Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre 4, 2015

ESPOSITO SUL SALONE: IL GIUDICE MI CONVOCHI

Stefano Esposito, senatore torinese, sul Salone al Lingotto ha un'opinione sua Sono le due e mezza del pomeriggio e bighellono fra le bancarelle di Portici di Carta in via Roma, quando all'altezza del Lux chi ti incontro? Stefano Esposito. Il senatore torinese del pd. Il crociato della Tav. L'uomo che Renzi spedito al Comune di Roma come badante di Marino. E che oggi, semidisoccupato - almeno come assessore romano - se ne va a spasso pure lui, con la famiglia, a godersi la bella giornata di sole. Due premesse doverose Prima di continuare vi devo due premesse, per onestà intellettuale e informazione del lettore. La prima premessa : non sono amico di Stefano Esposito. Ci conosciamo, ovviamente, e quando capita conversiamo. Spesso non condivido le sue posizioni, a volte proprio non mi piacciono . Ma i nostri rapporti, benché superficiali, sono assai civili. Esposito per un giornalista è una fonte preziosa, seppur da mane g giare con prudenza . Esperto di ogni meandro

PORTICI DI CARTA: GLI ISPETTORI HANNO DETTO SI'

Fassino s'intrattiene con piccini e baby sitter mentre Braccia se la ride Dopo tante brutture e miserie , oggi il Salone del Libro mi ha regalato un giorno buono. Merito di Portici di Carta , e dei librai torinesi che sono l'anima di questa libreria lunga due chilometri che come sempre ha attirato, e attirerà anche domani, domenica, migliaia di torinesi. Che guardano, toccano e moltissimi persino comperano libri . Roba da non credere. L'ispezione di Chiampa&Fassi Tra la folla del sabato pomeriggio sgusciano anche il Chiampa e Fassino (accompagnato dal fido Braccia) per mostrare il loro appoggio nell'ora più buia, e intanto ispezionare i risultati del lavoro degli uomini e delle donne del Salone che nel pieno della bufera soffrono come bestie per la marea di merda che quotidianamente gli si rovescia addosso dalle inchieste dei giornali, e dall'estrosa gestione della crisi da parte dei vertici; e nonostante ciò si sbattono per salvare la bandiera, e ciò ch

PORTICI DI CARTA PARTE SENZA PRESIDENTE

Stamattina, all'inaugurazione di Portici di Carta, la "libreria all'aperto" organizzata dal Salone del Libro, brillava per la sua assenza la presidente del Salone del Libro Giovanna Milella. Il treno che doveva portarla alle 10 a Torino è stato soppresso. Milella sarà presente agli incontri del pomeriggio.

BELLE SCOPERTE E FIGURE DI MERDA: IL CREPUSCOLO DEL SALONE

Braccialarghe e Fassino: il Comune ha sempre voluto il Salone al Lingotto "Muera la intelectualidad traidora! Viva la muerte!" (José Millán-Astray y Terreros, fondatore della Legione Spagnola e franchista della prima ora, contesta il rettore dell'Università di Salamanca Miguel de Unamuno. E' il 12 ottobre 1936, la Guerra civile spagnola è cominciata da tre mesi, Francisco Franco è Generalissimo da dieci giorni, Federico Garcia Lorca è già stato assassinato)  

CFM, E' FATTA: LEZIONI DAL 5 NOVEMBRE

Dopo lun ghi tracche g giamenti burocratici, l'impasse è superata e i corsi del CFM, la scuola civica di musica , potranno partire re golarmente il 5 novembre. Trascinatasi per quattro mesi di rimpalli fra uffici, la questione si è risolta in due giorni quando gli inse gnanti hanno reso pubblico il loro problema , ottenendo così un incontro con l'assessore Braccialar ghe . Adesso le iscrizioni sono aperte. I vecchi allievi saranno contattati per mail dalla segreteria ; invece per nuove iscrizioni biso gna inviare una mail a corsi.musica@comune.torino .it

AL VOLANTE CONTRO LE BICI ALL'ORA DI PUNTA. COSA NON SI FA PER AMORE DI CINEMAMBIENTE...

Una scena del documentario "Bikes vs Cars" di Fredrick Gertten, in prima stasera al Massimo per CinemAmbiente Ci siamo. Oggi sconto la mia inconsulta disponibilità a cacciarmi per amore in situazioni deprecabili. Per amore e solo per amore di CinemAmbiente , un festival povero e bello e importante, ho infatti accettato di partecipare a una stravagante gara "Bikes vs Cars". Al netto dell'anglismo, si tratta di questo: alle 18,30 sei malcapitati (fra cui il sottoscritto) dovranno partire - tre in macchina e tre in bicicletta - da tre punti diversi della città (Il Museo A come Ambiente, Porta Nuova e lo Stadio Olimpico) e raggiungere il cinema Massimo, rispettando il codice della strada e parche g giando re golarmente all'arrivo . Lo scopo è evidente: dimostrare che in città ci si sposta più rapidamente in bici che in auto. La scelta di gareggiare nell'ora di punta garantisce una scontata vittoria ai ciclisti.  La previsione di pioggia mi ispira la

LA SCHIACCIATA DELLA HOLDEN

Mauro Berruto: dall'Italvolley alla Scuola Holden Con la lezione dell'ex allieva Alice Rohrwacher si è aperto il nuovo anno della Scuola Holden per gli studenti in Storytelling & Performing Art. La regista ha inaugurato Holden Start, due settimane di lezioni ed eventi, con grandi personaggi che offrono agli allievi una panoramica sulle tecniche di narrazione. Centosessanta, su 700 richieste, gli ammessi al nuovo biennio. Intanto, narrazione per narrazione, vi narro che Alessandro Baricco lascerà la carica di amministratore dele gato della Holden. La lascerà a Mauro Berruto . Sì, proprio l'ex commissario tecnico della Nazionale di volley. Non stupitevi. Berruto, torinese, è un motivatore nato e uno storyteller naturale. La sua lettera di addio a Italvolley   è quanto di più holdeniano mi sia capitato sotto gli occhi dai tempi di Salin ger. L'operazione ha una lo gica e una su g gestione molto baricchesche. E farinettesche.

ADDIO A MASSIMO SCAGLIONE

Il re gista Massimo Sca glione Massimo Sca glione è morto. Era nato a Garessio il 13 settembre di 84 anni fa. La sua storia è la storia del teatro, della radio, della televisione, del cinema a Torino, e in Italia, nel Novecento. Raccontarvi chi è stato Massimo Sca glione, qui e ora, sarebbe ozioso; le g getevi Wikipedia se non lo sapete. Ma se non sapete chi è stato Massimo Sca glione siete o molto giovani o molto disinformati. E di sicuro non siete torinesi. Perché il rapporto fra Sca glione - re gista e autore di respiro nazionale - e la sua Torino è stato un rapporto talmente stretto e complice e profondo da lasciare se gni indelebili  nel tessuto culturale della città, e nella memoria di chiunque abbia avuto la fortuna di assistere ai suoi spettacoli. Da ra gazzo ho molto amato il suo "Teatro delle Dieci" ; da uomo non ho condiviso alcune sue scelte politiche, ma ho sempre ammirato il suo lavoro, la sua intelli genza, la sua acutezza e libertà di giudizio. Mi piac

CFM: BRACCIALARGHE S'IMPEGNA

Svolta positiva nella vicenda del Centro di Formazione Musicale . O g gi l'assessore Braccialar ghe ha incontrato i docenti e ha preso alcuni impe gni: 1) Ha garantito la ripresa dei corsi per novembre (come di consueto) con tipologia di contratto adottato finora, sino a fine anno. 2) Ha promesso, per l'anno nuovo,  che si adoprerà per ottenere in tempi brevi, dalla commissione competente, la certificazione del contratto (Co.co.co.-Certificato) richiesto dai docenti. 3) La segreteria del CFM è già al lavoro con le iscrizioni degli allievi, allo scopo anche di recuperare il tempo perduto negli ultimi travagliati mesi. Nella notte il presidente della Commissione cultura del Comune, Luca Cassiani, ha twittato: "Per il CFM c'è l'impegno della città. Buona la soluzione, ora si parte".

AL SALONE VOLANO GLI STRACCI: PICCHIONI MESSO ALLA PORTA SMENTISCE MILELLA

Una semplice formalità. La procedura corrente per il passaggio di consegne in caso di successione ai vertici del Salone Il CdA del Salone del Libro decide di mettere alla porta l'ex presidente Picchioni, e Picchioni rea g isce con una nota durissima. Nella stessa nota il Rolando furioso smentisce l'attuale presidente del Salone, Giovanna Milella, quando afferma che i dati delle presenze al Salone erano "se cretati" e che Picchioni si era sempre rifiutato di mostrar glieli . La nota di Picchioni Ecco il comunicato che Picchioni ha conse gnato o g gi all'Ansa: "Leggo allibito che ieri il Cda della Fondazione avrebbe deciso di vietare l'ingresso nella sede della stessa a chiunque non ricopra più incarichi. Se un tale diktat si riferisce alla mia persona è, a dir poco, ben triste che chi ha tenuto alto, attraverso la Fondazione per il Libro, il valore e il prestigio della città di Torino riceva tanto ingrato ostracismo. E, se corrisponde al vero,

C'E' VITA INTELLIGENTE IN GIUNTA: UN ASSESSORE SI OPPONE ALLE BARACCHE

Dove ti metto il cono. La via torinese al decoro urbano Le scoperte scientifiche non cessano di stupirci. Non solo c'è acqua su Marte, ma addirittura arrivano se gnali di vita intelli gente dalla giunta comunale.  Ieri l'assessore al Commercio Domenico Man gone , l'uomo che trova simpatico riempirci il centro storico di favelas , ha presentato una delibera per autorizzare sabato prossimo l'ennesima baraccopoli , un "mercato vinta ge" (ovvero i soliti gazebi con quattro stracci e quattro ciapa puer ) in via Buozzi e via Amendola. Sussulto di dignità: l'assessore Lorusso dice no alle baracche E a questo punto un assessore - uno solo, ma è già tanto - ha avuto un sussulto di di gnità e si è incazzato. Massimo rispetto. Questo eroe bor ghese si chiama Stefano Lorusso ed è assessore all'Urbanistica. Ecco in sintesi cos'ha obiettato l'assessore Lorusso a Man gone, i l profeta della tenda circassa:  1) il centro storico è stato oggetto di

SALONE E CIRCOLO, NOZZE RINVIATE

Marco Pautasso Ciondolavo in via Santa Teresa attendendo il lieto evento della conferenza stampa del Salone . E per dare un senso alla giornata mi infilo nell'ufficio di Marco Pautasso. Vorrei il punto di vista del Salone a proposito della "scomparsa" del Circolo dei Lettori da Portici di Carta. E in generale sulla futuribile "unione" tra le due potenze del libro sabaudo: stato di avanzamento dei lavori e "sentiment" della truppa. Marco Pautasso nell'organigramma del Salone è "direttore degli eventi e delle attività culturali". Da anni immagina i palinsesti, fa succedere le cose, progetta, costruisce e si fa un mazzo tanto. Il piccolo grande duro indispensabile lavoro quotidiano. Senza quel lavoro, il Salone non ci sarebbe. E secondo me Pautasso sarebbe il direttore perfetto per il dopo-Ferrero. Lo penso non da oggi. Sostiene Pautasso Ad ogni modo. Domando a Pautasso come mai quest'anno il Circolo non sia più coinvolto in Por

DESPARECIDOS D'AUTUNNO: I CORSI DI FORMAZIONE MUSICALE

Chi l'ha visto? "I love Civica" è la pagina Facebook creata dai docenti per tenere viva l'attenzione sulla crisi del CFM Sono a rischio di estinzione i corsi di musica del CFM (Centro di Formazione Musicale, la scuola civica di musica - in media 450 allievi - attiva da 37 anni, considerata un'eccellenza culturale e sociale torinese e italiana) e anche i corsi di musica presso la struttura riabilitativa del carcere delle Vallette.  Una volta tanto, il problema non sembra essere la mancanza di fondi. L'intoppo è ridicolo e - come spesso accade con gli intoppi ridicoli - apparentemente inestricabile : dopo che il "Jobs Act" ha cancellato i Co.co.pro. non si riesce a individuare una diversa forma contrattuale per i docenti, tutti musicisti e concertisti di valore. Alla se greteria del CFM sono già arrivate oltre cento richieste di iscrizione; ma al momento non è possibile dare risposte certe, e le iscrizioni sono sospese . Il corpo insegna

MILELLA & FERRERO FANNO IL PUNTO SUL SALONE: UN POST NOIOSO MA INEVITABILE

Il meditabondo Ernesto Ferrero e la faconda Giovanna Milella Un'inutile giornata a ciondolare in via Santa Teresa. L'incontro con la presidente Giovanna Milella e il direttore Ernesto Ferrero non ha aggiunto niente di nuovo alla vicenda del Salone, a parte il mio fermo convincimento che sprechiamo tempo prezioso, io a scrivere e voi a leggere: Tant'è che l'unica cosa interessante che ho portato a casa ve la scriverò in un altro post, più tardi. Adesso vorrei soltanto assolvermi dall'uggioso dovere che mi sono inflitto di riportare le "notizie" (vabbè, esageriamo) di giornata. Della nomina ufficiale di Ferrero, del no all'Arabia Saudita e del focus sulla letteratura araba vi ho detto nel post di oggi pomeriggio . Posso aggiungere un particolare che forse interesserà qualcuno, e che di sicuro tranquillizzerà la signora Ferrero. Prima di congedarmi domando a Ernesto "allora, ti pagano o non ti pagano?" e lui sorride e risponde "ved

SALONE: FERRERO RESTA, NIENTE PAESE OSPITE

È appena terminato il CdA del Salone del Libro. È durato tre ore. Nonostante le catastrofiche previsioni della vigilia, pare non sia successa una benamata ceppa. O quantomeno non risulta al momento che si siano spalancati scenari drammatici. Naturalmente i consiglieri riconoscono che la situazione è difficile, e sono intenzionati a vederci chiaro. Però nessuno sembra essersi emozionato per la vicenda delle presenze più o meno gonfiate. Da quanto trapela, la questione è stata (momentaneamente?) accantonata con la considerazione che il "make up" (cit. Ferrero) sui dati di pubblico è pratica comune a tutte le manifestazioni di massa. In effetti, non sta a me ricordare la mirabolante cifra di 225 mila spettatori coraggiosamente attribuiti allo scorso Jazz Festival dal  Comune  di Torino. Dalle indiscrezioni di fine riunione (alle 16 è prevista una conferenza stampa) si apprende che Ernesto Ferrero resta saldo al suo posto di direttore editoriale, in carica effettiva da oggi. C