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Visualizzazione dei post da novembre 11, 2018

OCCASIONI PROFESSIONALI AL TFF: NASCE TORINO FILM INDUSTRY

I presidenti del Museo del Cinema, Toffetti, e di Film Commission, Damilano Non è un argomento particolarmente eccitante, o di vasto interesse popolare. Ma un blog che si occupa di politiche e lavoro culturale a Torino non può trascurare un'occasione come Torino Film Industry, il nuovo "contenitore" che nei giorni del Tff mette a disposizione degli operatori professionali (autori, studi tecnici, produttori, distributori) un calendario unico, riunendo in due sedi  (il Circolo dei Lettori e Film Commission di via Cagliari) convegni, masterclass, workshop, opportunità business e incontri one-to-one ai quali parteciperanno tutti i grandi players della produzione e distribuzione nel settore audiovisivo, dalla Rai a Sky.  A questo link trovate tutte le informazioni utili. L'idea - che nasce da una proposta del nuovo presidente del Museo del Cinema Sergio Toffetti - di collegare e mettere a sistema le varie iniziative che nei giorni del Festival già da alcuni anni s

IL SALONE ALL'ASTA PER MEZZO MILIONE: ECCO L'AVVISO DI VENDITA

E' stato pubblicato l'avviso di vendita all'asta dei beni dell'ex Fondazione per il Libro. Entro la vigilia di Natale sapremo chi metterà le mani sul marchio del Salone. A questo link trovate il testo completo dell'avviso, allegati compresi.  Io ho cominciato a leggermeli l'intera pappardella: stamattina pubblico sul Corriere le primissime osservazioni che riguardano il prezzo di vendita e il "radicamento territoriale" del Salone ( qui c'è il link ).  Nell'articolo scrivo della base d'asta di 500 mila per l'intero patrimonio dell'ex Fondazione, e in particolare quella di 355 mila per il marchio. L'avviso d'asta conferma le perplessità che ho già espresso sul blog qualche giorno fa : il prezzo proposto è minimo - anche per un'asta fallimentare - rispetto ai quasi due milioni della perizia 2009; ma insolitamente alto - per un'asta fallimentare - rispetto ai 215 mila della perizia 2017. Circa il "radicamento te

REGIO, A CIASCUNO IL SUO: IL GIUSTO PREMIO ANCHE PER DILENGITE

Pier Luigi Dilengite, riformatore del Regio, è stato nominato "consulente ministeriale per le fondazioni lirico-sinfoniche" Every good boy deserves favour . Ogni bravo ragazzo merita un favore. Il Regio non è ancora fuori dalla crisi. Ma intanto hanno ricevuto i riconoscimenti del caso i suoi riformatori Roberto Guenno e Pier Luigi Dilengite, i due autori della famosa "mozione Giovara" , così chiamata dal nome dell' assessore supplente alla Cultura che l'ha voluta proporre al Consiglio comunale . Mozione che il sovrintendente Graziosi, ingaggiato per applicarla , adesso  si rivende nelle grandi linee come "piano industriale" per tenersi buone le fondazioni bancarie ed offrire al ministro amico Bonisola un pretesto per un intervento straordinario a favore del teatro lirico presieduto da Chiarabella. Intervento dovuto, in fondo: alla Raggi salvano l'Opera di Roma , e allora chi sarebbe Appendino, la piccola fiammiferaia? A ciascuno il

SE NON E' UN BLOCKBUSTER NEPPURE VAN DYCK, ALLORA ABBIAMO UN PROBLEMA...

Stamattina sul Corriere scrivo che il successo di pubblico per la mostra dei Macchiaioli alla  Gam (1145 visitatori al giorno) è sì buono, persino consolante, ma non mi pare che si possa definire, come invece lo definisce la Fondazione Musei, "straordinario": considerato il valore della proposta mi sarei augurato - e aspettato - di meglio. Quella dei Macchiaioli è una pittura "popolare", non richiede chissà quale preparazione per essere amata; e le opere che  si possono vedere in Gam sono tante e quasi tutte eccellenti. Davvero una simile proposta non può aspirare a molto più di mille visitatori al giorno? In una città come Torino? Antoon Van Dyck: "Ritratto del principe Tommaso Francesco di Savoia Carignano" Questi pensieri mi sono tornati in mente aggirandomi per le sale di Palazzo Reale che da oggi ospitano un'altra mostra, ancora più attrattiva ed eccellente: è "Van Dyck. Pittore di Corte" che i Musei Reali e la società Arthemisia

LA FETTA PIU' GROSSA: I SOLDI DELLA REGIONE, CHI NE APPROFITTA E CHI RESTA FREGATO

La parte del leon (2017, taglio della torta per i 40 anni di Settembre Musica ) Devo essere grato a quattro consiglieri comunali del M5S (Fornari, Giovara, Ferrero, Russi). Una loro recente interpellanza  mi ha infatti consentito di farmi un'idea precisa degli interventi economici della Regione a sostegno dei beni e delle attività culturali a Torino. E di scoprire una grave disparità nel trattamento riservato a Torino rispetto al resto del Piemonte. Voglio dire: accade sempre più sovente che i soldi della Regione salvino le chiappe a istituzioni torinesi che altrimenti finirebbero malissimo ( esempio preclaro la Fondazione Musei ); e ancora di recente ho potuto rilevare che la massima parte del sostegno finanziario alle iniziative del Weekend dell'Arte Contemporanea a Torino arriva dalla Regione. Tanto per fare un  paio d'esempi.  D'altronde mi risulta che la principale rimostranza che da sempre il territorio piemontese muove all'ente Regione è di essere t

IL FESTIVAL ARRIVA CON LA MOTO DI MORETTI E I CONTI DI TOFFETTI

En attendant Nannì. Moretti, as usual, verrà al Tff (questa volta pure con il suo nuovo film) Intanto manda avanti la Vespa di "Caro Diario" che egli stesso ha donato al Museo del Cinema e verrà esposta da domani alla Mole nel nuovo "Corner Moretti" allestito apposta per ospitarla Se c'è un rito cultural-giornalistico al quale non puoi mancare, a Torino, è la conferenza stampa del Tff . In verità non si capisce il perché. E' soltanto la replica, in tarda serata, di quella che si tiene a Roma a mezzogiorno; novità non ce ne sono mai; personaggi famosi neppure; è lunghissima e abbastanza noiosa.  Ma non puoi mancare, p erché il Tff è "il" Festival. E quella del Tff è "la" conferenza stampa. La messa cantata grande, con un suo rituale immutabile. La sala 2 del cinema Massimo, i posti a sedere tutti occupati, il tavolo dei relatori al quale, da sinistra, siedono nell'ordine i due assessori alla cultura, la direttrice del Tff E

DAY AFTER IN SALA ROSSA

The best show in town. La mitica Sala Rossa Oggi - dopo parecchio tempo - sono tornato a seguire il Consiglio comunale. Ci sono arrivato piuttosto stropicciato e annoiato, ben sapendo che non c'era nulla di interessante, almeno per me. Giusto un'interpellanza della piddina Foglietta a proposito del Natale e Capodanno maggici. In pratica chiedeva come pensano di pagare un mese di maghi, saltimbanchi, musicisti e mangiafuoco stanziando più o meno trecentomila euro, visto e considerato che soltanto mettere in sicurezza piazza Castello per la notte del 31 dicembre in base alle prescrizioni della Gabrielli potrebbe costare, ipotizza Foglietta, suppergiù 250 mila euro. E niente, la Leon ha risposto che quello è lo stanziamento massimo del Comune, ma daranno una mano anche Fondazione Crt e Iren, e loro "stanno lavorando" per chiudere gli accordi con importanti sponsor. Nulla di nuovo rispetto a quel che ho già scritto, insomma .  Foglietta voleva anche sapere come hann

HO SCOPERTO L'IDENTITA' SEGRETA DI CHIARABELLA

Chi si nasconde dietro la maschera della super-eroina sabauda? Non vi stupisca il titolo di questo post. Accade a volte che, seguendo sentieri in una certa direzione (nel caso specifico, Cioccolatò e i suoi derivati) si approdi a territori imprevisti e sorprendenti. Si chiama serendipity. Ma andiamo con ordine. Xavier Bellanca ("social media manager presso la Città di Torino" come certificato su Fb) stamattina mi ha fatto prendere un coccolone. Il giovanotto pubblica sulla sua pagina personale di Fb un post di vibrante soddisfazione per il successo di Cioccolatò . Come spesso accade in questo litigioso paese, si apre un vivace dibattito con chi non condivide tanto entusiasmo. E vabbè. S eguo con disinteresse il battibecco finché Bellanca non scrive: "A febbraio c'è stato Aspettando CioccolaTò". Mi son sentito gelare. Stai a vedere, mi dico, che sono i primi sintomi del rimbecillimento. Non ricordo più le cose. Terrore: già in questo paese passata una cer

EFFETTO MACCHIAIOLI: UNA CODA ALLA GAM

Insolite visioni: visitatori in attesa di entrare alla Gam, ieri. Nell'intera giornata di domenica 11 la Galleria ha totalizzato 2516 presenze Questa che vedete nella foto è la coda di ieri pomeriggio davanti alla Gam. Non è una coda lunghissima, ma è pur sempre una coda. Evento di 'sti tempi non frequente dalle parti della nostra sfortunata Galleria d'arte moderna. La mostra dei Macchiaioli ha smosso le acque. Anche se, ormai mi pare chiaro,  neppure questo è il blockbuster che manca in città da tanti anni.  L'altro ieri, sabato 10, la mostra ha staccato 1082 biglietti, ai quali si aggiungono i 256 visitatori che sono andati alla Gam ma si sono limitati ad acquistare il biglietto per la collezione permanente (ci sono anche quelli...). Un totale di 1338 ingressi sabato. Ieri, 11 novembre, si è arrivati a 1819 biglietti per i Macchiaioli, più 697 per la collezione permanente, per un totale di 2516 presenze domenicali. A mercoledì scorso,  i Macchiaioli alla Gam v

LA TOP TEN DELLA SETTIMANA

E' un sacco di tempo che non lo facevo più. Qualcuno mi ha detto che lo considerava un servizio utile. E allora, a richiesta, ecco a voi nuovamente su questi schermi i dieci post più visti nella settimana dal 5 all'11 novembre NUOVI ORIZZONTI DELLA SATIRA: IL POTERE CHE PERCULA 10 nov 2018 BREVE CORSO D'EDUCAZIONE (ANCHE CIVICA) PER DIPENDENTI MALMOSTOSI 9 nov 2018 CORNUTI E MAZZIATI: 81 MILA EURO NEL CESSO E NEPPURE UN DIRETTORE 8 nov 2018 INCREDIBILE! IL MUSEO DEL CINEMA E' DI NUOVO SENZA DIRETTORE 6 nov 2018 LO SPIRITO CONTINUA: UN POST CHE PARLA DI LUOGHI E AMICI PERDUTI, E DI UNA CITTA' DA RITROVARE 7 nov 2018 LO STATO DELL'ARTE: TENEBROSI AFFARI, MAIALI TATUATI E MACCHIAIOLI MOSCI 9 nov 2018 DALLA FAVA ALLA BARRETTA: IL RITORNO DI CIOCCOLATO' 6 nov 2018 SALONE DEL LIBRO: MARCHIO ALL'ASTA, MA QUANTO VALE DAVVERO? 11 nov 2018 DUE PROIEZIONI GIORNALIERE FINO AL 14: "A SPASSO CON I FANTASMI" E' UN PICCOLO CULT 7 nov 2018 SEI FILM CHE VE

SALONE DEL LIBRO: MARCHIO ALL'ASTA, MA QUANTO VALE DAVVERO?

Quanto paghereste per questo marchio? Fate un po' voi: le valutazioni oscillano da 1,9 milioni a 108 mila euro. Più volatili del bitcoin Ci siamo. L'asta della liquidazione dell'ex Fondazione per il Libro sarà bandita entro pochi giorni. Dovrebbe essere pronto (benché non mi risulti ancora firmato)  il decreto ministeriale che pone sotto tutela l'archivio e il marchio del Salone. La tutela prevederebbe anche il "radicamento territoriale": chi acquisterà il marchio non potrà portare la manifestazione in un'altra città. Speriamo. La base d'asta per il marchio sarà 500 mila euro, con rilanci di 30 mila. La cifra fissata mi riaccende in cuore l'eterno interrogativo: ma quanto minchia vale davvero il marchio del Salone del Libro? Voi sapete che quando un bene viene venduto a un'asta fallimentare (la messa in liquidazione, detto da ignoranti, per le fondazioni equivale al fallimento di un'azienda) di solito si parte da una somma sensibilm