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Visualizzazione dei post da 2012

LE VACCHE DEL DUCE

Quando il Duce visitava le campagne d'Italia, spostavano le vacche da una cascina all'altra: così il cavalier Benito trovava le stalle sempre piene di mandrie muggenti. E stava contento. Oggi il Comune ha presentato Torino Young City (per gli amici ToYou), mentre prende il via Torino Smart City. Depliant, volumetti e comunicati stampa lardellati di inglese maccheronico promettono mirabolanti manifestazioni dense di eventi epocali, con le quali Torino dichiara la sua vocazione di città verde e giovane. Lo sforzo organizzativo ha i suoi costi: 170 mila euro per Smart City, per Torino Young aspettiamo di sapere. Non sarebbe un granchè, per tanto bendiddio; non fosse che il bendiddio in questione è al 95 per cento un ricicciamento dell'esistente, dal Festival Cinemambiente a Traffic, dagli Mtv Days al Festival delle Colline. Più qualche marginale new entry, di cui in genere non si sentiva la mancanza. Tutto è Smart o Young, per riempire gli opuscoli e dimostrare (ai torinesi e

UNA BELLA GIORNATA ALLO ZOO

Venerdì scorso al Circolo dei Lettori c'era la conferenza stampa di Traffic. Quella stessa mattina, i giornali davano la notizia che l'assessore Coppola - per motivi suoi, foss'anche ragionevoli - aveva rifiutato di firmare la lettera con la quale garantiva il contributo al Festival. Ciò metteva in forse il Festival stesso. Aria pesante, quindi. Alla conferenza stampa arrivano Braccialarghe per il Comune, Perone per la Provincia e per la Regione un tizio mai visto. Un funzionario. Qualcuno, stupefatto, chiede notizie del giovin assessore. Il funzionario biascica qualcosa sulla firma di un protocollo -o analoghe faccende vaghe e minacciose. Ma a sciogliere il mistero è lo stesso Coppola che con un tweet rivela al mondo di trovarsi a Cumiana, presso la struttura denominata Zoom, una specie di zoo safari (per la precisione, "zoo immersivo"), "per l'inaugurazione dell'area dedicata al Madagascar". Una foto lo mostra felice, il giovin assessore, impe

SI FA MA NON SI DICE

Filura, costretto da un bilancio comunale che sta peggio di quello della Grecia, ha dovuto tagliare forsennatamente i già residuali finanziamenti alla cultura, nel disperato tentativo di scongiurare l'arrivo in Municipio degli ufficiali giudiziari per pignorare la mobilia. Però non vuole che lo si dica: anzi, in ogni occasione pubblica e privata ribadisce che la sua amministrazione punta tantissimo sull'offerta culturale, che - testuali parole - "aumenterà pur in presenza di minori risorse". Vasto e ambizioso programma, che vorrei esportare anche a casa mia: mi punge giustappunto vaghezza di comperarmi una delle "Frauen" di Schutte esposte a Rivoli, che mi starebbe benissimo in giardino. Ad ogni modo. Alla presentazione della prossima stagione dello Stabile, Filura ha battibeccato sottovoce con Martone durante la conferenza stampa. Martone giustamente sottolineava le difficoltà affrontate per mettere insieme un cartellone degno di una città come Torino, pur

VERGOGNAMOCI PER LORO

Ricevo e doverosamente pubblico integralmente il comunicato di Pino Masciari, ancora una volta abbandonato dallo Stato che a Cosenza è rappresentato da un prefetto che nega la scorta a un uomo nel mirino della malavita organizzata. Lo so che in teoria non c'entra con i contenuti del blog che ho espresso nel post precedente. Ma in realtà c'entra eccome. Perché soltanto in un paese senza più dignità possono accadere cose simili. Un paese senza storia, senza più passato, senza un futuro. Io Pino Masciari ho ed avrò sempre grande rispetto per le regole dello Stato e attenzione per l’altrui e la mia sicurezza. Per questo e nessun altro motivo mi sono sentito costretto ad auto-proteggermi e a tornare a casa, non ritenendo giusto di esporre i civili che mi stavano accompagnando in quanto  versavo, per l’ennesima volta, privo di protezione in terra di Calabria. Di seguito la mia comunicazione inviata il 24 maggio 2012 ore 9,00 all’Autorità Territoriale per avvisare del mio s

GUARDARE IN FACCIA LA REALTA'

Questo è un blog strettamente personale. Le opinioni che vi esprimo sono strettamente personali e non possono essere riferite ad alcuna istituzione. E' un blog pubblico, nel senso che vorrei parlare della cosa pubblica. Anzi, vorrei discuterne con quanti, in questa città, ancora riconoscono il valore della discussione. Vorrei parlare di cultura. Della cultura a Torino, dei pericoli che corre, della crisi che vive. E di quanti s'adoperano, con diuturna dedizione degna di miglior causa, al fine di farne strame. Di questi, e di altri spettacoli d'arte varia, vorrei parlare. E far parlare chi di parlare ha ancora voglia. Nessuno si senta escluso. E proviamo a guardare in faccia la realtà. Perché se fuggiamo la realtà, la realtà viene a cercarci. E quando ci ha trovati, ci presenta il conto. Implacabile.