Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre 23, 2016

BANDI: FATE COME VI PARE, MA NON PRENDETEMI PER IL CULO

L'eroico paladino della trasparenza combatte il drago dell'abuso I ruoli sono inters cambiabili: un po'per uno fa male a nessuno Succedeva esattamente un anno fa. Era il 30 ottobre 2015, il Salone del Libro era nel marasma totale, e Piero Gastaldo, segretario generale della Compagnia di San Paolo, era appena stato nominato da Piero Fassino consigliere d'amministrazione della Fondazione per il Libro. Il ritardo di Gastaldo indigna Appendino La nomina di Gastaldo suonava come una "garanzia" del sostegno della Compagnia al pericolante Salone. Ma in quella nomina c'era un inghippo, e il pugnace e adamantino consigliere d'opposizione Chiara Appendino (insieme con l'adesso defenestrato Bertola) dava battaglia contro Fassino. Quel 30 ottobre di dodici mesi fa scrivevo su questo blog: "Durante il question time in Consiglio comunale Fassino ha risposto all'interpellanza dei Cinquestelle sulla nomina di Piero Gastaldo nel CdA del Salone

MUSEO DEL CINEMA: BARBERA PROROGATO

Ricevo e, benché vacanziero, pubblico immantinente, riservandomi gli approfondimenti : Il nuovo Comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema di Torino si è ricostituito nella sua composizione legale il 26 ottobre  e ha puntato a mantenere la scadenza del 31 ottobre per la nomina del nuovo direttore del museo. Il Comitato è si dimostrato molto compiaciuto per la quantità e la qualità delle candidature pervenute, segno che il Museo Nazionale del Cinema gode di prestigio nel mondo delle istituzioni culturali. Dati i tempi brevi non è stato possibile arrivare a una scelta definitiva e, vista l'importanza della decisione da deliberare e l'alto livello dei profili selezionati, ha deciso di procedere alla nomina entro il 31 dicembre. Pertanto l'incarico ad Alberto Barbera viene prolungato fino a tale data, così da permettere la chiusura di tutte le attività in corso.

PER GIULIA MI PRENDO LA GIORNATA LIBERA

La copertina del disco di Giulia Mazzoni E' mio piacere segnalare, a beneficio di chi fosse interessato, che oggi alle 18,30 presento la pianista Giulia Mazzoni  con il suo nuovo album "Room 2401" da Mondadori in via Monte di Pietà 2. Poi penso che andrò alla Sandretto per l'inaugurazione di Luci d'Artista. So che Appendino arriverà, se arriverà, molto tardi; ma ho gente a cena, non potrò aspettarla. Mi spiace per lei. Questi miei impegni extra implicano che oggi non credo che scriverò sul blog. Novità ce n'è, e pure ghiotte, ma mi sono troppo sbattuto, questa settimana. Magari mi prendo la giornata libera e la do anche ai dipendenti. Vedremo.

E' TORNATO IL VIRUS MALIGNAZZO: COSI' NON VI PARLO DI CONTEMPORARYART

Devo scusarmi con i lettori. Purtroppo non mi è possibile riferire della conferenza stampa di ContemporaryArt, che si è tenuta stamane al Tollbox Coworking di via Agostino da Montefeltro. Non ci sono andato per il semplice motivo che non ne sapevo nulla. Non mi risulta di aver ricevuto nella mia mailbox il consueto invito che l'Ufficio stampa del Comune di Torino dirama in tali occasioni a tutti i giornalisti presenti nella mailing list dell'assessorato alla Cultura. Mailing list in cui mi si conferma che sono regolarmente incluso (né si vede perché non dovrei). Il mancato invito sarà quindi dovuto a un errore umano (fors'anche mio, una mail può sempre sfuggirti) o più probabilmente a un disguido informatico o a un virus malignazzo. Non certo a una prava volontà di evitare ospiti sgraditi . D'altra parte era già accaduto qualcosa di simile con la Fondazione Torino Musei , combinazione proprio nel periodo in cui seguivo con particolare attenzione le imprese dell'

CASO MANET: LA DICHIARAZIONE DI SKIRA

Riporto quanto scrive la newsletter di Skira a proposito dei rapporti con il Comune di Torino e dell'incontro, ieri, di Massimo Vitta Zelman con Chiara Appendino in seguito alla vicenda della mostra di Manet : L'attenzione che la stampa ha riservato negli ultimi giorni al "caso Manet" e in generale alla questione delle mostre torinesi, i molti e spesso assai imprecisi riferimenti all’attività di produzione del gruppo Skira e ad affermazioni del suo presidente, nonché i tanti commenti e interventi che leggiamo sulle pagine dei social networks, rendono indispensabili alcune precisazioni. Nessuno si è mai sognato, in casa Skira, di mettere in dubbio l’opportunità dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte la cui importanza culturale e sociale è a tutti evidente. Nel caso delle mostre, il problema è soltanto capire come l’ente pubblico, che introita gli abbonamenti, possa risarcire il produttore privato, che sostiene tutti i costi della mostra, per migliaia di ingressi che

CLUB TO CLUB E TORINO: LE CHIACCHIERE E I FATTI

Chi fa, chi parla, chi paga: da sinistra, Sergio Ricciardone (Club to Club), Francesca Leon (Comune), Massimo Lapucci (Fondazione Crt), Antonella Parigi (Regione), Barbara Graffino (Compagnia di San Paolo) Roberto Spallacci (Club to Club) Ricordate la protesta di Confesercenti ? Temono contraccolpi sulle loro attività, se Torino perdesse i grandi eventi. E   la Camera di Commercio che strepita affinché non si facciano passi indietro e si trovino le risorse per i grandi eventi?  A parole, gli imprenditori torinesi hanno capito il valore della cultura e dei grandi eventi come stimolo per le attività economiche. A parole. Nei fatti non hanno capito una mazza. Dal 2 al 6 novembre Club to Club porterà a Torino oltre cinquanta artisti internazionali  - molti in esclusiva italiana - per dare vita a quello che la stampa specializzata di qua e di là dell'Oceano considera uno dei maggiori festival musicali al mondo . Ripeto al mondo. Un festival che se la gioca alla pari con

IO FACCIO DOMANDE, VOI RISPONDETE: UNA PACATA LETTERA SUI RAPPORTI FRA POTERE E LIBERA INFORMAZIONE

Scene di vita democratica a Palazzo Civico: i rappresentanti del popolo si confrontano con i segugi della libera informazione C'è un gustoso sequel al mio post "Chiara e Skira: intervista con Leon" che ho pubblicato nel pomeriggio. Una signora condivide il post sulla sua pagina Fb , e sotto appare il commento di un signore,  Andrea Russi,   che solo in seguito, con lesta indagine, apprenderò essere un consigliere M5S .  Il consigliere Russi Il commento di Russi Russi dichiara a mezzo Fb: "È divertente, perché ho assistito in diretta a questo incontro, avvenuto in piazza palazzo di città, dalla finestra del mio ufficio, ed ero curioso di sapere cosa avrebbe scritto il mitico e imparziale Gabo. Comunque il senso è: per scrivere cose non veritiere (inesattezze, certo) meglio non scrivere. Altrimenti che giornalismo è?  Per info: tra due settimane uscirà la delibera programmatica sulla cultura. Lì non ci saranno inesattezze.  La Leon è la mente che ha idea

SALONE: PRESENTATO LAGIOIA, VERRA' A STARE A TORINO

Baci di Francoforte: Lagioia (a sinistra) e la Parigi durante la Buchmesse Ricevo e volentieri pubblico a tarda ora (sono stato a teatro, si può?): Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura si è riunito oggi (mercoledì 26) a Torino sotto la presidenza di Mario Montalcini, con la partecipazione dei consiglieri Luciano Conterno e Piero Gastaldo, e del Segretario Generale Giuseppe Ferrari. È stato ufficialmente presentato al Consiglio di Amministrazione il direttore editoriale Nicola Lagioia, al quale è stato consegnato il documento contenente le proposte raccolte dal gruppo di 800 intellettuali e lettori da tutto il mondo che hanno aderito all’iniziativa lanciata in agosto dall’americanista Gian Giacomo Migone e dall’italianista Gian Luigi Beccaria. Il documento sintetizza le indicazioni e i suggerimenti emersi nell’incontro dello scorso 11 ottobre al Circolo dei lettori di Torino. Tra i firmatari gli scrittori Rosetta Loy, Prem Shankar Jha

CHIARA E SKIRA: INTERVISTA CON LEON

Pochi minuti fa, sotto Palazzo Civico, chiacchiero con Giampiero Leo. In quella adocchio la snella figuretta dell'assessore Leon; lei tenta di scansarmi, ma io l'aggancio: "Fra', Appendino s'è vista con quello di Skira?" . "Sì", butta lì, mentre svicola. Le domando che cosa si sono detti. "Era un incontro privato". Ok, ma la trasparenza? "Se sarà il caso faremo sapere". Io le comunico che a mio avviso sarebbe il caso. Lei mi conferma che non mi dirà nulla. Io obietto che se non dicono mai nulla non possono lamentarsi delle inesattezze che escono sui giornali. Francesca replica, pronta: "Basta che non scrivete". Prendo nota, le faccio notare sorridendo che diceva così anche il vecchio Giuseppe Stalin, e la saluto. "Ciao bella, ci vediamo fra un po' in Commissione". Lei ricambia il sorriso. Ma comincio a sospettare che mi consideri una piattola. Il sequel: "Io faccio domande, voi rispondete: una pac

MILANO CI PERCULA: NOI GIOCHIAMO IN CHAMPIONS, MANCO VI VEDIAMO

Oggi sul Corriere della Sera - Cronaca di Milano: noi qui a Milano giochiamo in Champions, voi a Torino state in B E per chi se la fosse perduta, ecco qui l'ennesima palata dimmerda che arriva fresca fresca col Frecciarossa. L'intervista al sindaco di Milano Sala, pubblicata stamane sulla cronaca milanese del "Corriere" , è un capolavoro di realistica perfidia. Ormai è pacifico: non sono loro che sono arraffoni, siamo noi che contiamo poco. Ma non allarmatevi: stiamo alacremente lavorando per trasformare quel "poco" in "niente". Dicono i nostri zuavi che la situazione va attentamente valutata. E allora valutatevi  questo: "Lo dico senza arroganza, ma Milano non vuole competere con altre città italiane, quanto piuttosto con le grandi città europee". Parole del sindaco milanese Giuseppe Sala, che ci tratta da  nullità. Quali amiamo essere. A Milano l'hanno capito da mo', e ci perculano senza sosta . Perché Skira smorza la

E ADESSO VAI CON L'INTERPELLANZA SU CODA

Con comodo (grazie al cielo ho una vita mia, più interessante) pubblico le dichiarazioni rilasciate  ieri all'Ansa dall'assessore ai Musei (e Fontane) Francesca Leon: Quella che ha portato la presidente della Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni, alle dimissioni è una "polemica non voluta dalla nuova amministrazione comunale". Lo precisa all'Ansa l'assessora alla Cultura di Torino, Francesca Leon. "A breve incontreremo, in sede di Fondazione, la Regione, per un chiarimento e con gli altri soci valuteremo le strade da seguire" (1) per individuare il sostituto della Asproni. "Nel frattempo, d'intesa con i soci della Fondazione abbiamo nominato in consiglio di amministrazione (rectius Consiglio direttivo, NdG) il dottor Roberto Coda - annuncia la Leon - persona esperta e competente che in qualità di commercialista e revisore dei conti ha lavorato in molte organizzazioni culturali della nostra città" (2) . Domani (oggi per chi le

CODA E LA COLTURA DI TORINO

"In tema colturale": dal curriculum vitae del dott. Roberto Coda Suscita qualche perlessità la nomina del commercialista Roberto Coda, scelto (ed era ora) dal sindaco e Appendino per sostituire il dimissionario Maurizio Braccialarghe in seno al Consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei. Professionista apprezzato e di successo, che ha tra i suoi clienti anche istituzioni come il Consorzio della Venaria Reale e l'Associazione Torino Città Capitale Europea, Coda non entusiasma i grillini militanti, che lo considerano organico all'odiatissimo "sistema Torino" . Ma soprattutto non mancano gli scettici che si domandano quali competenze il neonominato consigliere - senz'altro molto caro ad Appendino e Leon - abbia in materia di cultura e musei. In realtà la scelta di Coda dice molto sui progetti della giunta cinquestelle in quell'ambito. Intanto è significativo che, a differenza del passato, l'attuale amministrazione non ritenga di esser

PER LA FONDAZIONE C'E' CODA

E' arrivata la nomina del rappresentante del Comune nel Consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei, al posto del dimissionario Braccialarghe; nomina che tardava, e che è il primo passo dell'iter verso l'elezione del successore di Patrizia Asproni alla presidenza della Fondazione.  Tra i ben 29 candidati che hanno risposto al bando , pubblicato lo scorso 30 agosto e chiuso il 12 settembre, è stato scelto il commercialista Roberto Coda , professionista di riferimento del Consorzio della Venaria Reale e dell'Associazione Torino Città Capitale Europea, nonché del Salone del Libro dal 1994 al 2009. Altro candidato di spicco era  Mario Montalcini , ma nel frattempo è stato chiamato alla presidenza pro-tempore della Fondazione per il Libro.

SOTTODICIOTTO FA LA DIFFERENZA

La gang della banana: da sinistra, Paolo Manera, Riccardo Salvini (Foxhound), Max Casacci, Steve Della Casa, Enrico Verra. Insieme per i Velvet Underground Ho molte ragioni per essere grato a Sottodiciotto Film Festival ( e da quest'anno pure “& Campus” ). Quelle ideali, e sempre valide, le ho più volte elencate . A quelle ragioni quest'anno se ne aggiungono altre due: la prima artistica, la seconda medica. La ragione artistica per cui sono grato a Sottodiciotto e al suo neo-direttore Steve Della Casa che lo sta profondamente rinnovando, è concentrata nell'evento inaugurale della diciassettesima edizione del Festival, che si terrà fra un mesetto, il 1° dicembre, al Cap 10100: “Shock in my town” è l'omaggio che due generazioni di musicisti torinesi tributano ai Velvet Underground a mezzo secolo esatto dall'esordio discografico di Lou Reed e compagni con il seminale album della banana, quello firmato da Andy Warhol. L'idea di gettare un ponte fra

IL RITORNO DEI TRE MOSCHETTIERI

"Moschettieri Cabaret" all'Astra fino al 30 ottobre Stasera al teatro Astra si inaugura la stagione del Tpe-Teatro Piemonte Europa . E si inaugura con un omaggio all'evento che ha segnato la stagione passata, la straordinaria esperienza dei “Tre moschettieri” , formidabile successo seriale che per quattro mesi ha affascinato migliaia di spettatori iperfidelizzati – compreso il sottoscritto, addicted senza se e senza ma. Da stasera, e fino al 30 ottobre, all'Astra va quindi in scena “Moschettieri Cabaret”, florilegio dei migliori momenti dello spettacolo. A consolazione di chi, come me, ha già nostalgia dei mitici spadaccini.

CON PAROLE LORO: LA GUERRA DI MANET RACCONTATA DAI REDUCI

Esclusiva mondiale: il prossimo presidente della Fondazione Torino Musei Stamattina sono andato a godermi l'ultima puntata (per ora)  dell' ennesima figuradimmerda sabauda . Patrizia Asproni s'è dimessa da presidente della Fondazione Torino Musei durante un Consiglio direttivo convocato ad hoc. C'erano i rappresentanti della Regione (l'assessore Parigi) e quelli di Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt. Assente il rappresentante del Comune, per il semplice motivo che, dopo le dimissioni di Braccialarghe, la nova giunta non ha ancora provveduto a nominarlo. Ha preferito prima liberarsi della presidente. Non commento, perché la vicenda ormai mi ha rotto.  Pubblico solo documenti. Preceduti da tre notizie che nei documenti non ci sono. Asproni e Appendino giocano alle signore La prima notizia: stamattina finalmente Asproni e Appendino si sono parlate. Al telefono. Breve conversazione. Asproni ha sottolineato che magari era meglio sentirsi prima. Ma pa