ANTI-CRISI

Filippo Fonsatti Riporto anche qui l'intervista al direttore del Teatro Stabile Filippo Fonsatti , uscita domenica scorsa sul Corriere e non reperibile on line. Con ampio anticipo sulla scadenza, il CdA del Tst ha deciso di confermare Fonsatti alla direzione per altri quattro anni . Conferma scontata, visti i risultati... Ancora una volta lo Stabile ha fatto l'en plein, premi a pioggia e il riconoscimento del Fus per il 2022/24 con il punteggio artistico più alto fra i Teatri Nazionali. Ho imparato nella vita a non dare nulla per scontato, e a mettermi in discussione sempre. Non bisogna vivere di rendita ma guadagnarsi tutti i giorni la posizione e il rispetto. Tutto ciò che facciamo è finalizzato a offrire ai nostri artisti le migliori condizioni di lavoro. Allo Stabile stiamo crescendo una generazione. Il nostro regista associato Leonardo Lidi ha 32 anni e quest'anno mette in scena un testo di un autore che ne ha 21. È una scommessa, ma ne vale la pena. Intanto siete

CRONACA DI UNA PRIMA QUASI PERFETTA

La notizia più rilevante della serata che ieri al Carignano ha aperto la stagione dello Stabile è che sembrava una vera "prima": tipo che c'era questo e c'era quello, ma c'era pure il sindaco. Ora, direte voi, non è 'sta gran notizia, che ci sia il sindaco di Torino alla prima dello Stabile di Torino. Sbagliato: in realtà era un bel po' che non avvistavo un sindaco di Torino alla prima dello Stabile di Torino. E p ure da questa circostanza si può valutare la vastità dell'ormai proverbiale Culo di Lo Russo: per la sua personale "prima alla prima" il vispo Stefano ha beccato uno spettacolo che valeva davvero la pena di vedere.  Non sono un critico teatrale, quindi il mio parere vale quello di un qualunque spettatore. Ma - detto da spettatore qualunque a spettatori qualunque - fate come il sindaco e cercate di non perdervi "Il crogiuolo" di Arthur Miller che va in scena al Carignano fino al 23 di questo mese.  Anch'io, come qualunq

IN DIECIMILA A TORINO SPIRITUALITÀ

L'incontro d'apertura di Torino Spiritualità, lo scorso 29 settembre con Lilian Thuram e padre Zanotelli La diciottesima edizione di Torino Spiritualità ha chiuso in gloria con l’incontro-evento con il Premio Nobel Orhan Pamuk oggi pomeriggio nella chiesa di San Filippo Neri. Il successo di pubblico è certificato di 10 mila presenze da giovedì 29 settembre a oggi: 44 incontri, tutti sold out, con 85 ospiti italiani e internazionali, 6 laboratori esperienziali, 6 camminate spirituali tra Valle d’Aosta e Piemonte, circa 50 volontari per 13 location nel cuore della città, tra il Circolo dei lettori e il Museo del Risorgimento, le nuove Gallerie d’Italia, l’Aula magna della Cavallerizza Reale e San Filippo Neri.

IL CARO-BOLLETTE NON FA PAURA ALLO STABILE

"Il crogiuolo" di Arthur Miller inaugura domani al teatro Carignano la stagione dello Stabile Domani al teatro Carignano si apre la stagione dello Stabile con “Il crogiuolo” di Miller, diretto da Filippo Dini. Filippo Fonsatti assisterà alla prima con in tasca il suo terzo mandato di direttore del Tst.  Così ho pensato che valesse la pena di scambiarci quattro chiacchiere in vista di una stagione che si preannuncia complicata sul versante dei conti, anche per un'istituzione robusta come lo Stabile. Fonsatti mi è sembrato sereno. "È vero - mi ha detto - per le bollette noi in genere spendevamo dai quattrocento ai cinquecentomila euro all'anno, metà per la luce e metà per il gas, e adesso prevediamo un aumento fra il 250 e il 300 per cento. I costi al teatro Carignano saliranno da 300 a 900 euro al giorno, e alle Fonderie Limone da 400 a 1.200. Ma abbiamo gli strumenti per gestire la situazione". Come, e con quali strumenti, Fonsatti intenda fronteggiare la cr