L'assessore alla Cultura Antonella Parigi Un albo dei "professionisti della cultura". L'assessore Parigi ci prova, per dare ordine e voce a un comparto produttivo importante (almeno 40 mila addetti in Piemonte) ma frammentato e senza potere contrattuale. Si sa come vanno le cose nell'ambiente, più che mai in questi tempi grami: ciascuno crede di potersi salvare da solo, e tutti finiscono sgozzati dalla mannaia dei tagli . Di conse guenza l'assessore alla Cultura non conta un cazzo perché non rappresenta nessuno e non ha nessuna lobby a sostenerlo e nessun peso elettorale. Naturale che, quando si discutono i bilanci, sia il primo a subire i peggio sfregi . Quindi, al di là delle motivazioni ufficiali ( razionalizzare , "fare sistema", foto grafare l'esistente, tutte quelle frasi fatte che ben conosciamo), credo che creando l'albo de gl i operatori della cultura la Parigi punti ad aiutarsi aiutandoli : l'idea di fondo è dare una ...
L'ANSiA della cultura torinese